Studio Chirotterofauna - Riserva Naturale dei Calanchi di Atri
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persone non autorizzate, rappresenta un intervento che consentirebbe<br />
l’utilizzo da parte della fauna <strong>di</strong> siti <strong>di</strong> rifugio attualmente non <strong>di</strong>sponibili.<br />
In alternativa, al fine <strong>di</strong> permettere ai Chirotteri l’accesso ai potenziali<br />
siti <strong>di</strong> rifugio esistenti nel sistema <strong>di</strong> gallerie artificiali <strong>di</strong> <strong>Atri</strong>, è possibile<br />
praticare delle aperture <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni adeguate nei sistemi <strong>di</strong> protezione<br />
esistenti.<br />
La eventuale realizzazione <strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> protezione, costituite da grate o<br />
cancelli da collocare in corrispondenza degli ingressi delle cavità<br />
sotterranee risultate utilizzate dai Chirotteri per il rifugio, risulta da<br />
effettuare, al fine <strong>di</strong> non nuocere agli animali, lontano dal periodo del<br />
letargo invernale, completando lo sbarramento dell’entrata in maniera<br />
graduale ed attraverso l’uso <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni appropriate, tali da<br />
consentire l’accesso in volo.<br />
Il declino numerico che ha interessato negli ultimi decenni <strong>di</strong>verse specie<br />
europee <strong>di</strong> Chirotteri è stato attribuito ad alterazioni ambientali, per lo<br />
più legate alle attività umane, che hanno determinato una <strong>di</strong>minuzione<br />
della <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> adeguati siti <strong>di</strong> rifugio e <strong>di</strong> aree <strong>di</strong> foraggiamento.<br />
La chiusura delle cavità ipogee naturali o artificiali e la frequentazione<br />
turistica delle grotte, la ristrutturazione <strong>dei</strong> vecchi e<strong>di</strong>fici ed i trattamenti<br />
delle parti in legno con sostanze chimiche tossiche, la riduzione degli<br />
alberi cavi a seguito <strong>di</strong> interventi forestali, sono azioni che limitano la<br />
possibilità per i Chirotteri <strong>di</strong> usufruire <strong>di</strong> luoghi <strong>di</strong> rifugio, riproduzione ed<br />
ibernazione adatti alle loro esigenze ecologiche.<br />
La riduzione delle superfici alberate, l’inquinamento e la scomparsa delle<br />
zone umide, la semplificazione del paesaggio agricolo, determinata dalla<br />
sostituzione <strong>di</strong> piccoli appezzamenti inframmezzati da siepi con estese<br />
aree uniformemente coltivate, comportano una riduzione della numerosità<br />
e della <strong>di</strong>versità <strong>dei</strong> popolamenti <strong>di</strong> prede. L’impiego incontrollato <strong>dei</strong><br />
pestici<strong>di</strong> in agricoltura e l’uso irrazionale <strong>di</strong> farmaci insettici<strong>di</strong>,<br />
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