Studio Chirotterofauna - Riserva Naturale dei Calanchi di Atri
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investigati nel corso della presente indagine e ritenute frequenti e piuttosto<br />
tolleranti per quanto riguarda la scelta degli habitat <strong>di</strong> alimentazione. Anche le<br />
specie Pipistrellus pipistrellus ed Eptesicus serotinus, rilevate in prossimità<br />
<strong>dei</strong> corsi d’acqua, sono giu<strong>di</strong>cate piuttosto comuni ed adattabili. L’ambiente<br />
ripariale compreso nell’area <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o è risultato inoltre frequentato da<br />
esemplari <strong>di</strong> specie ritenute più rare ed esigenti. La specie Barbastella<br />
barbastellus, considerata legata, sia per l’alimentazione, sia per il rifugio, alle<br />
zone alberate, è stata rilevata nel bosco che delimita il corso d’acqua con una<br />
frequenza, pari a 22 <strong>dei</strong> 26 contatti da essa complessivamente conseguiti,<br />
relativamente elevata se si considera lo status noto per la specie, nonché una<br />
certa <strong>di</strong>fficoltà che il suo rilevamento attraverso la strumentazione utilizzata<br />
comporta. La specie Myotis nattereri, anche essa ritenuta tendenzialmente<br />
dendrofila per quanto riguarda la scelta <strong>dei</strong> luoghi <strong>di</strong> rifugio <strong>di</strong>urno, e la specie<br />
Myotis emarginatus, considerata, così come le congeneri, legata alle zone<br />
acquatiche per l’attività <strong>di</strong> foraggiamento, sono state rilevate, durante<br />
l’indagine svolta, esclusivamente in ambiente ripariale (Grafico 3).<br />
ln (n. <strong>di</strong> contatti)<br />
5<br />
4<br />
3<br />
2<br />
1<br />
0<br />
P.kuhlii<br />
Grafico 4.<br />
H.savii<br />
M.schreibersii<br />
strada in <strong>Atri</strong><br />
N.noctula<br />
E.serotinus<br />
T.teniotis<br />
P.pipistrellus<br />
L’illuminazione artificiale<br />
delle strade offre a <strong>di</strong>verse<br />
specie <strong>di</strong> Chirotteri<br />
l’occasione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong><br />
elevate concentrazioni <strong>di</strong><br />
prede, riducendo il consumo<br />
energetico dovuto alla<br />
ricerca <strong>di</strong> aree favorevoli<br />
all’attività <strong>di</strong> foraggiamento.<br />
La specie Pipistrellus kuhlii, alla quale sono stati attribuiti 101 <strong>dei</strong> 268 contatti<br />
complessivamente ottenuti presso le vie illuminate <strong>di</strong> <strong>Atri</strong>, è considerata<br />
quella che, nella porzione meri<strong>di</strong>onale del suo areale europeo, maggiormente<br />
sfrutta tale opportunità, mentre nelle regioni dell’Europa del Nord, e ad<br />
altitu<strong>di</strong>ni superiori ai 1000 metri, tale funzione appare vicariata dalla specie<br />
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