Le vie infinite dei rifiuti - PORTA DI MASSA
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Tamburrino lì per lì pensò solo a ripulirsi con uno straccio, tanto erano<br />
solo alcune gocce, poi ad ultimare lo scarico <strong>dei</strong> fusti, ed a riprendere la<br />
marcia verso casa.<br />
Non riuscì neanche a raggiungere l’autostrada: si ritrovò a tossire<br />
pesantemente e la vista cominciò ad annebbiarsi. Spaventato, corse al<br />
pronto soccorso del Cardarelli, dove gli avrebbero salvato la vita, ma<br />
non gli occhi.<br />
La storia non segreta di quella che sarebbe stata definita da<br />
<strong>Le</strong>gambiente con il neologismo “Ecomafia” è iniziata così 1 , con<br />
l’interrogatorio di Tamburrino da parte <strong>dei</strong> carabinieri di Napoli, accorsi<br />
all’ospedale allertati dai medici 2 .<br />
L’autotrasportatore sapeva in realtà ben poco: usato come semplice<br />
manovalanza non era stato certo messo al corrente del volume di<br />
traffico di fanghi industriali e scorie nocive tra il Piemonte e la<br />
Campania, tantomeno di come funzionasse l’organizzazione. Non<br />
conosceva neppure i nomi di quelli che partecipavano all’affare. Non<br />
sapeva neanche quei fusti da chi erano stati prodotti. Poté riferire solo<br />
del suo trasporto, e poco altro, ma gli elementi erano comunque<br />
sufficienti per far aprire un’indagine. Che, di lì a breve, portò anche a<br />
qualcosa, ma non a quanto speravano gli inquirenti. Indagine che rimase<br />
aperta per lungo tempo.<br />
Intanto, sul fronte dell’opinione pubblica, tre giorni dopo la notizia era<br />
già stata dimenticata. Ricordo nitidamente la foto di Tamburrino sulle<br />
pagine di cronaca del “Mattino”, con i suoi folti baffi neri, e con gli<br />
occhiali da sole a nascondere la cecità, la “notizia” però durò solo tre<br />
giorni, c’erano altri eventi che focalizzavano l’attenzione del pubblico:<br />
la guerra del Golfo era nella sua fase più calda, con i pozzi che<br />
bruciavano e gli attacchi con missili scud su Israele.<br />
Quell’indagine portò a molto sul piano conoscitivo, non portò a nulla<br />
sul piano giudiziario. Nonostante fossero stati individuati dai magistrati,<br />
nei mesi successivi, tutti i componenti della filiera, dal produttore di<br />
<strong>rifiuti</strong> fino ai proprietari <strong>dei</strong> terreni sui quali venivano scaricate le<br />
1<br />
: <strong>Le</strong>gambiente – “Rifiuti S.p.A. Radiografia <strong>dei</strong> traffici illeciti”, Roma, 25<br />
gennaio 2005.<br />
2<br />
: Per il fatto di cronaca, “Il Mattino”, numeri del 6, 7, 8 febbraio 1991. Una<br />
ricostruzione del fatto è stata pubblicata sulla rivista “InterNapoli” in data<br />
23/02/2005 a firma di Antonio Menna. Può essere letta online all’indirizzo:<br />
http://www.internapoli.it/articolo.asp?id=3590