Le vie infinite dei rifiuti - PORTA DI MASSA
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50<br />
Questo è il guadagno. E non è solo a discapito delle entrate dello Stato.<br />
C’è anche un altro prezzo, che si sta pagando quotidianamente. Il<br />
prezzo della contaminazione del terreno, delle falde acquifere, dell’aria.<br />
Il prezzo da pagare per quest’economia clandestina è pesante, per la<br />
Campania.<br />
Secondo i dati del distretto ASL di Giugliano i decessi per malattie<br />
tumorali sono saliti fino a 31,4 ogni centomila abitanti, in quel comune.<br />
Anche l’agro aversano soffre delle pesanti conseguenze, basti pensare<br />
che i casi di tumore per i quali è stata chiesta l’esenzione dal ticket sono<br />
passati da 131 casi a 560 in soli tre anni (1996-1999). 50<br />
Nelle altre zone del napoletano non va meglio. Anzi.<br />
Basta consultare l’Atlante della Mortalità in Campania, a cura<br />
dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale 51 , per rendersene conto.<br />
Analizzando le cause di mortalità, nel periodo preso in esame<br />
dall’Atlante, dal 1998 al 2001 le malattie del sistema circolatorio<br />
rappresentano la prima causa di morte (40% della mortalità per gli<br />
uomini, il 50% per le donne). Negli ultimi dieci anni tale causa di morte<br />
si è sempre mantenuta su livelli più elevati rispetto alla media italiana e<br />
del Mezzogiorno.<br />
Negli stessi anni, i tumori sono diventati la seconda causa di morte<br />
(30% della mortalità per gli uomini, il 21% per le donne, facendo una<br />
media su tutta la regione), ma risultano addirittura la prima causa di<br />
morte se si considerano gli anni potenziali di vita persi, superando gli<br />
infarti. Da un punto di vista medico e scientifico, questo significa che la<br />
mortalità per tumore sta via via interessando le fasce di età più giovani.<br />
Se si confronta questo dato con quello nazionale, si nota che all’inizio<br />
degli anni ‘90 la mortalità per malattie neoplastiche in Campania era<br />
leggermente più bassa rispetto alla media italiana. Questa differenza si è<br />
persa completamente: dal 1998 per gli uomini (fino a invertirsi dal<br />
biennio successivo) e dal 2000 per le donne. In tutto il periodo,<br />
comunque la mortalità per causa neoplastica si è mantenuta per<br />
entrambi i sessi su valori più elevati rispetto a quelli del Mezzogiorno e,<br />
dal 2000 in poi, è su valori più elevati della media nazionale.<br />
50<br />
: <strong>Le</strong>gambiente, “Dossier Ambiente e <strong>Le</strong>galità”, Succivo (CE), 12 luglio 2002.<br />
51<br />
: Renato Pizzuti et al., “Atlante della Mortalità”, Regione Campania, Napoli<br />
2006.<br />
E scaribile on-line dal sito http://www.regione.campania.it nell'area "cittadini",<br />
sezione salute - sanità - osservatorio epidemiologico regionale.