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Le vie infinite dei rifiuti - PORTA DI MASSA

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48<br />

del prefetto di Napoli e alcune interrogazioni parlamentari, continuano<br />

ad operare nel settore, mostrando anche attività di espansione. E’ anche<br />

il caso di celebri intermediari, operanti per lo più in Toscana, che<br />

ancora oggi sono molto attivi, o di una importante fonderia del nord che<br />

fa smaltire le sue scorie in Campania senza troppe precauzioni,<br />

puntualmente senza subirne le conseguenze, o infine di un impianto di<br />

compostaggio campano che in teoria da anni produce compost, ma che<br />

in realtà è una miscela di veleni. 48<br />

In questi dieci anni le modalità di smaltimento illegale <strong>dei</strong> <strong>rifiuti</strong> si sono<br />

sempre più evolute.<br />

<strong>Le</strong> operazioni illegali avvengono durante l’intera fase del “ciclo”: nel<br />

trasferimento iniziale dal produttore alle imprese specializzate nello<br />

smaltimento <strong>dei</strong> <strong>rifiuti</strong>, nella fase di trasporto e stoccaggio, fino a quella<br />

di trattamento, riciclaggio e smaltimento.<br />

E’ proprio quello delle operazioni intermedie, lo snodo fondamentale di<br />

tutta la catena, e non solo perché durante queste operazioni av<strong>vie</strong>ne il<br />

“giro bolla”.<br />

Secondo i dati di Fise Assoambiente già citati, poco più del 87% <strong>dei</strong><br />

<strong>rifiuti</strong> speciali smaltiti nelle discariche autorizzate transitano in impianti<br />

di stoccaggio o di trattamento.<br />

E’ in questi impanti che i <strong>rifiuti</strong> “spariscono”.<br />

Spariscono solo sulla carta, come è ovvio. Compaiono documentazioni<br />

di accompagnamento <strong>dei</strong> <strong>rifiuti</strong> che vengono falsificate, spesso<br />

addirittura sostituite.<br />

La tecnica del “giro bolla” in fin <strong>dei</strong> conti si basa proprio su una<br />

“triangolazione”: si fanno transitare i <strong>rifiuti</strong> solo virtualmente da un<br />

impianto all’altro, oppure attraverso impianti di recupero o di<br />

compostaggio con il fine di declassare la tipologia del rifiuto trattato, o<br />

variarne il peso, e aggirare le normative. Attraverso una rete articolata<br />

di imprenditori, analisti, chimici, impiegati e trasportatori, il rifiuto<br />

entra con la bolla del produttore e con un determinato codice Cer in un<br />

centro di stoccaggio. Poi ne esce con una nuova bolla, non del<br />

produttore ma dello stesso centro: è sempre il medesimo rifiuto, non ha<br />

subito alcun trattamento ed in alcuni casi è stato solo miscelato con altri<br />

<strong>rifiuti</strong>. Viene inviato per lo smaltimento finale, dopo aver cambiato<br />

48 : Si veda il recente caso dell’Operazione “Madre Terra 2”, che ha colpito la<br />

società “R.F.G. Srl Impianto di Compostaggio” di Trentola Ducenta (CE), già<br />

colpita nel 2003 e nel novembre 2005, e sempre per gli stessi motivi. Ogni<br />

volta ritornata ad operare.

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