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Le vie infinite dei rifiuti - PORTA DI MASSA

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significativo: in alcuni terreni adiacenti al depuratore di Villa Literno, si<br />

notò che i fanghi da depurazione fungevano da fertilizzante per i<br />

cavolfiori; i camorristi, quindi, prendevano direttamente i fanghi dal<br />

depuratore ed i contadini li utilizzavano volentieri, smaltendoli sui<br />

campi, per cui crescevano cavolfiori abbastanza forti, sodi, ma<br />

immaginate con quale pericolo per la salute pubblica. Questo piccolo<br />

esempio può chiarire alla Commissione i danni che queste attività<br />

possono produrre per la salute pubblica.” 6<br />

<strong>Le</strong> rotte del traffico illegale di <strong>rifiuti</strong> si muovono quindi sull’asse Nord-<br />

Sud in direzione del Mezzogiorno, dove vengono smaltite centinaia di<br />

migliaia di tonnellate di <strong>rifiuti</strong> di ogni specie in discariche<br />

prevalentemente non autorizzate, costituite da cave, da specchi d’acqua,<br />

da grosse buche scavate in fondi anche agricoli sulle quali, una volte<br />

ricoperte, vengono piantate molto spesso colture o anche tirati su degli<br />

edifici: le ripercussioni sulla salute sono facilmente immaginabili. I<br />

rischi modesti connessi a tale pratica illegale e le “garanzie di omertà”<br />

assicurate dai trasportatori e dagli smaltitori hanno, purtroppo, reso<br />

“l’affare” appetibile anche per imprese legali di medie e grosse<br />

dimensioni che affidano, con sempre maggiore frequenza, i loro <strong>rifiuti</strong> a<br />

soggetti legati alla criminalità organizzata che garantiscono costi di<br />

smaltimento di gran lunga inferiori a quelli praticati dal mercato legale.<br />

Quel che divenne certo, con oltre un anno di ritardo, fu che il “caso<br />

Tamburrino” non era affatto un caso isolato. Soprattutto alla luce <strong>dei</strong><br />

ritrovamenti di arsenico, cromo, mercurio e molto altro, in molte zone<br />

del territorio ai confini tra le province di Napoli e Caserta.<br />

<strong>Le</strong> conoscenze successive hanno confermato un dato di fatto: il settore<br />

d’impresa coinvolto nelle attività di trasporto, di trattamento e di<br />

smaltimento <strong>dei</strong> <strong>rifiuti</strong> è segnato da una presenza massiccia e pervasiva<br />

delle organizzazioni di tipo camorristico che operano in Campania. E’<br />

un settore regolato da una normativa complessa: tanto complessa da<br />

rivelare una particolare attitudine nell’ostacolare l’azione <strong>dei</strong> poteri di<br />

controllo pubblico.<br />

Da qui la conseguenza, evidente ma allo stesso tempo rivelatrice, tratta<br />

dal sostituto procuratore di Napoli Giovanni Melillo: “La debolezza<br />

delle funzioni di controllo amministrativo è una delle condizioni<br />

principali per la penetrazione nel settore degli operatori più<br />

spregiudicati e, quindi, delle organizzazioni criminali di riferimento.” 7<br />

6 : Comm. Bic., XIII <strong>Le</strong>gislatura, cit.<br />

7 : Comm. Bic., XIII <strong>Le</strong>gislatura, seduta del 24/7/1997.

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