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Le vie infinite dei rifiuti - PORTA DI MASSA

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Attraverso la Terra <strong>dei</strong> Fuochi: Villaricca, Giugliano,<br />

Qualiano<br />

Fatto l’accordo, tutti ci guadagnarono. Gli imprenditori <strong>dei</strong> <strong>rifiuti</strong><br />

riuscirono a prendere appalti anche fuori regione, anzi da tutta l’Italia,<br />

grazie alle autorizzazioni di Perrone Capano, versando in cambio parte<br />

di quei soldi: 15 lire al chilo per la camorra, 10 lire al chilo per la<br />

politica.<br />

E’ questo il quadro in cui i tre comuni di Villaricca, Giugliano e<br />

Qualiano sono stati trasformati nell’area che, in quello che <strong>Le</strong>gambiente<br />

chiamò il piano regolatore della camorra, è stata assegnata al deposito<br />

illecito <strong>dei</strong> <strong>rifiuti</strong>. Ad essere precisi, l’espressione “piano regolatore<br />

della camorra”, adottata con successo da giornalisti ed attivisti negli<br />

anni successivi, ed usata ancora oggi, non è del tutto esatta, essendosi<br />

trattato di un piano regolatore molto più vasto, al quale non era<br />

interessata solo la camorra. Visto come è stata delimitata l’area,<br />

andrebbe chiamato il “piano regolatore di camorra, massoneria e<br />

politica”.<br />

L’area in oggetto è una zona ampia, con molti spazi, soprattutto in<br />

direzione del litorale flegreo e domitio, divisa tra i clan che controllano<br />

il Napoletano e il gruppo <strong>dei</strong> casalesi. Una terra ricca che per secoli ha<br />

prodotto ortaggi e vino, oggi crea ricchezza dalle diossine, dai metalli<br />

pesanti, dai fenoli, dall’amianto, dai PCB, sigla con la quale si indica la<br />

famiglia <strong>dei</strong> policlorobifenili, sostanze altamente tossiche ed in grado di<br />

accumularsi negli organismi viventi, senza essere smaltite.<br />

Secondo il Rapporto Ecomafia 2003 di <strong>Le</strong>gambiente, la gestione <strong>dei</strong><br />

<strong>rifiuti</strong> pericolosi in Italia frutta 2 miliardi e mezzo di euro all’anno.<br />

Cifra aumentata nel Dossier Rifiuti S.p.A. della stessa <strong>Le</strong>gambiente del<br />

2005 e che ha visto un altro innalzamento nel 2006. Il mercato è in<br />

crescita ancora oggi. Non prevede battute d’arresto.<br />

L’area di Giugliano è la zona dove smaltire <strong>rifiuti</strong> provenienti da<br />

diverse regioni d’Italia; <strong>rifiuti</strong> di ogni tipo, urbani ed industriali, speciali,<br />

ospedalieri, cimiteriali e tossico-nocivi. <strong>Le</strong> attività di sversamento, una<br />

volta saturate le poche e piccole discariche presenti in zona, tra le quali<br />

quella di Novambiente, hanno aperto le porte al fenomeno delle<br />

discariche abusive.

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