02.06.2013 Views

n. 1 - 2012 - Servizio di hosting - Università degli Studi Roma Tre

n. 1 - 2012 - Servizio di hosting - Università degli Studi Roma Tre

n. 1 - 2012 - Servizio di hosting - Università degli Studi Roma Tre

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

10<br />

Creatività: teorie e ricerche<br />

<strong>di</strong> Anna Lisa Tota<br />

In un numero<br />

de<strong>di</strong>cato alla<br />

creatività ci<br />

pareva importante<br />

dare<br />

conto anche<br />

<strong>degli</strong> stu<strong>di</strong><br />

teorici e delle<br />

ricerche empiriche<br />

che le<br />

scienze sociali<br />

negli ultimi<br />

decenni hanno<br />

elaborato su<br />

Anna Lisa Tota<br />

questo tema.<br />

In questo contributo<br />

vi proponiamo quin<strong>di</strong> una rassegna –<br />

speriamo utile – <strong>degli</strong> stu<strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibili.<br />

Gli stu<strong>di</strong> sulla creatività sono<br />

inter<strong>di</strong>sciplinari: negli ultimi decenni<br />

si sono confrontati su questo tema<br />

psicologi e psicoanalisti, sociologi della<br />

cultura e sociologi della scienza,<br />

antropologi, filosofi sociali e stu<strong>di</strong>osi <strong>di</strong><br />

economia<br />

All’interno delle scienze sociali la creatività è<br />

<strong>di</strong>ventata un ambito <strong>di</strong> ricerca specifico in tempi<br />

relativamente recenti, grazie soprattutto al contributo<br />

<strong>di</strong> psicologia e psicoanalisi che, pur nella<br />

<strong>di</strong>fferenza delle prospettive, tendono a focalizzare<br />

l’attenzione sul rapporto tra caratteristiche<br />

della personalità soggettiva e propensione<br />

all’atto creativo. In sociologia l’interesse per<br />

questo tema si è articolato principalmente lungo<br />

due <strong>di</strong>mensioni: la riflessione sulla creatività all’interno<br />

delle teorie dell’azione sociale, lo stu<strong>di</strong>o<br />

della creatività simbolica in riferimento all’immaginario<br />

e all’arte. Il comune humus filosofico<br />

da cui derivano i vari approcci che si succedono<br />

nell’analisi <strong>di</strong> questo concetto, può essere<br />

fatto risalire a molteplici correnti filosofiche:<br />

la riflessione <strong>di</strong> Stirner e <strong>di</strong> Ortega y Gasset sul<br />

vitalismo, quella storicistico-attualistica <strong>di</strong> derivazione<br />

crociana, l’etica dei valori e del genio<br />

<strong>di</strong> Bergson e <strong>di</strong> Scheler, l’analisi <strong>di</strong> Sartre sul<br />

rapporto tra immaginazione e percezione.<br />

Gli stu<strong>di</strong> sulla creatività sono inter<strong>di</strong>sciplinari:<br />

negli ultimi decenni si sono confrontati su questo<br />

tema psicologi e psicoanalisti, sociologi della<br />

cultura e sociologi della scienza, antropologi,<br />

filosofi sociali e stu<strong>di</strong>osi <strong>di</strong> economia (come ad<br />

esempio Richard Florida (2002) con il suo noto<br />

concetto <strong>di</strong> “creative class”).<br />

I primi stu<strong>di</strong> sistematici sulla<br />

creatività risalgono nel Novecento<br />

all’approccio psicoanalitico <strong>di</strong><br />

derivazione freu<strong>di</strong>ana, che indaga il<br />

fenomeno, analizzando le motivazioni<br />

inconsce e profonde a cui la creazione<br />

artistica soggiace<br />

I primi stu<strong>di</strong> sistematici sulla creatività risalgono<br />

nel Novecento all’approccio psicoanalitico<br />

<strong>di</strong> derivazione freu<strong>di</strong>ana, che indaga il fenomeno,<br />

analizzando le motivazioni inconsce e profonde<br />

a cui la creazione artistica soggiace. L’interpretazione<br />

psicoanalitica istituisce una relazione<br />

tra impulso artistico alla creazione e istinto<br />

della libido: l’artista, a causa dei suoi bisogni<br />

istintivi, è incapace <strong>di</strong> accontentarsi della realtà<br />

e si rivolge al mondo della fantasia. Attraverso<br />

la capacità <strong>di</strong> sublimazione, che è essenzialmente<br />

un meccanismo <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa, egli trasforma le<br />

sue pretese irrealistiche in scopi raggiungibili.<br />

Secondo Freud quin<strong>di</strong>, la creazione è un’attività<br />

derivata dalla deviazione della libido rispetto<br />

agli oggetti originari; il processo <strong>di</strong> sublimazione<br />

serve all’artista per spostare l’energia libi<strong>di</strong>ca<br />

su mete socialmente desiderabili.<br />

Lo stu<strong>di</strong>o delle <strong>di</strong>namiche del profondo continua<br />

a caratterizzare anche gli stu<strong>di</strong> successivi<br />

che si collocano nel filone freu<strong>di</strong>ano (ad esempio,<br />

Klein, 1929; Chasseguet-Smirgel, 1971). In<br />

particolare Chassaguet-Smirgel introduce nel<br />

modello kleiniano la <strong>di</strong>stinzione tra due tipi <strong>di</strong><br />

atti creativi: quelli volti a riparare l’oggetto e<br />

solo in<strong>di</strong>rettamente il soggetto e quelli che riparano<br />

<strong>di</strong>rettamente il soggetto. L’opera che deriva<br />

dal processo creativo sarebbe in questo senso<br />

un pro<strong>di</strong>gioso doppio dell’artista, rifletterebbe<br />

cioè lo stile psichico del creatore.<br />

Le teorie della Ego-Psychology (Kris, 1952;<br />

Kubie, 1958) invece rappresentano una svolta

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!