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n. 1 - 2012 - Servizio di hosting - Università degli Studi Roma Tre

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Genio e creatività<br />

Enrico Fermi e i ragazzi <strong>di</strong> via Panisperna<br />

<strong>di</strong> Roberto Mignani<br />

Il poeta e il fisico<br />

Come il poeta è stato<br />

l’eroe romantico per eccellenza<br />

del XIX secolo,<br />

così il fisico lo è stato<br />

per il XX appena terminato.<br />

Alla base <strong>di</strong><br />

questa analogia, sta la<br />

constatazione <strong>di</strong> Schopenhauer<br />

e Nietschze<br />

che il poeta è separato,<br />

se non <strong>di</strong>stinto, dall’umanità,<br />

sebbene immer-<br />

Roberto Mignani<br />

so in essa. Similmente, i<br />

fisici, la cui attenzione<br />

è rivolta alle cose <strong>di</strong> natura (e alla natura delle cose),<br />

e non alle persone, sono ab origine intellettualmente<br />

separati dall’umano consorzio, pur facendone parte.<br />

Ciò si riflette nella rappresentazione del fisico nell’immaginario<br />

popolare del XX secolo (non a caso<br />

per molti aspetti personificata da Einstein): una persona<br />

<strong>di</strong>stratta, avulsa dagli affari contingenti <strong>di</strong> questo<br />

mondo, persa nei suoi ragionamenti matematici,<br />

mirante ad attingere la verità eterna, la comprensione<br />

del mondo e delle sue trame. O nelle forme dell’appren<strong>di</strong>sta<br />

stregone, dell’evocatore <strong>di</strong> «dèmoni e meraviglie,<br />

vento e maree...», del «<strong>di</strong>struttore <strong>di</strong> mon<strong>di</strong>»,<br />

perché, novello Prospero, ha «per primo suscitato<br />

la tempesta» e «oscurato / il sole del meriggio».<br />

Come il poeta è stato l’eroe romantico per<br />

eccellenza del XIX secolo, così il fisico lo è<br />

stato per il XX<br />

Di fatto, come spesso accade, l’apparenza non è la<br />

sostanza, e le caratteristiche superficiali non esauriscono<br />

l’essenza <strong>di</strong> una cosa. Così, l’immaginario popolare<br />

ha colto solo alcune caratteristiche – le più vistose,<br />

ma, proprio per questo, le più ingannevoli – sia<br />

dei poeti che dei fisici. Il poeta non è una persona <strong>di</strong><br />

nobili sentimenti, che sospira alla pallida luna, ma è<br />

anzitutto e soprattutto un creatore e manipolatore <strong>di</strong><br />

linguaggio, che si sforza <strong>di</strong> andare oltre il senso comune<br />

delle parole, esprimendo l’inesprimibile. Potrà<br />

poi anche rivolgersi alla luna, come Leopar<strong>di</strong>; ma<br />

l’importante è come le si rivolge. La vera e profonda<br />

somiglianza tra il fisico e il poeta non sta quin<strong>di</strong> nella<br />

loro (più o meno reale) separatezza dal mondo,<br />

quanto nel fatto che entrambi sperimentano alla ricerca<br />

<strong>di</strong> un senso superiore che risiede oltre il velario<br />

mutevole e ingannevole delle apparenze e dei segni,<br />

del comune sentire e significare.<br />

Il fisico costituisce un’insolita miscela <strong>di</strong><br />

audacia e prudenza, rivoluzione e<br />

conservazione, fiducia e <strong>di</strong>ffidenza, in<br />

bilico tra ortodossia ed eresia<br />

Ma chi sono allora i fisici, al <strong>di</strong> là della loro immagine?<br />

Per rispondere, bisogna capire che cos’è la fisica.<br />

Essa ricopre, tra le scienze, un ruolo <strong>di</strong> primissimo<br />

piano, e ad<strong>di</strong>rittura unico per certi versi. Ciò è dovuto<br />

essenzialmente alla profonda interconnessione esistente<br />

in fisica tra esperimento e teoria, fra i quali<br />

esiste, in un certo senso, una circolarità <strong>di</strong> relazione:<br />

gli esperimenti sono necessari per costruire la teoria;<br />

d’altro canto un modello teorico, una volta formulato,<br />

è in grado <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>re l’esistenza <strong>di</strong> nuovi fenomeni,<br />

suscettibili a loro volta <strong>di</strong> verifica sperimentale.<br />

Questo modo <strong>di</strong> procedere è tipico della scienza moderna,<br />

ed è stato per la prima volta co<strong>di</strong>ficato da Galilei.<br />

Egli fu infatti il primo a porre su basi quantitative,<br />

fondate sul processo <strong>di</strong> misura tramite opportuni<br />

strumenti, quella che prima era un’osservazione essenzialmente<br />

qualitativa (e in larga parte passiva)<br />

della natura (la quale appunto, secondo Galilei, non<br />

va «ascoltata», ma «interrogata»), e ad affermare la<br />

necessità <strong>di</strong> una spiegazione dei fenomeni in termini<br />

matematici (« ... le sensate esperienze debbono precedere<br />

l’umano <strong>di</strong>scorso... »; « ... l’universo... è scritto<br />

in lingua matematica, e i caratteri son triangoli,<br />

cerchi e altre figure geometriche, senza i quali mezzi<br />

è impossibile a intenderne umanamente parola... »).<br />

La fisica rappresenta quin<strong>di</strong> un para<strong>di</strong>gma scientifico<br />

ideale, cui ogni altra scienza deve cercare <strong>di</strong> avvicinarsi,<br />

adeguandosi alle regole dettate dal metodo galileiano.<br />

Non si ha scienza, laddove non si ha possibilità<br />

<strong>di</strong> verifica sperimentale e <strong>di</strong> ripetibilità <strong>di</strong> un<br />

esperimento. Non si ha fisica, se alla fine il risultato<br />

<strong>di</strong> un esperimento non può essere espresso in linguaggio<br />

matematico, nel contesto <strong>di</strong> una formulazione<br />

teorica più o meno vasta e comprensiva.<br />

Non si deve tuttavia pensare che la conoscenza fisica<br />

proceda per sentieri rigidamente co<strong>di</strong>ficati, al contrario,<br />

spesso il fisico procede per «aperçus», le sue<br />

scoperte sono «scherzi», così che egli rischia <strong>di</strong> apparire,<br />

agli occhi <strong>di</strong> un ferreo epistemologo – ossequiente<br />

ai rigi<strong>di</strong> dettami <strong>di</strong> un sistema scientifico regolato<br />

a priori – «come una specie <strong>di</strong> opportunista<br />

senza scrupoli», in quanto « ... le con<strong>di</strong>zioni ester-<br />

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