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mi dà speranza perché mi aiuta a<br />

credere che è possibile costruire un<br />

mondo nuovo.<br />

Pasquale, responsabile di AC giovani<br />

della parrocchia “San Marco” di Afragola:<br />

Il Meeting ci comunica sempre<br />

qualcosa di vivo, di importante, attraverso<br />

la preghiera, le catechesi, le testimonianze,<br />

la musica, ci parla dei<br />

profondi valori della vita e della fede<br />

cristiana. È un momento per confrontarci<br />

e per condividere insieme momenti<br />

di gioia, di amicizia, di riflessione,<br />

importanti per la crescita spirituale<br />

ed umana.<br />

Paolo, da Formia, veterano del Meeting:<br />

Le testimonianze ascoltate oggi<br />

ci hanno illuminato ed aiutato ad avere<br />

fiducia nella vita, a credere nella co-<br />

Giovani in festa durante il meeting<br />

Momenti di spettacolo sul palco<br />

munione e a spenderci per rendere<br />

migliore la vita degli altri!<br />

L’esperienza<br />

di Chiara Amirante<br />

Chiara ci racconti l’episodio che ha<br />

cambiato la tua vita?<br />

L’episodio che ha cambiato la mia vita<br />

è stato l’incontro con alcuni giovani il<br />

cui volto risplendeva di gioia. Quando<br />

ho chiesto qual era il loro segreto, mi<br />

hanno risposto di provare a vivere<br />

il Vangelo, che non racconta solo la<br />

vita di un uomo straordinario, ma è<br />

Parola del Signore, Parola che ci ha<br />

lasciato per darci le risposte ai bisogni<br />

fondamentali della nostra esistenza.<br />

Quando hai incontrato il Signore?<br />

Ho incontrato il Signore quando ero<br />

molto giovane. Il Signore è la gioia<br />

è la forza che ci aiuta ad affrontare le<br />

difficoltà della vita. Grazie a lui e al<br />

Suo sostegno ho affrontato la malattia<br />

e ho condiviso la mia vita con i più<br />

disperati.<br />

Il Signore l’ho incontrato negli occhi di<br />

ragazzine vendute alla prostituzione,<br />

che hanno subìto violenze, che hanno<br />

sofferto. Per me è stato un vero shock<br />

scoprire e confrontarmi con queste<br />

vite segnate dal dolore. In particolare,<br />

ciò che mi ha segnato particolarmente<br />

è stato l’incontro con Viria, venduta<br />

dal fratello alla prostituzione a soli<br />

16 anni. Viria aveva sul corpo i segni<br />

della violenza e nell’animo delle<br />

ferite profonde. Dopo questo incontro<br />

ho deciso di ascoltare il grido di aiuto<br />

di questi giovani disperati, dedicando<br />

la mia vita a loro.<br />

La Campania è una regione difficile<br />

che, soprattutto oggi, vive un momento<br />

difficile. Qual è l’augurio che fai ai<br />

giovani campani?<br />

Io direi ai giovani che l’errore più<br />

grande che stiamo facendo è fare della<br />

felicità il nostro dio dimenticandoci<br />

che Dio è la felicità, che il Signore<br />

della creazione ci ha amato tanto da<br />

venire in mezzo a noi, e morire per<br />

noi. Dunque, l’augurio che faccio loro<br />

e a tutti noi è che possiamo lasciarci<br />

raggiungere dalla pienezza di questa<br />

gioia e portarla ai tanti che sono nella<br />

disperazione.<br />

Chiara Amirante<br />

Il Rosario e la Nuova Pompei<br />

16<br />

Anno 126 - N. 5 - 2010 [208]<br />

■ di Elena Scarici*<br />

Condividiamo<br />

gioie e speranze<br />

Incontro della Chiesa campana a Pompei<br />

«Uscite dai palazzi e denunciate<br />

l’illegalità». È l’invito che<br />

il Cardinale Sepe ha rivolto<br />

ai preti di Napoli e della Campania<br />

nel corso del convegno “Preti oggi<br />

in Campania, un ministero di spe-<br />

L'Arcivescovo di Napoli, Card. Crescenzio Sepe<br />

e l'Arcivescovo di Pompei, Mons. Carlo Liberati<br />

ranza per la nostra gente che si è<br />

tenuto l’11 maggio a Pompei. Oltre<br />

600 i sacerdoti presenti. Oltre ai 25<br />

vescovi della conferenza episcopale<br />

campana. «Il prete non può stare in<br />

sacrestia - ha proseguito l’arcivesco-<br />

I Vescovi e i sacerdoti presenti all'incontro<br />

vo - deve uscire nelle strade, andare<br />

tra la gente, sentire come batte il polso<br />

delle persone, anche il vescovo<br />

deve uscire dal Palazzo. Il sacerdote<br />

deve anche avere il coraggio di denunciare<br />

il potere malavitoso, senza<br />

mandarlo a dire, ma parlando con<br />

chiarezza».<br />

Il convegno è stato organizzato per<br />

riflettere sulla figura del sacerdote,<br />

in occasione dell’anno sacerdotale,<br />

in un momento in cui annunciare la<br />

speranza del Vangelo appare sempre<br />

più una sfida in una terra malata<br />

di pessimismo e di contraddizioni.<br />

Lo ha ribadito con forza il cardinale<br />

Sepe: «Nella nostra terra malata di<br />

sfiducia dove le forze vitali che invitano<br />

a reagire, spesso non riescono<br />

a intravedersi, di fronte ai tanti<br />

mali, non bisogna arrendersi. Il sacerdote<br />

è perciò profeta di speranza,<br />

sa cogliere le difficoltà del proprio<br />

tempo. La Campania in particolare<br />

presenta difficoltà enormi legate<br />

alla presenza della camorra che<br />

come un cancro maligno distrugge<br />

tutto». Qui, ammonisce l’arcivescovo,<br />

non bisogna usare mezze misure<br />

ma dire al camorrista, uomo malefico,<br />

che non è cristiano e perciò senza<br />

Dio. I sacerdoti di Napoli hanno<br />

dato grandi esempi di coraggio e<br />

testimonianza. A partire proprio da<br />

quei territori dove la malavita è più<br />

forte. Perché, ha aggiunto il cardinale,<br />

«Napoli è una città eterogenea<br />

dove bisogna attuare una pastorale<br />

differenziata nei diversi territori.<br />

Il Vomero non è Scampia e Chiaia<br />

non sono i Quartieri Spagnoli, i sacerdoti<br />

devono saper cogliere queste<br />

differenze perché a Napoli non<br />

esiste una zona franca. Anche nei<br />

quartieri cosiddetti bene ci sono dei<br />

problemi magari legati al benessere<br />

sociale che spesso porta a mali diversi».<br />

Una soluzione può venire dal<br />

lavorare insieme più parrocchie in<br />

un’unica unità pastorale.<br />

*Giornalista di Nuova Stagione<br />

Settimanale diocesano di Napoli<br />

Il Rosario e la Nuova Pompei<br />

17<br />

Anno 126 - N. 5 - 2010 [209]

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