Sicilia: l'identità di una terra nata dalle onde - Liceo magistrale
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Eventi nella provincia:<br />
TERMINI IMERESE<br />
Carnevale <strong>di</strong> Termini Imerese<br />
Il Carnevale termitano vanta <strong>una</strong> tra<strong>di</strong>zione secolare ed è, insieme con quelli <strong>di</strong> Sciacca e <strong>di</strong><br />
Acireale, tra i più conosciuti della <strong>Sicilia</strong>. La storia fa risalire la presenza delle singolarissime<br />
maschere d'u nannu c'a nanna già alla fine dell'Ottocento. Un tempo il Carnevale durava ad<strong>di</strong>rittura<br />
un mese, scan<strong>di</strong>to da quattro giovedì: d'a cummari, d'i parenti, d'u Zuppiddu, grassu.<br />
Oggi tutta l'allegria si concentra in soli due giorni: la domenica e il martedì precedenti le Ceneri.<br />
Questa tra<strong>di</strong>zione si deve ad alcune famiglie <strong>di</strong> provenienza napoletana che si stabilirono a Termini<br />
all'inizio dell'Ottocento: sarebbero stati loro a organizzare i primi festeggiamenti. Il personaggio d'u<br />
nannu, un rubizzo ometto piccolo e allegro, viene bruciato quasi a simbolizzare <strong>una</strong> sorta <strong>di</strong> catarsi,<br />
non senza aver lasciato un testamento in cui si ironizza sui <strong>di</strong>fetti dei potenti della città, mentre<br />
l'allampa<strong>nata</strong> nanna è la protagonista femminile, simbolo <strong>di</strong> fertilità. L'abilità dei locali artigiani<br />
della cartapesta ha dato vita, nel corso degli anni, a uno straor<strong>di</strong>nario comporsi <strong>di</strong> immagini,<br />
volumi, figure e a un'esplosione <strong>di</strong> colori e <strong>di</strong> forme. Uno scenario fantasmagorico che coinvolge<br />
molta gente nei preparativi e attrae migliaia <strong>di</strong> visitatori.<br />
SCICLI<br />
La Madonna delle Milizie<br />
Un esempio <strong>di</strong> quanto i siciliani siano legati al culto mariano è la festa che si tiene a Scicli, de<strong>di</strong>cata<br />
alla Madonna delle Milizie. La protagonista <strong>di</strong> questa manifestazione, in programma l'ultima<br />
domenica <strong>di</strong> maggio e profondamente sentita dagli abitanti, è un'insolita Vergine guerriera,<br />
realizzata in cartapesta con tanto <strong>di</strong> capelli al vento e spada sguai<strong>nata</strong>, a cavallo <strong>di</strong> un poderoso<br />
destriero bianco. Il viaggiatore rimarrà colpito da <strong>una</strong> rappresentazione così forte e suggestiva, che<br />
si allaccia a <strong>una</strong> leggenda legata all'epopea normanna: si racconta infatti che, nel 1091, la Madonna<br />
si unì all'esercito <strong>di</strong> Ruggero d'Altavilla per respingere i saraceni sbarcati a Donnalucata, al seguito<br />
dell'emiro Belcane. Da allora, il mito viene celebrato con un rito annuale che, dal 1933 è <strong>di</strong>ventato<br />
<strong>una</strong> vera e propria sacra rappresentazione. Il “copione” viene eseguito scrupolosamente e<br />
rigorosamente tutto in lingua <strong>di</strong>alettale.<br />
RAGUSA