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Sicilia: l'identità di una terra nata dalle onde - Liceo magistrale

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Il tempio della Concor<strong>di</strong>a. Ed eccoci al tempio detto della Concor<strong>di</strong>a: tra i templi dorici del<br />

mondo greco, qui il meglio conservato. Pianta identica al Tempio <strong>di</strong> Giunone. Costruito tra il 450 e<br />

il 440 a.C., è, per proporzioni e per bellezza <strong>di</strong> forme, uno dei capolavori dello stile. La sua<br />

attribuzione è incerta: arbitraria in ogni caso quella alla "Concor<strong>di</strong>a", tratta da <strong>una</strong> iscrizione <strong>di</strong> età<br />

romana che si rinvenne nei pressi. Il tempio subì notevoli trasformazioni e adattamenti al cadere del<br />

VI sec. d.C., quando il vescovo Gregorio vi trasferì la sede della cattedrale agrigentina. A questa<br />

vicenda, sono dovute le belle arcate che forano i muri della cella. Proseguendo anc6ra verso ovest,<br />

si giunge al punto in cui ha inizio il giar<strong>di</strong>no della Villa Aurea. Nei terreni a nord si estende un<br />

vasto complesso cimiteriale <strong>di</strong> tombe sub <strong>di</strong>vo, cioè all'aperto, che fanno parte della necropoli<br />

paleocristiana - bizantina. Sono le catacombe note col nome <strong>di</strong> grotte <strong>di</strong> Fragapane, e quelle della<br />

necropoli Giambertoni che è un lembo della<br />

necropoli romana, che gli scavi hanno Tempio della Concor<strong>di</strong>a<br />

in<strong>di</strong>viduata nel piano detto <strong>di</strong> San<br />

Gregorio, a sud <strong>di</strong> questa parte della<br />

Collina dei templi.<br />

Tempio <strong>di</strong> Ercole.<br />

Dopo Villa Àurea, ecco il tempio <strong>di</strong> Èrcole (o Èracle), costruito circa il 510 a.C., il più antico dei<br />

templi agrigentini. Se ne conservano, rialzate nel 1924, otto colonne del lato sud. Era periptero<br />

esastilo, ma - ecco un segno della sua arcaicità - aveva 15 colonne, anziché 14, sui lati lunghi. Le<br />

rovine della cella mostrano chiaramente che la sua <strong>di</strong>struzione fu dovuta a un terremoto. Sulla<br />

fronte est, i resti dell'altare. L'attribuzione del tempio ad Èracle ci perviene da un noto passo della<br />

IV Verrina <strong>di</strong> Cicerone. Poco oltre, la strada nazionale moderna piega a sinistra per uscire,<br />

attraverso la porta IV (i Bizantini la <strong>di</strong>ssero Àurea, perché particolarmente importante), sulla via che<br />

portava all'Emporio e sul piano <strong>di</strong> San Gregorio.<br />

Tempio <strong>di</strong> Ercole

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