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lico preventivando una spesa<br />
di Cor. 60.000 circa”<br />
Il progetto idraulico e quello<br />
elettrico furono approvati sia dai<br />
sottoscrittori privati che dai Comuni<br />
e, dopo la stesura e la comune<br />
accettazione dello statuto<br />
per la costituzione della società<br />
per azioni avvenuta il 24 Novembre<br />
1901, fu nom<strong>in</strong>ato il Comitato<br />
esecutivo con l’<strong>in</strong>carico di seguire<br />
tutte le pratiche per la realizzazione<br />
della centrale idroelettrica.<br />
In quell’occasione fu deliberato<br />
anche l’immediata esecuzione<br />
dell’opera.<br />
La pubblicazione dell’avviso<br />
d’asta avvenne <strong>in</strong> data 9 Dicembre<br />
1901. Nell’avviso si legge che<br />
il term<strong>in</strong>e ultimo per la presentazione<br />
delle offerte era fissata<br />
nel giorno 22 dicembre 1901 per<br />
un importo complessivo di Cor.<br />
40700.<br />
In quella stessa data (22 dicembre<br />
1901) il comitato esecutivo<br />
deliberò assegnando i lavori per<br />
la parte edile all’Impresa Fratelli<br />
Trotter con la quale fu stipulato<br />
un contratto.<br />
Per la realizzazione del progetto<br />
fu <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e necessario la stipula<br />
di una convenzione tra la Società<br />
Impianto Elettrico Industriale<br />
di Primiero e il Conte Enrico Welsperg,<br />
proprietario del fondo ai<br />
piedi del Castello di Castelpietra<br />
attraverso cui doveva passare un<br />
canale che portava l’acqua dal rio<br />
Cereda alla centrale idroelettrica.<br />
Nella convenzione, ratificata nel<br />
febbraio successivo, il Conte Welspeg<br />
autorizzava la costruzione<br />
del canale idraulico sul proprio<br />
terreno, concedendo un diritto<br />
di servitù irregolare e riservandosi<br />
il diritto di proprietà.<br />
In cambio il conte Welsperg chiedeva:<br />
“Onde compensare poi il<br />
diritto d’acqua menomato o del<br />
tutto tolto alla sega <strong>in</strong> Novaia di<br />
proprietà del Conte Enrico de<br />
Welsperg, con l’usufruire l’acqua<br />
del torrente Canali per l’acquedotto<br />
<strong>in</strong> questione la suddetta<br />
Società Anonima, a mezzo<br />
dei sunnom<strong>in</strong>ati mandatari<br />
e rappresentanti, si obbliga di<br />
fornire <strong>in</strong> qualunque momento,<br />
gratuitamente ed <strong>in</strong><strong>in</strong>terrottamente<br />
la suddetta sega <strong>in</strong> Novaia<br />
di quel quantitativo di forza<br />
elettrica di cui poteva o potrebbe<br />
disporre colla forza d’acqua<br />
che le stava a disposizione”.<br />
Inoltre la Società si impegna a costruire,<br />
a proprie spese, nel punto<br />
<strong>in</strong> cui tra il torrente Canali e il<br />
rivo Cereda il passaggio del canale<br />
idraulico <strong>in</strong>crociava il passaggio<br />
che attraversava il colle del<br />
castello, “[…] un arco ad volto<br />
sotto lo acquedotto, oppure un<br />
ponte sopra l’acquedotto stesso,<br />
onde sia così possibile passarvi<br />
sotto o sopra coi prodotti forestali<br />
del colle del Castello”.<br />
Nelle prime settimane del 1902<br />
i lavori per la realizzazione della<br />
parte idraulica dovevano essere<br />
già <strong>in</strong>iziati. Nella sentenza del Tribunale<br />
Circolare di Trento del 15<br />
Aprile del 1905, nella ricostruzione<br />
dei fatti, si legge che <strong>in</strong> data 19<br />
Gennaio 1902 ci fu l’accordo tra<br />
il Comune di Tonadico e l’Impresa<br />
Trotter per la costruzione delle<br />
parti idrauliche sul suolo comunale.<br />
Nello stesso documento, alcune<br />
pag<strong>in</strong>e più avanti si legge: “L’impianto<br />
idroelettrico di Primiero<br />
fu costruito nel 1902 ed i lavori<br />
durarono tutto l’anno”. A marzo<br />
di quello stesso anno i lavori dovevano<br />
essere ad un buon stato<br />
di avanzamento come fa pensare<br />
una lettera <strong>in</strong>viata dalla ditta Fratelli<br />
Trotter, <strong>in</strong>caricata per la parte<br />
edile, all’I.r. Capitanato distrettuale<br />
di Primiero <strong>in</strong> cui si chiedeva<br />
l’autorizzazione di poter lavorare<br />
anche durante i giorni festivi<br />
per portare al più presto a term<strong>in</strong>e<br />
la realizzazione di una parte<br />
considerata particolarmente<br />
pericolosa.<br />
Nel contratto di appalto sottoscritto<br />
tra la società elettrica e la<br />
ditta Fratelli Trotter dell’8 Gennaio<br />
1902, al punto 11 si legge:<br />
“Da oggi f<strong>in</strong>o a che verranno<br />
<strong>in</strong>iziate le opere murarie e<br />
precisamente f<strong>in</strong>o al 1° marzo<br />
[…]” e ancora al punto 16: “Ferme<br />
tutte le altre condizioni portate<br />
dal Capitolato, l’Impresa si<br />
assume f<strong>in</strong> d’ora di consegnare<br />
perfettamente ultimato il fabbricato<br />
dei motori, entro il 15 venturo<br />
Maggio”. Come confermano<br />
queste note, i lavori di costruzione<br />
dell’Impianto idroelettrico<br />
dovevano essere <strong>in</strong>iziati prestissimo,<br />
molto probabilmente il giorno<br />
successivo la sottoscrizione<br />
del contratto perché i tempi di<br />
realizzazione previsti erano molto<br />
ravvic<strong>in</strong>ati.<br />
Dal punto di vista amm<strong>in</strong>istrativo<br />
la concessione da parte del Capitanato<br />
Distrettuale di Primiero<br />
per la costruzione “dell’impianto<br />
secondo i modi e l’estensione<br />
previsti dal progetto” arrivò solo<br />
l’anno successivo con una determ<strong>in</strong>azione<br />
datata 27 maggio 1903<br />
(n. 6511 ex 1902).<br />
L’atto prevedeva che l’esecuzione<br />
dell’opera rispettasse “Ai sensi<br />
del par. 86 della legge sulle acque<br />
cap° III° Regol. Industr.” le<br />
seguenti condizioni (si riportano<br />
le più significative al f<strong>in</strong>e dello<br />
studio):<br />
1. il prelievo d’acqua non poteva<br />
superare i 1000 litri al secondo,<br />
calcolato <strong>in</strong> base alle esigenze<br />
dell’esercizio <strong>in</strong> quegli<br />
anni;<br />
2. la durata della concessione era<br />
stata stabilita <strong>in</strong> quarant’anni<br />
dal momento di entrata <strong>in</strong><br />
esercizio della centrale;<br />
3. l’altezza massima di acqua<br />
consentita all’<strong>in</strong>terno del canale<br />
<strong>in</strong>dustriale doveva essere<br />
mantenuta costante attraverso<br />
la costruzione di stabili sistemi<br />
di misura;<br />
4. i lavori idraulici dell’impianto<br />
dovevano essere ultimati prima<br />
dello scadere dei due anni<br />
dalla data del decreto;<br />
5. con l’atto di approvazione della<br />
concessione venivano anche<br />
approvate tutte le relative<br />
convenzioni stipulate dal comitato<br />
imprenditore;<br />
6. dovevano essere rispettate le<br />
norme sulla sicurezza degli<br />
impianti elettrici, pubblicate<br />
dalla società elettrotecnica di<br />
Vienna nel 1902, e sulla sicurezza<br />
degli operai.<br />
Alla f<strong>in</strong>e dunque del 1902 la realizzazione<br />
delle opere idrauliche<br />
della centrale doveva essere<br />
giunta quasi alla f<strong>in</strong>e, come è riportato<br />
nelle dichiarazioni delle<br />
parti trascritte nella sentenza del<br />
Tribunale Circolare di Trento del<br />
15 aprile del 1905.<br />
Il collaudo dell’impianto elettrico<br />
Boaletti ebbe luogo il 1 luglio<br />
del 1903.<br />
Ricerca storica a cura della dott.ssa Vania<br />
Casagrande per il progetto da “Tonadico<br />
al Cimerlo” – Parco Naturale Paneveggio<br />
Pale di San Mart<strong>in</strong>o – Amm<strong>in</strong>istrazione<br />
Comunale Tonadico<br />
Riduzione del testo: Mario Turra