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FOTO E. LONGO
zione fisica (ginnastica dolce), con
l’obiettivo di mantenere e/o acquisire
piccole abilità perdute a seguito
di malattie.
Si parla anche di Centri dove
gli anziani possono svolgere
delle attività specifiche?
Certamente. I Centri Servizi sono
sede di attività socio-ricreative
Le usanze, le consuetudini,
la vita
quotidiana “impastata”
di sacralità
nell’ambiente familiare
come nella
società di “antico
regime”, sono state esaminate
da Cecilia Nubola, ricercatrice dell’
Istituto Italo-Germanico di Trento.
Il quadro che scaturisce dalle Memorie
è quello di una società in
“passaggio” in cui i ceti sociali interagiscono
ma non si lasciano permeare,
in cui le donne non hanno
ruolo sociale ma reggono le
sorti familiari; in cui cresce il ceto
mercantile (a cui appartiene
Angelo Michele) ma è alla mercè
di fortune instabili e alterne.
E ancora, una “sovrappopolazione
clericale” che interviene a tutti
i livelli: sociali, economici e soprattutto
nelle vicende private. Il
(attività manuali, giochi di società,
proiezioni video, ascolto di musica,
…) allo scopo di favorire la socializzazione,
lo sviluppo di relazioni
interpersonali e lo stimolo ad una
vita attiva. I due Centri Servizi potranno
anche garantire - utilizzando
automezzi e personale delle Case
di Riposo o soggetti convenzionati
idonei - il trasporto per l’acces-
Le memorie di
Angelo Negrelli
Un prezioso fiume di parole
e fatti di Primiero, e non solo,
tra Sette e Ottocento
seconda parte
Mariano Longo (*)
manoscritto delinea un mondo in
cui gli influssi illuministi non scalzano
suggestioni e ossessioni, retaggio
dei secoli precedenti. E così
rintracciamo credenze e timori per
eventi soprannaturali sacri e demoniaci,
ma anche una sconcertante
visione del matrimonio come possibile
cura per l’epilessia.
Nel manoscritto
abbondano riferimenti
ai lavori domestici,
ai giochi,
all’istruzione, agli
“affari” amorosi,
all’interdipendenza
e alla differenza
tra città e montagna,
arricchiti da
descrizioni puntuali
di riti, feste e
ricorrenze speciali.
Un mondo variegato,
descritto
so ai medesimi e per il rientro a domicilio
a utenti privi di mezzi propri
o di disponibilità varie (familiari,
volontari, …).
Quando potranno partire?
Non appena le Case di Riposo di
Transacqua e Canal San Bovo otterranno
le necessarie autorizzazioni
da parte dell’Assessorato alle Politiche
Sociali della Provincia Autonoma
di Trento. Durante il periodo
di sperimentazione che avrà la
durata di sei mesi, eventualmente
rinnovabile per un analogo periodo,
le prestazioni dei Centri Servizi
saranno erogate, salvo eccezioni,
durante i giorni feriali, dal lunedì al
venerdì. L’orario minimo di apertura
sarà di quattro ore giornaliere e
ciascuno dei due Centri Servizi potrà
accogliere, inizialmente, al massimo
cinque utenti al giorno.
Lo studio sulle Memorie
Angelo Michele è il padre di Luigi Negrelli. Figlio di
Nicolò Negrelli, giunto da Valstagna in Primiero nel 1761
sulla “via del legno” e accasatosi a Fiera con Anna Ceccato,
vedova Romagna, Angelo Michele (Micèlot, come veniva
chiamato in famiglia) nacque a Fiera di Primiero nel 1764.
Angelo Michele esercitò diverse attività commerciali, la
principale delle quali fu il commercio di legname, per
conto di Giovanni de Bosio.
Nel 1787 sposò Elisabetta “Bettina” Würtenberg (1773-
1851) di Tonadico. Dal matrimonio nacquero undici figli
tra i quali il già citato Luigi.
Angelo Michele condusse una vita attiva e movimentata,
con numerosi viaggi in Italia e in Tirolo. Morì a Fiera di
Primiero il 2 aprile 1851.
Tra il 1844 e il 1851 Angelo Michele scrisse e dettò le sue
memorie.
Si tratta di un corposo manoscritto conservato oggi
presso la Biblioteca Intercomunale di Primiero, sono 16
fascicoli cartacei legati a filo; il diciassettesimo e ultimo
fascicolo, è stato ritrovato due anni fa nell’Archivio del
Technisches Museum di Vienna - Fondo Luigi Negrelli e
acquisito in formato digitale grazie al Progetto Negrelli del
Comprensorio di Primiero.
Il manoscritto è inedito anche se più volte utilizzato: citazioni
e stralci sono già comparsi su varie riviste e libri e parti del
testo sono state oggetto di letture pubbliche.
La “notizia” è che oggi, grazie all’impegno
della Biblioteca di Primiero e del Museo
Storico in Trento, e al “corpo a corpo” con
il testo del competente trascrittore Stefano
Kerschbamer, è possibile apprezzarlo nella
sua interezza, completamente trascritto.
Per far conoscere queste Memorie si era
tenuto a Primiero, nell’agosto scorso, un
Seminario di Studio dal titolo Primiero tra
Sette e Ottocento nelle memorie di Angelo
Michele Negrelli: approcci di lettura.