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Nel mondo delle associazioni<br />
L’esperienza come spunto di riflessione<br />
A cura dell’Associazione Amici dell’Africa Onlus<br />
L’impegno che ormai da quasi c<strong>in</strong>que anni ha avvic<strong>in</strong>ato<br />
molti di noi all’esperienza del volontariato nel Sud del<br />
mondo ci <strong>in</strong>duce a riflettere su una realtà che non può<br />
più essere taciuta: oggi fare cooperazione è un discorso<br />
che riguarda tutti - dai comuni, alle istituzioni pubbliche<br />
e private s<strong>in</strong>o al s<strong>in</strong>golo cittad<strong>in</strong>o - e significa essenzialmente<br />
operare per il rispetto dei diritti, per garantire la<br />
giustizia e la sicurezza <strong>in</strong>ternazionale. Non è più una scelta<br />
opzionale di chi la prende come propria mission personale.<br />
Oggi, a differenza di ieri, ci sono gli strumenti per<br />
fare delle scelte politiche di questo genere. C’è la Legge<br />
Nazionale sulla Cooperazione ad esempio che prevede<br />
che un consiglio comunale possa decidere di appoggiare<br />
un Obiettivo del Millennio o ancora di trasferire parte della<br />
distribuzione dell’acqua comunale a favore di qualche<br />
<strong>in</strong>tervento di cooperazione…<br />
Viviamo <strong>in</strong> un mondo che non è mai stato così ricco.<br />
Abbiamo le tecnologie, le competenze e la consapevolezza<br />
(non si può dire che non sappiamo e questo è uno<br />
degli effetti benefici della globalizzazione). Eppure a<br />
Cena a base di polenta<br />
SOLIDARIETÀ E COOPERAZIONE<br />
INTERNAZIONALE ALLO SVILUPPO<br />
metà percorso verso la realizzazione degli Obiettivi del<br />
Millennio, abbiamo risolto solo un quarto di quanto era<br />
stato previsto, mezzo milione di donne partoriscono da<br />
sole, assistiamo all’aumento della diffusione dell’AIDS<br />
con tutti i danni diretti e <strong>in</strong>diretti che la malattia provoca.<br />
2.000.000 di persone, soprattutto bamb<strong>in</strong>i, vengono<br />
uccisi dalla malaria. E questo anche se c’è la terapia.<br />
Ed è fondamentalmente un problema di prezzo. E’ molto<br />
più conveniente vendere a prezzi esosi la terapia per la<br />
profilassi antimalaria agli europei che vanno <strong>in</strong> Africa,<br />
piuttosto che produrre medic<strong>in</strong>e efficaci <strong>in</strong> loco e venderle<br />
a basso prezzo per renderle accessibili. Infatti non<br />
ci sono ricerche farmacologiche per le malattie tropicali,<br />
come la malattia del sonno, perché come la malaria e<br />
l’AIDS, sono le malattie dei pazienti senza potere contrattuale<br />
che non presentano uno sbocco di mercato.<br />
L’Associazione Amici dell’Africa, per tradurre <strong>in</strong> pratica<br />
i pr<strong>in</strong>cipi ispiratori del suo impegno nell’ambito della<br />
Installazione del microscopio all’ospedale di Milama<br />
cooperazione all’autosviluppo, realizza progetti di solidarietà<br />
<strong>in</strong> Tanzania e <strong>in</strong> Costa d’Avorio promuovendo<br />
una costante opera di <strong>in</strong>formazione a livello locale e di<br />
educazione allo sviluppo.<br />
La realizzazione di progetti volti alla costruzione di<br />
Asili, Scuole, Ospedali e il potenziamento dei mezzi di<br />
comunicazione (radio) hanno quale pr<strong>in</strong>cipio ispiratore<br />
quello di permettere l’avvio di processi di emancipazione,<br />
co<strong>in</strong>volgendo il più possibile i soggetti locali, al f<strong>in</strong>e di<br />
garantire il sacrosanto diritto al cibo, all’acqua, alla salute,<br />
all’istruzione. Ognuno di noi ha il dovere di non accettare<br />
<strong>in</strong>erme il processo di globalizzazione, ma <strong>in</strong>sieme<br />
dobbiamo impegnarci e lavorare aff<strong>in</strong>ché esso diventi<br />
strumento di uno sviluppo umano solidale anziché di<br />
ulteriore squilibrio mondiale.<br />
Se solo pensiamo che nel 2004 la spesa militare mondiale<br />
è stata di oltre 841 miliardi di Euro, con una crescita<br />
dell’8% rispetto al 2003 e che gli USA da soli rappresentano<br />
il 47% della spesa totale e l’Italia si colloca al 7.mo<br />
posto con una spesa di 27,8 miliardi di Euro, contro i miseri<br />
2,5 miliardi di Euro <strong>in</strong>vestiti nella cooperazione, forse<br />
capiremo di non poter più stare alla f<strong>in</strong>estra, oggi più che<br />
mai le sorti del mondo sono anche affari nostri…<br />
Volontari impegnati nella costruzione di una struttura