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UNIVERSIT`A DEGLI STUDI DI URBINO, “Carlo Bo”

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degli anni, un serio problema sorge dal punto di vista formativo e di ricerca<br />

in seguito al dilagare dell’uso dei calcolatori. Le simulazioni rischiano di<br />

diventare semplici esprimenti numerici sempre più dettagliati ma che non<br />

portano con loro maggiore conoscenza. Così, la mole di dati ottenuti attraverso<br />

le simulazioni si aggiunge a quella dei dati sperimentali senza produrre<br />

però altrettanta comprensione del problema [70, 54]. La conoscenza delle<br />

conseguenze della turbolenza rischia di divenire una semplice risposta alle<br />

domande applicative che in larga misura alimentano questa ricerca a scapito<br />

della conoscenza dei meccanismi di base del problema [51, 70, 54, 123, 124].<br />

1.4 Organizzazione del testo<br />

Nel presente lavoro, sarà privilegiato l’approccio lagrangiano, rispetto a quello<br />

euleriano, poiché esso consente di cogliere in maniera naturale le caratteristiche<br />

della dispersione. Come conseguenza di questo fatto, le equazioni<br />

di Navier-Stokes (1.1), definite secondo un approccio euleriano, non<br />

costituiscono l’oggetto della ricerca, sebbene il loro ruolo fondamentale nel<br />

caratterizzare i flussi sia costantemente evidenziato.<br />

Nel secondo capitolo saranno esposte le caratteristiche generali lagrangiane<br />

dei flussi turbolenti. Inoltre, poiché la determinazione di una relazione<br />

che leghi tra loro quantità statistiche lagrangiane ed euleriane costituirebbe<br />

essa stessa una teoria della dispersione [29], i principali risultati noti in letteratura<br />

su questo argomento saranno esposti e particolare attenzione sarà<br />

rivolta ad una formula dovuta a D.J. Thomson [132] ed E.A. Novikov [86]<br />

che rende i modelli stocastici di dispersione turbolenta adottati in questo<br />

lavoro coerenti con le statistiche euleriane. A partire dal risultato di D.J.<br />

Thomson, verrà enunciato un teorema nuovo in letteratura. Il capitolo termina<br />

con l’esposizione dei principali risultati noti sulla dispersione assoluta<br />

e sulla dispersione relativa.<br />

Nel capitolo terzo sarà introdotta l’ipotesi di markovianità per la velocità<br />

lagrangiana dei flussi turbolenti e saranno sviluppate le caratteristiche<br />

matematiche dei processi che la soddisfano. Nello stesso capitolo, verrà introdotta<br />

la particolare classe di modelli stocastici lagrangiani qui adottata e<br />

saranno esposte le principali caratteristiche dei modelli che le appartengono.<br />

Nel capitolo quarto verranno approfonditi i modelli di dispersione relativa<br />

formulati in un opportuno sistema di riferimento valido in condizioni di<br />

turbolenza isotropa e, dopo un’analisi dei modelli esistenti in letteratura, ne<br />

verrà proposto uno nuovo.<br />

Nel capitolo quinto saranno riportati alcuni risultati ottenuti dall’analisi<br />

dei dati della simulazione numerica delle soluzioni delle equazioni di<br />

Navier-Stokes [12], con particolare attenzione alle quantità che consentono<br />

di discriminare tra i modelli di dispersione relativa precedentemente discussi.<br />

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