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UNIVERSIT`A DEGLI STUDI DI URBINO, “Carlo Bo”

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2.3.1 Concentrazione media<br />

Il rilascio di una sostanza in un flusso turbolento è regolato secondo il trasporto<br />

che il flusso esegue di ogni volumetto di fluido, ne segue che vengono<br />

applicati i risultati discussi precedentemente. Ogni volumetto di fluido conterrà<br />

una certa quantità della sostanza immessa nel fluido e quindi ogni<br />

volumetto trasporterà una certa concentrazione di tale sostanza. I risultati<br />

esposti in questo paragrafo seguono la trattazione svolta nel libro [83].<br />

Sia θ(X, t) la concentrazione nel punto X all’istante t, allora è noto che<br />

essa soddisfa l’equazione<br />

∂θ ∂(uiθ)<br />

+ = κ∇<br />

∂t ∂Xi<br />

2 θ , (2.43)<br />

dove κ è la diffusività molecolare. Poichè la concentrazione θ non modifica<br />

il campo di velocità allora u non è funzione di θ e la (2.43) risulta essere<br />

un’equazione lineare rispetto θ.<br />

In presenza di un flusso turbolento, gli effetti sul moto prodotti dalla<br />

diffusività molecolare sono trascurabili [83, 131], così la (2.43) diventa<br />

∂θ ∂(uiθ)<br />

+ = 0 . (2.44)<br />

∂t ∂Xi<br />

Dal punto di vista di quanto analizzato sin qui, questo significa che la concentrazione<br />

contenuta in un volumetto disperso dal flusso rimane sempre la<br />

stessa, in altre parole la concentrazione associata ad ogni punto in moto è<br />

costante.<br />

Data una concetrazione iniziale θ(X, t0) = θ0(X) allora la soluzione dell’equazione<br />

(2.44) al tempo t sarà descritta da un operatore lineare A(u0(X), t),<br />

perchè la (2.44) è lineare, tale per cui<br />

θ(X, t) = A(u0(X), t)θ0(X) . (2.45)<br />

Essendo u0 una quantità casuale ne segue che anche l’operatore A è casuale<br />

e definito da ciascuna realizzazione di u0. Allora, la concentrazione media è<br />

definita dall’equazione<br />

〈θ(X, t)〉 = 〈A(u0(X), t)θ0(X)〉 . (2.46)<br />

Come caso semplice si consideri quello in cui l’intera sostanza venga<br />

rilasciata all’istante t0 nel punto x, cioè essa è tutta contenuta in un solo<br />

volumetto di fluido. In questo caso allora la concentrazione iniziale θ0 risulta<br />

definita come segue<br />

θ0(X) = Qδ(X − x) , (2.47)<br />

dove Q è la misura della quantità di sostanza immessa nel fluido. Inoltre,<br />

poiché la diffusività molecolare è trascurata, la concentrazione associata a<br />

questo unico volumetto si conserva per tutti i tempi e quindi<br />

θ(X, t) = Qδ(X − X(t; x)) , (2.48)<br />

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