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UNIVERSIT`A DEGLI STUDI DI URBINO, “Carlo Bo”

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cioè, direttamente proporzionale a τη e, quindi, inversamente proporzionale<br />

a Re. Così dalla (3.4) segue che nell’intervallo inerziale per numeri di Reynolds<br />

molto grandi (Re → ∞) le accelerazioni di una particella al tempo<br />

t ed al tempo t + τ risultano essere praticamente decorrelate, sebbene le<br />

velocità, invece, risultino correlate in modo non trascurabile fino ad intervalli<br />

temporali maggiori del tempo scala lagrangiano TL. Questa differenza<br />

è spiegata dal fatto che l’accelerazione lagrangiana è determinata in larga<br />

parte dalle scale più piccole del moto mentre la velocità da quelle più grandi<br />

([84] p. 370). Quindi, la correlazione temporale dell’accelerazione lagrangiana<br />

si estende per una scala di tempo dell’ordine di quella di Kolmogorov<br />

τη, evidenziando il fatto che essa è generata dalla viscosità ([84] p. 368-374).<br />

In altre parole, questo significa che lo stato dinamico del sistema in due<br />

istanti t e t + δs con δs ≫ τη è determinato da due quantità statisticamente<br />

indipendenti.<br />

La formula (3.4) suggerisce quindi che, per intervalli temporali maggiori<br />

di quello di Kolmogorov τη e quindi per particelle fuori dall’intervallo viscoso,<br />

si può ipotizzare l’indipendenza tra le forzanti in due distinti istanti di<br />

tempo, t e t + δs con δs ≫ τη, concludendo che la velocitá all’istante t + δs<br />

dipende solamente dallo stato del sistema all’istante t. Inoltre, per numeri di<br />

Reynolds molto grandi (Re → ∞) l’estensione dell’intervallo viscoso diventa<br />

trascurabile.<br />

Si consideri l’ordinaria equazione differenziale ([58] p. 75-76)<br />

o nella sua forma integrale<br />

du<br />

dt<br />

u(t) = u0 +<br />

= a(t, u) ,<br />

t<br />

t0<br />

a(s, u(s))ds ,<br />

e sia la funzione u(t) = u(t; u0, t0) una sua soluzione che soddisfa la condizione<br />

iniziale u(t0) = u0. In generale, le soluzioni rispettano la proprietà di<br />

evoluzione<br />

u(t; u0, t0) = u(t; u(s; u0, to), s) , (3.5)<br />

per tutti gli istanti t0 ≤ s ≤ t. La (3.5) esprime il fatto che il futuro, u(t),<br />

è determinato completamente dal presente u(s) ed il passato, u0, interviene<br />

nella misura in cui influenza il presente.<br />

Considerata una discretizzazione dell’asse dei tempi per cui s − t0 =<br />

t − s = δs ≫ τη, si ottiene che all’istante t la velocità u risulta determinata<br />

solamente da ciò che è accaduto ad un solo istante precedente, perchè, come<br />

già detto, le accelerazioni in due istanti separati δs ≫ τη risultano costituire<br />

due processi statisticamente indipendenti. Un processo che soddisfa<br />

questa proprietà è detto ad ‘incrementi indipendenti’ e, con la terminologia<br />

dei metodi stocastici, questo postulato, o assunzione, è detto ipotesi di<br />

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