M U E C - Istituto italiano di studi cooperativi Luigi Luzzatti
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agire del movimento cooperativo 18 .<br />
In estrema sintesi, l’essere l’impre s a<br />
cooperativa un’organizzazione caratterizzata<br />
da una struttura <strong>di</strong> governo democratica,<br />
favorisce l’instaurarsi al suo<br />
interno <strong>di</strong> rapporti stabili <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />
tra soci, lavoratori, manager e<br />
t e rzi ulteriori; rapporti incentrati “su<br />
criteri <strong>di</strong> reciprocità, equità e fiducia” e<br />
ne permette una sua trasformazione in<br />
una struttura m u l t i s t a k e h o l d e r “ f o n d a t a<br />
sul principio <strong>di</strong> riconoscimento esplicito<br />
[…] <strong>di</strong> interessi potenzialmente contrastanti<br />
ma anche necessari allo scopo<br />
<strong>di</strong> ridurre fenomeni connessi a possibili<br />
fallimenti del mercato e alla presenza<br />
<strong>di</strong> asimmetrie informative” 19 .<br />
L’ i m p resa cooperativa è quin<strong>di</strong> un'imp<br />
resa mutualistica, solidaristica e democratica,<br />
il che la qualifica “<strong>di</strong>versa”,<br />
nel fine e nell'agire competitivo, da<br />
qualunque altra impresa (privata o sociale)<br />
e la esplicita attraverso comportamenti<br />
gestionali che, facendo salve le<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> autonomia e <strong>di</strong> sviluppo:<br />
• possono essere orientati in termini <strong>di</strong><br />
“qualità sociale” dell'azione – cioè<br />
obiettivizzati alla pro d u z i o n e / d i s t r i b uzione<br />
<strong>di</strong> esternalità positive sia economiche<br />
che sociali;<br />
• sono attuati in un quadro <strong>di</strong> potenziale<br />
“non conflittualità istituzionale”<br />
nei confronti <strong>di</strong> coloro che, in termini<br />
d’esito, interagiscono con la cooperativa<br />
– cioè sono comportamenti tendenzialmente<br />
emergenti da crescenti livelli<br />
<strong>di</strong> concertazione fra le parti;<br />
• emergono da un’organizzazione dotata<br />
<strong>di</strong> un maggior grado e spessore <strong>di</strong><br />
complessità – cioè più adatta a percepire,<br />
prevedere e gestire mutevolezze e<br />
turbolenze ambientali.<br />
In sintesi essere cooperativa significa gestire<br />
economicamente obiettivi economico-sociali <strong>di</strong><br />
pochi, nell’ipotesi che <strong>di</strong>vengano <strong>di</strong> molti e fi -<br />
nanche <strong>di</strong> tutti.<br />
Se ciò è valido, postulandosi una piena<br />
c o o r<strong>di</strong>nazione tra gli fine/obiettivi delle<br />
cooperative e il suo sistema inform a t ivo<br />
(a m p l i u s, postulandosi che la m i s s i o n<br />
mutualistica, solidaristica e sociale,<br />
perseguita attraverso una g o v e rn a n c e d i<br />
tipo democratico, <strong>di</strong>a esiti resi evidenti<br />
in termini <strong>di</strong> efficacia, efficienza e produttività<br />
– con il vincolo della salvag<br />
u a r<strong>di</strong>a, al minimo, dell’autonoma cont<br />
i n u i t à ) 2 0 , occorrerà che in esse sia presente<br />
un’a c c o u n t a b i l i t y che derivi dalla<br />
c o o r<strong>di</strong>nazione sistematica emerg e n t e<br />
dalla successiva tabella 2.<br />
A c c o u n t a b i l i t y che si appoggi quin<strong>di</strong> su<br />
<strong>di</strong> un sistema informativo capace <strong>di</strong>:<br />
• coor<strong>di</strong>nare, in fase <strong>di</strong> implementazione<br />
strategica, i fini mutualistici, solidaristici<br />
e sociali con il vincolo economico-finanziario;<br />
18 Ciò fa emergere la fondamentale importanza dei principi dell’educazione, della formazione e della<br />
informazione.<br />
19 Le frasi entro virgolette sono <strong>di</strong> Borzaga, Tortia (2004, p. 22 e p. 27). Gli Autori tra l’altro notano come<br />
in queste organizzazioni si riducano i costi collegati all’esercizio dell’autorità e del controllo.<br />
Dette frasi “riecheggiano” l’affermazione freemaniana <strong>di</strong> Hanks (1994) secondo il quale “il management<br />
è portatore <strong>di</strong> una relazione fiduciaria che lo lega tanto agli stakeholder quanto all’impresa come<br />
entità astratta. Esso è tenuto ad agire nell’interesse degli stakeholders come se fosse un loro agente e<br />
deve agire nell’interesse dell’azienda per garantire la sua sopravvivenza, salvaguardando le quote <strong>di</strong><br />
lungo periodo <strong>di</strong> ciascun gruppo”, postulandosi quin<strong>di</strong> che responsabilità economica e responsabilità<br />
sociale coincidano.<br />
20 E avendo chiaro che, come più volte detto, quanto segue trova i propri soggetti <strong>di</strong> riferimento nelle<br />
cooperative mutualistiche sviluppate <strong>di</strong>mensionalmente e culturalmente orientate al sociale.