03.06.2013 Views

M U E C - Istituto italiano di studi cooperativi Luigi Luzzatti

M U E C - Istituto italiano di studi cooperativi Luigi Luzzatti

M U E C - Istituto italiano di studi cooperativi Luigi Luzzatti

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

co) atteso dai primari soggetti interni, i<br />

soci, titolari <strong>di</strong> prerogative decisionali<br />

e destinatari principali dell’attività cooperativa;<br />

II) all’impatto dei processi gestionali<br />

sulle ulteriori categorie <strong>di</strong> interessi –<br />

economici e non economici – gravitanti attorno<br />

all’impresa cooperativa ed espre s s i<br />

da interlocutori i n t e rni ed estern i.<br />

Ora, malgrado gli stu<strong>di</strong> intern a z i o n a l i<br />

sul corporate social reporting vedano comp<br />

resenti molteplici definizioni (Mathews,<br />

1997; Contrafatto, 2005), queste<br />

convergono intorno ad elementi comuni,<br />

quali la misurazione dell’impatto<br />

sociale e ambientale dell’attività d’impresa,<br />

dell’efficacia dei programmi sociali<br />

e ambientali posti in essere dalle<br />

imprese, la comunicazione inerente all’assolvimento<br />

delle responsabilità sociale<br />

e ambientale (Parker, 1986,<br />

p . 7 2 ) 4 4 . Ve rrebbe pertanto da concludere<br />

che, così come la nozione <strong>di</strong> corpo -<br />

rate social reporting <strong>di</strong>ffusa a livello internazionale<br />

esclude dall’orizzonte del<br />

processo <strong>di</strong> misurazione la creazione <strong>di</strong><br />

v a l o re per l’azionista (cioè la risposta<br />

a l l ’ i n t e resse economico espresso dal<br />

primario soggetto interno), allo stesso<br />

modo il social reporting cooperativo dov<br />

rebbe escludere dal proprio panorama<br />

la misurazione dell’analogo inte-<br />

resse economico primario interno: il<br />

beneficio prodotto a favore del socio<br />

nell’attuazione del rapporto <strong>di</strong> scambio<br />

mutualistico. Di conseguenza, il so -<br />

cial reporting verrebbe a costituire un sistema<br />

integrato <strong>di</strong> informazioni <strong>di</strong>rette<br />

a realizzare una parte del dovere informativo<br />

identificato dalla nozione <strong>di</strong> ac -<br />

c o u n t a b i l i t y istituzionale. Tuttavia, questa<br />

prima conclusione non può essere<br />

con<strong>di</strong>visa una volta che si prenda atto<br />

delle specificità del fenomeno cooperativo,<br />

quale forma d’impresa che si<br />

istituisce per rispondere a bisogni dei<br />

p ropri soci attinenti allo svolgimento<br />

<strong>di</strong> convenienti processi <strong>di</strong> consumo, al<br />

<strong>di</strong>ritto all’abitazione o al lavoro, alla<br />

giusta remunerazione del risparmio e<br />

così via. Forma d’impresa connotata,<br />

dunque, da una funzione sociale riconosciuta<br />

dall’art. 45 della Costituzione.<br />

P e rtanto, il social re p o rt i n g c o o p e r a t i v o<br />

(o ren<strong>di</strong>contazione sociale cooperativa) non<br />

può che includere al proprio intern o<br />

anche processi informativi fondati sulla<br />

misurazione del vantaggio mutualistico,<br />

da esprimersi me<strong>di</strong>ante:<br />

• parametri qualitativi (ad esempio, relativamente<br />

all’attivazione <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong><br />

c o n t rollo per la sicurezza dei pro d o t t i<br />

alimentari <strong>di</strong>stribuiti dalle cooperative<br />

<strong>di</strong> consumo) 45 ;<br />

4 4 P e r a l t ro, parte della letteratura internazionale è giunta a sostenere che il processo <strong>di</strong> re p o rt i n g a mbientale<br />

possa essere integrato all’interno della più vasta tematica del social re p o rt i n g, anziché considerarli<br />

necessariamente complementari (Gray, 1996). Gli effetti prodotti a carico dell’ecosistema si riverberano<br />

infatti sulle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita delle persone componenti le presenti e le future generazioni. Perciò,<br />

nel prosieguo si farà riferimento al social reporting come processo fondato sull’elaborazione <strong>di</strong> strumenti<br />

informativi aventi ad oggetto anche la variabile ambientale.<br />

45 Va da sé che tali procedure si rifletterebbero positivamente anche sui terzi non soci; d’altra parte, la<br />

mutualità esterna può manifestarsi – tra i suoi contenuti – anche come ricerca della finalità mutualistica<br />

nelle relazioni col mercato. Tali controlli eserciterebbero inoltre un effetto positivo nei confronti<br />

delle istituzioni pubbliche operanti nella programmazione, finanziamento ed erogazione <strong>di</strong> servizi sanitari;<br />

d’altronde, la responsabilità sociale ha mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> essere olistici, in virtù dei quali si ravvisano<br />

complessi rapporti <strong>di</strong> influenza sullo stato <strong>di</strong> uno stakeholder in conseguenza delle azioni intraprese a<br />

favore degli altri.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!