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Scarica il NUMERO 3 – Agosto 2011-Novembre 2011

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LA TRADIZIONE E L’INNOVAZIONE<br />

Il baglio, la sua storia,<br />

la sua struttura architettonica<br />

ed <strong>il</strong> suo uso<br />

di F<strong>il</strong>ippo Nob<strong>il</strong>e<br />

Baglio deriva dall’arabo (Bahah), cort<strong>il</strong>e. Si tratta di un<br />

insediamento rurale, all’interno dei grandi feudi, che<br />

svolgeva una funzione di controllo dei lavori dei campi e<br />

di difesa del territorio con le sue fortificazioni. Era anche<br />

la dimora residenziale del feudatario.<br />

Anche se, l’etimologia della parola baglio appare incerta,<br />

tuttavia è possib<strong>il</strong>e considerare altre ipotesi, come, ad<br />

esempio, quella di derivazione dal tardo latino ballium<br />

(cort<strong>il</strong>e circondato da alti edifici o muri); o quella,<br />

altrettanto<br />

Il Sic<strong>il</strong>ia, comunque, ne è testimonianza la particolare<br />

ricerca storica compiuta dall’etnoantropologo e storico<br />

prof. Roberto Calia, <strong>il</strong> baglio (bagghiu, in lingua sic<strong>il</strong>iana)<br />

è una fattoria fortificata con ampio cort<strong>il</strong>e.<br />

Sta di fatto che, nella nostra terra del sole, la nascita<br />

del baglio accade contemporaneamente al fenomeno<br />

“colonizzatore” di vaste aree interne, abbandonate ed<br />

incolte, della Sic<strong>il</strong>ia, da parte dei nob<strong>il</strong>i locali (i “baroni”),<br />

tra <strong>il</strong> Cinquecento e <strong>il</strong> Settecento. La Spagna, infatti, che<br />

all’epoca dominava la Sic<strong>il</strong>ia, avendo bisogno di grandi<br />

quantità di cereali, aveva stab<strong>il</strong>ito la concessione di una<br />

20<br />

Il territorio: la nostra storia, le nostre città, i personaggi<br />

“licenza di ripopolamento” (la Licentia populandi), tramite<br />

la quale i nob<strong>il</strong>i sic<strong>il</strong>iani arrivarono a fondare persino<br />

dei veri e propri v<strong>il</strong>laggi nei dintorni della costruzione<br />

originaria (le cosiddette “città di fondazione”).<br />

Il baglio è l’espressione di un’organizzazione geoeconomica<br />

connessa al feudo o al latifondo, e, quindi,<br />

alla grande proprietà terriera che alimentava le rendite<br />

delle classi aristocratiche e della borghesia. Il baglio era<br />

una grande azienda agricola abitata, oltre che dagli stessi<br />

proprietari terrieri, anche dei contadini che vi lavoravano<br />

tutto l’anno o stagionalmente. Era quindi dotato di<br />

numerosi alloggi, ma anche di stalle e depositi per i<br />

raccolti.<br />

Ancor oggi nella Sic<strong>il</strong>ia, nelle zone di tradizionale uso<br />

agricolo, tra queste, naturalmente, l’agroericino, è<br />

possib<strong>il</strong>e incontrare tali costruzioni di notevole volume<br />

ed estensione alcune in abbandono ma in parecchi<br />

casi restaurate e riut<strong>il</strong>izzate come aziende agrituristiche<br />

o alberghi. L’agroericino è testimonianza di questa<br />

particolare attenzione al recupero dell’architettura agro<br />

rurale. Il baglio è denominato, in epoca più tarda, masseria.<br />

Banca Don Rizzo

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