Scarica il NUMERO 3 – Agosto 2011-Novembre 2011
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LA TRADIZIONE E L’INNOVAZIONE<br />
38<br />
Il territorio: la nostra storia, le nostre città, i personaggi<br />
Il Patrimonio<br />
carsico di Custonaci<br />
Una grande risorsa naturale<br />
di Rosario Ruggieri<br />
Il territorio di Custonaci ha un’importante particolarità: è<br />
un territorio carsico. “Carsico?” Si potrebbe allora chiedere<br />
qualche lettore. A beneficio di una migliore comprensione<br />
del significato di questo termine, spenderò, allora, qualche<br />
riga di premessa al fine di rendere più chiaro l’argomento<br />
di questo articolo incentrato sulla conoscenza e<br />
divulgazione delle bellezze carso - paesaggistiche della<br />
città di Custonaci oggi famosa per l’industria del marmo,<br />
domani auspicab<strong>il</strong>mente anche per ciò che diremo in<br />
questo articolo.<br />
Iniziamo, pertanto, col dire che “carso”, derivante da<br />
“Karra”, etimo slavo significante “pietra”, individua oggi<br />
un contesto geografico, fra <strong>il</strong> territorio triestino e quello<br />
sloveno, che si caratterizza, in generale, per le forme aspre<br />
del paesaggio (da cui “pietra”), ma più in particolare per<br />
la presenza di grandi cavità naturali, fra le quali le famose<br />
Grotte di Postumia, oggi in territorio sloveno. I processi<br />
che hanno modellato <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ievo esterno e originato tali<br />
sistemi sotterranei, imputab<strong>il</strong>i all’azione corrosiva di acque<br />
acide (contenenti CO 2 ) su rocce solub<strong>il</strong>i, come le dolomie<br />
o meglio ancora i calcari, vengono definiti fenomeni<br />
carsici, mentre carsico o carsificab<strong>il</strong>e è qualunque territorio<br />
soggetto a tali eventi. Da ciò è derivato l’uso generale del<br />
termine in qualsiasi parte del mondo dove la presenza di<br />
rocce, per l’appunto solub<strong>il</strong>i, evidenziano tali particolari<br />
morfologie.<br />
Fatta questa, succinta, e spero chiara premessa, ora<br />
abbiamo gli elementi di base per poter comprendere<br />
perché <strong>il</strong> territorio di Custonaci è un’area carsica, fra le più<br />
importanti del contesto naturale sic<strong>il</strong>iano e non solo. Per<br />
cominciare, diamo uno sguardo alle sue forme del r<strong>il</strong>ievo e<br />
alla loro intrinseca natura fisica. Sotto <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o orografico,<br />
quello di Custonaci è un territorio prevalentemente<br />
montuoso costituito da dorsali (Monte Sparagio con i<br />
suoi 1110 m la più alta cima dei Monti di Trapani, Monte<br />
Palatimone - San Giovanni), da imponenti r<strong>il</strong>ievi isolati<br />
(Monte Cofano), da intercalate piatte depressioni (Piana di<br />
Purgatorio) e da un’irregolare fascia costiera a occidente<br />
sul mare Tirreno. Questi r<strong>il</strong>ievi, trasportati e sollevati dalle<br />
acque del mare da immani forze geologiche (le stesse<br />
che fanno scontrare la placca africana contro quella<br />
euroasiatica), costituiscono oggi uno spettacolare e<br />
affascinante contesto paesaggistico, modellato dalle<br />
azioni erosive e carsico-corrosive delle acque nel corso di<br />
centinaia di migliaia di anni.<br />
È in questo contesto di rocce mesozoiche calcareodolomitiche<br />
solub<strong>il</strong>i che le acque meteoriche hanno<br />
generato lo scenario carsico naturale di Custonaci costituito<br />
da una variegata suggestiva serie di morfologie superficiali,<br />
che vanno sotto <strong>il</strong> nome di “Karren”, e da numerose cavità,<br />
chiamate localmente “Zubbie”, dall’arabo Zubya, vale a dire<br />
voragine, pozzo senza fine che inghiotte qualsiasi cosa. Fra<br />
i Karren, vere e proprie sculture naturali, si evidenziano le<br />
affascinanti morfologie della Foresta pietrificata di Piano<br />
delle Ferle, sulla dorsale del Monte Sparagio, costituita da<br />
alti pinnacoli e aspre guglie di roccia carsificata, emergenti<br />
come s<strong>il</strong>enti e benevoli guardiani giganti fra le odorose<br />
fragranze della macchia mediterranea.<br />
Un discorso particolare meritano, invece, le cavità naturali<br />
o, come anzidetto, Zubbie. Al riguardo, la conoscenza e<br />
lo studio del patrimonio carsico di Custonaci è alquanto<br />
recente. Se l’esplorazione delle prime importanti cavità<br />
inizia nel 1965, da parte di Anelli e Orofino, dell’Istituto<br />
Italiano di Speleologia, su incarico dell’Amministrazione<br />
Provinciale di Trapani, devono tuttavia passare ancora circa<br />
trent’anni perché prenda avvio, nel 1992, un sistematico<br />
Banca Don Rizzo