sommario - Camera di Commercio di Ferrara
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tra<strong>di</strong>zione, scuola e impresa: il “Piatto Estense”<br />
affinare gli in<strong>di</strong>vidui col patrimonio<br />
genetico più adatto. Solo<br />
così si spiega l’istinto primor<strong>di</strong>ale<br />
che spinge i figli dei ferraresi<br />
emigrati, nati e vissuti fuori<br />
senza contatti col pane celebrato<br />
da Bacchelli, a far man bassa<br />
<strong>di</strong> coppie la prima volta che<br />
arrivano in provincia per salutare<br />
i parenti. Anche i ferraresi<br />
solo da parte <strong>di</strong> padre o <strong>di</strong><br />
madre, naturalmente: quello<br />
della ciupéta è un gene dominante<br />
che si trasmette comunque<br />
alla <strong>di</strong>scendenza. Capita<br />
così che il famoso filamento,<br />
abbinato alla valentìa dei mastri<br />
fornai nostrani, inneschi massicci<br />
movimenti <strong>di</strong> transumanza<br />
dei consumatori: “Quando esci,<br />
se passi dal villaggio satellite ti<br />
fermi a comprare le coppie<br />
semigrasse?”, telefonano le<br />
arzdore estensi al marito in ufficio,<br />
con quel bel tono supplice<br />
che non ammette repliche che<br />
solo le donne, che sta a significare:<br />
stasera devi assolutamente<br />
andare al forno del villaggio<br />
satellite, se no quando torni<br />
facciamo i conti. “Belle rosse,<br />
mi raccomando. Poi, già che sei<br />
<strong>di</strong> strada, fermati all’inizio <strong>di</strong><br />
via Copparo e pren<strong>di</strong> cinque-sei<br />
grissoni con la salsiccia, che lì li<br />
fanno veramente buoni; e, se fai<br />
a tempo prima che chiudano,<br />
vai in quella panetteria all’angolo<br />
fra Porta Reno e Ripagrande<br />
e pren<strong>di</strong>mi tre chili <strong>di</strong> coppietti-<br />
ne piccole tipo ristorante, che<br />
domenica abbiamo gente e in<br />
freezer ci stanno giuste. Eh, lo<br />
so che è in zona pedonale, ma<br />
sono due passi, che ti costa?<br />
Eccheccosa vuol <strong>di</strong>re che devi<br />
attraversare la città due volte<br />
nell’ora <strong>di</strong> punta?! Ecco, lo<br />
sapevo, non mi ami più. Tutti<br />
uguali voi uomini: vi an<strong>di</strong>amo<br />
bene solo per stirare le camicie,<br />
ma quando c’è da fare un piacere<br />
trovate tutti gli scappini. Sei<br />
un mostro!”. E gli amici <strong>di</strong><br />
opposte fe<strong>di</strong> al bar, per un<br />
istante <strong>di</strong>mentichi delle altrimenti<br />
insormontabili <strong>di</strong>fferenze<br />
ideologiche, si scambiano preziose<br />
informazioni nell’intervallo<br />
<strong>di</strong> Inter-Juve: “Se vai nel<br />
forno <strong>di</strong> Cocomaro, mica <strong>di</strong><br />
Focomorto eh? Cocomaro <strong>di</strong><br />
Cona, mi raccomando non sbagliarti,<br />
fanno delle coppie lunghe<br />
da scoppiatesta”; “E tu hai<br />
provato quel negozietto <strong>di</strong> alimentari<br />
<strong>di</strong> Codrea... sì proprio<br />
quello lì che a vederlo da fuori<br />
non gli daresti due sol<strong>di</strong>. Bén,<br />
fanno un pinzone coi ciccioli<br />
che è una favola; prova e poi mi<br />
sai <strong>di</strong>re. Sta’ solo attento <strong>di</strong> non<br />
mangiarlo il giorno prima se<br />
devi fare delle analisi del sangue:<br />
l’ultima volta mi hanno trovato<br />
il colesterolo a trecento,<br />
che mi volevano tenere ricoverato”.<br />
Duole solo riconoscere, per<br />
chiudere, che le teorie darwiniane<br />
sulla selezione della specie<br />
hanno agito anche sui fornai,<br />
stabilendo una linea genetica <strong>di</strong><br />
continuità fra i panettieri contemporanei<br />
e quelli dei mica<br />
tanto bei tempi andati. Sul finire<br />
del Cinquecento, stando alla<br />
testimonianza <strong>di</strong> tale Tommaso<br />
Garzoni da Bagnacavallo, il<br />
pane a <strong>Ferrara</strong> è “così caro che<br />
s’augurano mille cancheri a chi<br />
ne è causa”. Ora, visto il livello<br />
dei prezzi ai tempi nostri, non è<br />
che sia il caso <strong>di</strong> tirare mille<br />
cancheri ai nostri panificatori a<br />
causa <strong>di</strong> una malaugurata malformazione<br />
genetica: anche i<br />
licaoni sbranano le loro prede,<br />
ma è la loro natura, che volete<br />
farci. Però un po’ <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssenteria<br />
<strong>di</strong> tanto in tanto, quella magari<br />
-Darwin o non Darwin- gliela si<br />
può augurare, no? Ai fornai,<br />
voglio <strong>di</strong>re, mica a quei poracci<br />
<strong>di</strong> licaoni.<br />
Foto <strong>di</strong> Luigi Biagini