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sommario - Camera di Commercio di Ferrara

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dendosi delle relazioni tra intellettuali<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>versa estrazione, aveva<br />

trovato nello scenario delle istituzioni<br />

citta<strong>di</strong>ne idonei punti <strong>di</strong> riferimento:<br />

da una parte l’Istituto<br />

d’Arte Dosso Dossi, scuola superiore<br />

con una presenza <strong>di</strong> docenti<br />

professionisti dell’arte da far invi<strong>di</strong>a<br />

alla accademie, dall’altra i<br />

musei e le gallerie. Dalla parte<br />

della produzione il Dosso Dossi -<br />

dove lo stesso Gui<strong>di</strong> ha a lungo<br />

insegnato insieme ad artisti <strong>di</strong><br />

gran temperamento quali ad<br />

esempio Gianfranco Goberti,<br />

Giorgio Colombani, Sergio Zanni,<br />

Maurizio <strong>Camera</strong>ni - più che scuola<br />

fucina, campo d’azione e <strong>di</strong><br />

scontro, culla <strong>di</strong> sane rivalità e<br />

sottili sfide, <strong>di</strong> sguar<strong>di</strong> incrociati<br />

tra docenti e studenti (molti dei<br />

quali poi a loro volta <strong>di</strong>venuti artisti),<br />

vero laboratorio <strong>di</strong> tecniche e<br />

<strong>di</strong> pensiero. Dalla parte della<br />

<strong>di</strong>vulgazione e promozione il complesso<br />

e vitalissimo sistema dei<br />

musei e degli spazi espositivi pubblici,<br />

animato da Franco Farina,<br />

da Lola Bonora (con un Centro<br />

Video Arte che è stato all’avanguar<strong>di</strong>a<br />

in Europa), da Franco<br />

Patruno (in<strong>di</strong>menticata ed eclettica<br />

anima <strong>di</strong> Casa Cini), entusiasti<br />

promotori <strong>di</strong> quelle che non erano<br />

solo stagioni espositive ma flussi<br />

ininterrotti <strong>di</strong> eventi, capaci <strong>di</strong><br />

catalizzare persone e situazioni,<br />

generando un movimento <strong>di</strong> attenzione<br />

e curiosità, <strong>di</strong> volontà creative<br />

e propositive, in un clima <strong>di</strong> fervore<br />

culturale mai più ritrovato<br />

dalla città. E se ora qualche<br />

decennio <strong>di</strong> se<strong>di</strong>mentazione ha<br />

posto la giusta <strong>di</strong>stanza per rileggere<br />

quel momento, in attesa <strong>di</strong><br />

quella che potrebbe essere un’interessante<br />

grande mostra su quegli<br />

anni capita spesso <strong>di</strong> chiedersi,<br />

andando per nuove esposizioni e<br />

nuovi luoghi, quale ere<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> <strong>di</strong>sil-<br />

Arte-scienza del ritmo (gesso e legno, 2008) e la ra<strong>di</strong>ce dei Veda<br />

(terracotta e legno, 2008)<br />

lusione si stia scontando <strong>di</strong>etro la<br />

compostezza della <strong>Ferrara</strong> <strong>di</strong> oggi.<br />

Mentre la risposta in termini <strong>di</strong><br />

attenzione e <strong>di</strong> partecipazione,<br />

che non manca mai quando uno<br />

dei suoi artisti si ripresenta al pubblico,<br />

è un’evidente conferma <strong>di</strong><br />

quanta potenzialità ancora ci sia<br />

in questa città, un po’ sopita ma<br />

non certo in<strong>di</strong>fferente. In questo<br />

clima, non sorprende dunque la<br />

costante attenzione con cui viene<br />

accolto il lavoro <strong>di</strong> Gianni Gui<strong>di</strong>, la<br />

cui opera, recentemente presentata<br />

a <strong>Ferrara</strong> in un’ intensa personale<br />

alla Galleria del Carbone (sei<br />

anni dopo la grande monografica<br />

tenuta al PAC <strong>di</strong> Palazzo Massari),<br />

ad ogni ciclo tematico e ad ogni<br />

nuovo allestimento si rivela come<br />

testimonianza <strong>di</strong> un progressivo<br />

addentrarsi nei territori del profondo,<br />

per continuare a cercare il<br />

senso del fare arte. Lasciandosi<br />

via via alle spalle la leggerezza e<br />

l’eleganza formale che in origine<br />

ne avevano costituito le cifre stilistiche<br />

più riconoscibili, e che oggi<br />

– pur senza perdersi - sembrano<br />

arretrare rispetto a nuove urgenze<br />

espressive, Gui<strong>di</strong>, infatti, conduce<br />

ora una ricerca più esplicitamente<br />

laPianura<br />

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