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<strong>No</strong> <strong>Turkeys</strong> 2 –– 22000099 Apriile pag -- 3322<br />
Meigs, come Quartiermastro Generale, diresse<br />
i rifornimenti per la più grande armata<br />
mai messa in campo dagli Stati Uniti in tempi<br />
in cui la burocrazia governatva non aveva<br />
alcuna conoscenza di come gestire una simile<br />
scala di unità operative. I servizi di Meigs<br />
nella guerra civile compresero anche il comando<br />
delle basi operative logistiche del generale<br />
Grant a Fredericksburg e a Belle<br />
Plain, Virginia (1864), nonché il comando<br />
della divisione del War Department impiegata<br />
nella difesa di Washington al tempo del<br />
raid di Jubal A. Early (11–14 luglio, 1864).<br />
La sua carriera è degna di essere ricordata<br />
per la sua rapida promozione al grado di<br />
Maggior Generale e per la sua stretta connessione<br />
con quella del tenente generale Ulysses<br />
S. Grant, che trasferì Sheridan dal comando<br />
di una divisione operativa, per affidargli<br />
il comando dei corpi di cavalleria dell'Armata<br />
del Potomac nell'Est. Nel 1864<br />
sconfisse le forze confederate nella campagna<br />
della Valle dello Shenandoah, Per aver<br />
distrutto le infrastrutture economiche della<br />
Valle, fu chiamato "The Burning" (L'incendiario)<br />
dai suoi abitanti, fu il primo a far uso<br />
della tattica della "terra bruciata" nel corso<br />
della guerra. Nel 1865, la sua cavalleria incalzò<br />
il gen. Lee e fu determinante per indurlo<br />
alla resa ad Appomattox Court House.<br />
Duro con i subordinati,<br />
Sheridan rivaleggiava con<br />
il “nemico” Forrest in<br />
quanto a carattere poco<br />
malleabile. Fu un buon<br />
comandante di divisione,<br />
ma come leader di cavalleria lasciò spesso a<br />
desiderare. Il suo maggiore successo fu<br />
quando si trovò al comando della Shenandoah<br />
Army . Possedeva sicuramente intelligenza<br />
e colpo d’occhio, ma era caratterizzato<br />
soprattutto da un naturale e forte istinto ad<br />
uccidere. Per gli studiosi è ancora un enigma.<br />
Come comandante di cavalleria ebbe alti<br />
e bassi. La sua campagna del 1864 (Shenandoah<br />
Valley Campaign) fu all’inizio titubante<br />
e poi finì in un gran successo; forse merito<br />
della sua superiorità numerica e dei molti,<br />
eccellenti, leaders di cavalleria a lui subordinati.<br />
Aveva sicuramente molto charisma e<br />
molta prontezza nel gestire rapidamente<br />
l’evolversi sui campi di battaglia.<br />
Thomas Jonathan Jackson, detto anche “Stonewall”<br />
(muro di pietra), per aver resistito<br />
con grande determinazione il 21 luglio 1861<br />
all'avanzata unionista, in una fase della<br />
prima battaglia di Bull Run nel corso della<br />
guerra di secessione, è da molti considerato<br />
uno dei comandanti più dotati dell'intera<br />
storia militare statunitense.<br />
Il soprannome gli fu dato da un suo sottoposto,<br />
il brigadier generale Bernard Bee che,<br />
qualche ora prima di morire sul campo,<br />
commentò la copertura impavida assicurata<br />
alle sue truppe in ritirata dal suo superiore<br />
esclamando che egli stava resistendo «come<br />
un bastione di pietra». Per lunghi tratti della<br />
sua carriera fu un comandante di Corpo estremamente<br />
abile, spesso capace di operare<br />
su iniziativa lontano dalla supervisione dei<br />
comandi superiori, ma a stretto contatto con<br />
le comunicazioni. La sua piccola armata nella<br />
Valley Campaign era sì minuta, ma lo additò<br />
come maestro delle operazioni.<br />
Purtroppo il suo carattere generoso, un po’<br />
guascone ed impulsivo non deponevano a<br />
suo favore e non ne facevano un candidato<br />
abile alla conduzione di un’armata.<br />
Nella battaglia di Chancellorsville le forze di<br />
Jackson affiancarono l'esercito dell'Unione e,<br />
in un'intensa battaglia<br />
all'interno di un'intricata<br />
foresta, esse lo respinsero<br />
sulle proprie<br />
linee di partenza. L'oscurità<br />
pose fine all'assalto<br />
e nella penombra sfortunatamente<br />
Jackson e il suo stato maggiore<br />
furono per errore scambiati per forze di cavalleria<br />
dell'Unione e colpiti dal fuoco di<br />
truppe confederate. Jackson fu ferito da tre<br />
proiettili; il braccio sinistro fu amputato da<br />
Dr. Hunter McGuire ed egli morì sette giorni<br />
dopo di polmonite. Le ultime parole di Jackson<br />
furono: «lasciateci attraversare il fiume<br />
e riposare all'ombra degli alberi».<br />
Saputo della morte di Jackson, Robert E. Lee<br />
pianse la perdita di un amico e di un affidabile<br />
comandante. La notte in cui Lee apprese<br />
della morte di Jackson, disse al suo cuoco:<br />
«William, ho perso il mio braccio destro»<br />
(volutamente riferendosi al braccio sinistro<br />
di Jackson) e: «Mi sanguina il cuore».<br />
George Henry Thomas , detto la "Roccia di<br />
Chickamauga", combattendo sotto Rosecrans<br />
nell'armata rinominata Armata del<br />
Cumberland, Thomas si mise in luce soprattutto<br />
nella battaglia di Stone’s River (31 dicembre<br />
1862 - 2 gennaio 1863) nel Tennessee.<br />
Gli fu affidata la responsabilità dell'azione<br />
più importante nella marcia da Decherd<br />
a Chattanooga durante la Campagna di<br />
Tullahoma (22 giugno – 3 luglio 1863) e il<br />
passaggio del fiume Tennessee.<br />
Il 19 settembre, nella battaglia<br />
di Chickamauga,<br />
ancora una volta resistette<br />
in una posizione quasi impossibile<br />
contro l'attacco<br />
di Bragg, mentre la linea<br />
difensiva dell'Unione alla sua destra era<br />
crollata, rimettendo insieme le unità in rotta<br />
a Horseshoe Ridge , impedendo così che una<br />
sconfitta si tramutasse in una disfatta completa.<br />
Thomas fu un comandante di buone qualità,<br />
saldo ma non eccezionale. Sembra anche faticasse<br />
ad intuire il momento topico della<br />
battaglia.<br />
Dopo che Grant fu promosso al gradi di<br />
Maggiore Generale, assumendo il comando<br />
del Distretto del Tennessee dell'ovest. Il 1<br />
marzo 1862 Sherman coronò il suo "sogno"<br />
di servire sotto Grant, venendo assegnato<br />
all'esercito del Tennessee dell'ovest come<br />
comandante della V Divisione. Il suo primo<br />
impegno militare sotto Grant fu la battaglia<br />
di Shiloh.<br />
Per certi versi Sherman è stato parecchio discusso<br />
anche recentemente perché ritenuto<br />
poco tagliato sulle tattiche offensive e del<br />
tutto incapace di distruggere definitivamente<br />
un’armata nemica battuta sul campo. Era<br />
comunque abilissimo nel capire le intenzioni<br />
dei nemici e nel prevenirli<br />
sul campo.<br />
Sherman era ritenuto<br />
molto capace nella progettazione<br />
delle manovre<br />
di campagna su grande<br />
scala e soleva organizzarsi<br />
in modo da non far emergere i suoi<br />
punti deboli nei dettagli tattici. Era, insomma,<br />
un brillante stratega che mascherava il<br />
suo essere un pessimo colonnello. Il suo capolavoro<br />
fu la campagna di fine guerra che<br />
lo porto ad occupare Atlanta, Savannah e<br />
Columbia, la capitale del Sud Carolina.<br />
La campagna per la conquista di Atlanta<br />
condotta da Sherman si concluse con successo<br />
il 2 settembre 1864 con la presa della città,<br />
un risultato che rese molto famoso Sherman<br />
al nord e che sicuramente contribuì alla rie