Simbolica Massonica del terzo millennio di Irene Mainguy - panasur
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<strong>del</strong> mondo <strong>di</strong>vino. Il tempio massonico rappresenta una ierofania (luogo sacro o sacralizzato) soltanto per la<br />
durata dei lavori e dei rituali.<br />
La loggia è il luogo in cui i massoni si incontrano per lavorare. La loggia viene considerata come un simbolo<br />
<strong>del</strong> mondo o <strong>del</strong> cosmo. Cos’è una loggia giusta e perfetta? Il centro <strong>di</strong> un cuore sincero.<br />
Il tempio può dunque designare il locale che ospita il lavoro dei massoni, mentre la loggia può<br />
rappresentare il raggruppamento vivente che si riunisce in questo luogo chiamato tempio, ma il valore<br />
intrinseco <strong>del</strong> termine loggia è l’entità che essa illustra.<br />
12. La gerarchia<br />
13. L’egregoro<br />
La parola egregio è <strong>di</strong> origine greca e significa vegliare, colui che veglia. E’ nel 1860 che Eliphas Levi avrebbe<br />
ripreso questo termine <strong>di</strong> egregio, scritto con due g, ammodernandolo e definendo questo termine nel suo<br />
Dogma <strong>del</strong>l’altra magia come guar<strong>di</strong>ani <strong>del</strong>la notte. Esso corrisponderebbe a una forza, una presenza<br />
sintetica, che realizza la comunione armoniosa e positiva <strong>di</strong> una assemblea, eventualmente <strong>di</strong> massoni. E’<br />
necessario <strong>di</strong>stinguere due tipi <strong>di</strong> egregio: il primo è considerato qualitativamente positivo, il secondo<br />
qualitativamente negativo.<br />
I Gesti Rituali<br />
1. Il segno d’or<strong>di</strong>ne<br />
Il segno d’or<strong>di</strong>ne corrisponde al segno penale e ricorda: preferirei farmi tagliare la gola piuttosto che<br />
rivelare i segreti che mi sono stati confidati.<br />
Questo segno separa la testa dal resto <strong>del</strong> corpo, l’intelletto dalla sfera emotiva. Il segno d’or<strong>di</strong>ne favorisce<br />
il risveglio <strong>del</strong>la coscienza e la concentrazione necessaria ad ogni lavoro <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne interiore.<br />
2. L’or<strong>di</strong>ne<br />
Or<strong>di</strong>ne si traduce in greco con la parola kosmos. Questi gesti rituali possiedono tre virtù: or<strong>di</strong>nano il corpo,<br />
assicurano il potere <strong>del</strong>lo spirito e collegano all’universale. Essi unificano il corpo, l’anima e lo spirito.<br />
3. Il toccamento<br />
Nel primo grado, il toccamento è ternario, e riproduce la batteria <strong>del</strong> grado secondo il ritmo, continuo o<br />
<strong>di</strong>scontinuo, <strong>del</strong> rituale praticato.<br />
4. La batteria e l’acclamazione<br />
Ogni batteria è preceduta dal segno d’or<strong>di</strong>ne e seguita dall’acclamazione. Simbolo sonoro e manuale <strong>del</strong>la<br />
Massoneria. Annuncia l’apertura e chiusura dei lavori, tracciando un limite, un confine, ma essa serve<br />
anche a celebrare un evento importante: onore <strong>di</strong> un nuovo Venerabile, esultanza per celebrare un<br />
avvenimento lieto, lutto quando un massone passa all’Oriente Eterno. Rappresenta insieme un mezzo <strong>di</strong><br />
espressione e <strong>di</strong> riconoscimento.<br />
Nel R.S.A.A. la batteria è composta da colpi eguali, seguiti dalla parola Houzé; nel Rito Francese segue la<br />
parola Vivat.