la Valsesia - Marco Bellavita
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sin dall’antichità questo serpente (o una specie affine) era il<br />
simbolo di Asclepio, l’Escu<strong>la</strong>pio dei <strong>la</strong>tini, e come tale veniva<br />
venerato, allevato, esposto, nei suoi santuari come simbolo<br />
di rigenerazione e quindi di guarigione.<br />
La <strong>la</strong>tenza invernale di questo rettile si protrae da<br />
ottobre ad aprile. In Piemonte e in Valle d’Aosta E. longissima<br />
è attivo da aprile a fine ottobre. Essendo specie poco<br />
termofi<strong>la</strong>, quando le temperature aumentano riduce <strong>la</strong><br />
sua attività, e comunque evita le ore centrali del<strong>la</strong> giornata.<br />
Raggiunge il picco di presenza attiva nel mese di giugno,<br />
momento in cui si ha <strong>la</strong> principale fase di accrescimento e<br />
di nutrimento. Spesso si espone al sole dopo le piogge e<br />
lo si può incontrare anche con cielo coperto se <strong>la</strong> giornata<br />
è sufficientemente calda. Negli ambienti mediterranei<br />
l’accoppiamento si verifica più volte dal<strong>la</strong> fine di aprile<br />
fino al<strong>la</strong> prima decade di giugno. Nelle località di pianura<br />
<strong>la</strong> maturazione degli oociti avviene intorno al<strong>la</strong> metà di<br />
17<br />
giugno; <strong>la</strong> femmina depone le uova di norma nel<strong>la</strong> prima<br />
metà di luglio. Trascorso circa un mese dal<strong>la</strong> fecondazione,<br />
le uova contengono embrioni già a sviluppo avviato.<br />
Il numero delle uova dipende dalle dimensione del<strong>la</strong><br />
femmina e delle uova stesse: normalmente varia da 5<br />
a 15. Dopo circa 50-60 giorni di incubazione nascono i<br />
piccoli (fine agosto-prima metà di settembre). I maschi<br />
raggiungono <strong>la</strong> maturità sessuale a 3 anni, le femmine a 4.<br />
Molto abitudinaria, E. longissima frequenta a lungo e<br />
con assiduità i luoghi di caccia e termorego<strong>la</strong>zione. Alcune<br />
aree di termorego<strong>la</strong>zione partico<strong>la</strong>rmente favorevoli sono<br />
talora condivise con altri serpenti come Hierophis viridif<strong>la</strong>vus<br />
e Natrix natrix. L’alimentazione si basa soprattutto su<br />
prede a sangue caldo. È stato appurato che esemp<strong>la</strong>ri<br />
rinvenuti morti avevano predato piccoli mammiferi, tra<br />
cui Apodemus e Talpa; un esemp<strong>la</strong>re ha rigurgitato alcuni<br />
nidiacei, probabilmente di cinciarel<strong>la</strong>, mentre a Chianocco