08.06.2013 Views

la Valsesia - Marco Bellavita

la Valsesia - Marco Bellavita

la Valsesia - Marco Bellavita

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

52<br />

In alta montagna si riproduce nelle pozze dei torrenti,<br />

e nei <strong>la</strong>ghi alpini, fino ad oltre 2000 m. Gli spostamenti<br />

verso il sito riproduttivo possono anche essere di alcuni<br />

chilometri. La fase di deposizione e fecondazione delle<br />

uova dura da 10 a 18 ore. La femmina, stimo<strong>la</strong>ta con un<br />

accoppiamento “ascel<strong>la</strong>re”, depone cordoni ge<strong>la</strong>tinosi che<br />

possono raggiungere 3-4 m di lunghezza, contenenti fino<br />

a 5000 uova, avvolte al<strong>la</strong> vegetazione o a rami sommersi.<br />

Le <strong>la</strong>rve, nere, lunghe pochi millimetri, si attaccano<br />

immediatamente ai cordoni ge<strong>la</strong>tinosi con speciali organi<br />

adesivi; esse inizieranno a disperdersi solo in una fase<br />

più avanzata dello sviluppo. Nell’arco di pochi giorni i<br />

girini iniziano a produrre sostanze tossiche che hanno un<br />

efficace effetto antipredatorio. Dopo circa 2-3 mesi i girini<br />

metamorfosano e invadono in massa le sponde dello<br />

stagno; in questa fase i piccoli rospetti non superano in<br />

genere 10 mm di lunghezza. I giovani torneranno al sito<br />

riproduttivo solo quando avranno raggiunto <strong>la</strong> maturità<br />

sessuale, dopo 2-3 anni nei maschi e 3-4 anni nelle<br />

femmine. Gli adulti vengono predati soprattutto da bisce<br />

d’acqua (Natrix natrix) e da alcuni mammiferi, fra cui il riccio<br />

comune (Erinaceus europaeus).<br />

La specie è localmente minacciata dal traffico stradale<br />

che miete ogni anno migliaia di vittime nel corso delle<br />

impegnative migrazioni riproduttive. Questi spostamenti<br />

verso il sito riproduttivo coinvolgono anche centinaia<br />

di individui, che per raggiungere le pozze riproduttive<br />

non esitano ad attraversare strade con intenso traffico.<br />

E’ re<strong>la</strong>tivamente frequente che molti esemp<strong>la</strong>ri vengano<br />

uccisi dal traffico stradale, dando luogo a vere e proprie<br />

ecatombi, talora pericolose anche per gli automobilisti<br />

stessi, in quanto il manto stradale diventa estremamente<br />

viscido. Da tempo privati cittadini ed associazioni stanno<br />

operando presso le Pubbliche Amministrazioni per fare<br />

in modo che queste stragi stagionali vengano evitate,<br />

o quanto meno ridotte. Altri paesi europei, più attenti<br />

dell’Italia a questi problemi, hanno già messo in atto una<br />

serie di soluzioni al problema, creando fra l’altro zone<br />

umide alternative, realizzando barriere che impediscono<br />

agli animali di attraversare <strong>la</strong> strada, o posizionando tunnel<br />

sotto le strade stesse e che gli animali possono usare per<br />

raggiungere i luoghi necessari alle proprie funzioni. Anche

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!