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la Valsesia - Marco Bellavita

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in Italia in alcune aree di intense migrazioni squadre di<br />

volontari e di naturalisti si dedicano ogni primavera con<br />

passione al salvataggio di questi rospi, aiutandoli ad<br />

attraversare le strade ed evitando così <strong>la</strong> morte di molte<br />

decine di individui e, al<strong>la</strong> lunga, un decremento delle singole<br />

popo<strong>la</strong>zioni. Altri pericoli per <strong>la</strong> sopravvivenza di questo<br />

rospo sono <strong>la</strong> “bonifica” indiscriminata delle zone umide e<br />

<strong>la</strong> distruzione dei biotopi (anche di piccole dimensioni). E’<br />

importante che queste aree di limitata estensione vengano<br />

rapidamente salvaguardate, poiché <strong>la</strong> loro scomparsa<br />

o alterazione (p.e. con introduzione di ittiofauna) sono<br />

fra le cause del<strong>la</strong> scomparsa o rarefazione di molti anfibi<br />

italiani. Questi anfibi sono poi molto vulnerabili date le loro<br />

caratteristiche fisiche e possono essere considerati ottimi<br />

bioindicatori.<br />

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In <strong>Valsesia</strong> Bufo bufo è ancora re<strong>la</strong>tivamente comune,<br />

anche se gli individui non sempre sono di facile e immediato<br />

incontro. Sarà interessante verificare nei prossimi anni<br />

quale è <strong>la</strong> distribuzione di questo rospo all’interno del<br />

Parco e, soprattutto, quale è il suo limite altitudinale.<br />

Laddove le condizioni ambientali siano ancora discrete<br />

non è raro incontrare individui singoli durante passeggiate<br />

serali. Sono però gli assembramenti riproduttivi a destare<br />

l’attenzione del turista e dell’appassionato naturalista.<br />

Senza dubbio il più famoso di questi siti riproduttivi è il<br />

Lago di S. Agostino, nei pressi di Quarona. Lo spettacolo è<br />

unico, perché si possono osservare migliaia di individui in<br />

migrazione verso il <strong>la</strong>ghetto dai boschi circostanti. Alcuni<br />

di questi sono singoli, altri sono già accoppiati alle rare<br />

femmine. Altri ancora sono in acqua a intonare il loro

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