la Valsesia - Marco Bellavita
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indicativo delle vipere è – ed è risaputo – <strong>la</strong> morfologia del<strong>la</strong><br />
testa, che viene normalmente definita triango<strong>la</strong>re. In realtà<br />
anche questo aspetto è talora poco evidente, e, soprattutto<br />
in occasione di un incontro fugace (come spesso è quello<br />
fra gitante e serpente) è molto difficile apprezzare quanto<br />
il capo sia differenziato dal corpo. Anche in tal caso altre<br />
specie sono puntualmente scambiate per vipere. Si ricorda<br />
per esempio Natrix maura, una specie di biscia d’acqua<br />
(non segna<strong>la</strong>ta per l’alta <strong>Valsesia</strong>) che ha <strong>la</strong> testa davvero<br />
triango<strong>la</strong>re, e, inoltre, ha una colorazione molto simile a<br />
quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> vipera aspide. Non per niente questo serpente<br />
(totalmente innocuo) viene chiamato “natrice viperina”. Il<br />
muso nel<strong>la</strong> vipera aspide è leggermente rivolto all’insù,<br />
un carattere che non è presente in V. berus (marasso), in cui<br />
<strong>la</strong> parte anteriore del muso o è piatta o addirittura rivolta<br />
leggermente verso il basso. L’occhio è caratterizzato da una<br />
pupil<strong>la</strong> ellittica verticale, un carattere tipico delle vipere<br />
e di pochi altri serpenti, anche se davvero difficilmente<br />
distinguibile sul campo. La colorazione degli individui delle<br />
nostre regioni è assai variabile, variando dal grigio chiaro al<br />
bruno rossiccio, con disegno a bande scure, leggermente<br />
oblique, alternate a “zig-zag”. Alcuni esemp<strong>la</strong>ri, poi, sono<br />
me<strong>la</strong>nici. Le squame del corpo sono fortemente carenate.<br />
Per quanto riguarda <strong>la</strong> sua diffusione, Vipera aspis<br />
è presente dalle Alpi al<strong>la</strong> Sicilia, sulle Isole d’Elba e di<br />
Montecristo (assente in Sardegna). È comune in Francia,<br />
ed è presente in Spagna settentrionale e Svizzera sudoccidentale.<br />
In Italia sono riconosciute normalmente<br />
quattro sottospecie: V. a. atra, V. a. francisciredi, V. a. hugyi, V.<br />
a. montecristi. V. a. atra ha una colorazione nettamente più<br />
scura delle altre sottospecie, mostra un disegno a zig-zag<br />
di colore nero-marrone sul dorso, che può essere unito o<br />
parzialmente unito (a macchie discontinue). E’ distribuita<br />
sulle Alpi ed è da taluni ritenuta meritevole di rango<br />
specifico. V. a. francisciredi ha colorazione marrone, dorso<br />
con barre di colore nero, distaccate tra di loro, <strong>la</strong>teralmente<br />
sono presenti delle barre verticali del medesimo colore di<br />
quelle dorsali, ma sfalsate rispetto a queste ultime. Questa<br />
sottospecie si rinviene nelle regioni settentrionali, centrali<br />
e meridionali, non occupate dalle altre sottospecie. V. a.<br />
hugyi ha <strong>la</strong> colorazione di fondo tendente più al grigio,<br />
con una netta differenza nel disegno sul dorso, infatti qui<br />
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