Scarica - Associazione San Marcellino
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La messa domenicale è forse ciò che ha caratterizzato e caratterizza le<br />
attività di <strong>San</strong> <strong>Marcellino</strong>, proprio in questo momento di preghiera, ma anche<br />
di incontro e di aiuto, è stato possibile per Padre Alberto Remondini e Padre<br />
Nicola Gay, osservare, conoscere, comprendere ed affrontare le situazioni<br />
difficili dell’emigrazione, della tossicodipendenza, dell’alcolismo e dell’essere<br />
senza dimora.<br />
Dall’inizio degli anni ’80 l’associazione rivolge le sue attività principalmente a<br />
favore di homeless che gravano in condizioni di povertà estrema e pur non<br />
escludendo le altre problematiche si strutturano a partire dal centro d’ascolto<br />
servizi ad hoc: dormitori, accoglienze notturne, comunità, mense, laboratori.<br />
2.2 Lo stile<br />
L’<strong>Associazione</strong> <strong>San</strong> <strong>Marcellino</strong> ci ricorda: “di fronte al disagio abbiamo<br />
imparato tante cose, ma ancora tante abbiamo da impararne. Più la<br />
situazione è difficile e più occorre essere preparati: abbiamo iniziato come un<br />
gruppo di volontariato e non vogliamo trasformarci in una fredda squadra di<br />
tecnici dell’aiuto; Cerchiamo però di dare grande attenzione all’integrazione<br />
tra buona preparazione e buone motivazioni perché le persone preparate<br />
siano anche ben motivate e perché le persone motivate si preparino<br />
adeguatamente”.<br />
“In quest’ ultimi anni ci siamo ritrovati accano alle persone della strada ed<br />
abbiamo cominciato ad incontrarle cercando di dare spazio agli stimoli che,<br />
come singoli o come gruppo, ricevevamo da loro: in questo modo è nato<br />
anche il nostro stile, che non è stato frutto di un’idea precostituita ma del<br />
desiderio di incontrare, di comprendere e poi di intervenire. A partire<br />
dall’ascolto dei bisogni immediati (un letto, un pasto, vestiario, una doccia)<br />
abbiamo cercato di avvicinarsi ai bisogni più profondi, raramente espressi:<br />
rileggendo successi e fallimenti abbiamo trovato la strada che è quella di<br />
oggi, che sappiamo non essere quella definitiva, perché sarà continuamente<br />
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