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ProBA Progetto Bambini e antibiotici. I determinanti della prescrizione nelle infezioni delle alte vie respiratorie
1. Premessa
1.1. Il problema
L’utilizzo degli antibiotici nelle infezioni delle alte vie respiratorie in età pediatrica
rappresenta un tema di grande rilevanza per la salute del bambino. La ricerca scientifica
ha infatti evidenziato che:
• i bambini costituiscono la popolazione maggiormente esposta agli antibiotici,
soprattutto per le comuni infezioni delle alte vie respiratorie;
• solitamente queste patologie sono causate da virus e gli antibiotici non sono efficaci
nelle infezioni virali;
• stanno emergendo numerose infezioni resistenti agli antibiotici, che interessano
anche l’età pediatrica.
1.2. Il contesto generale
1.2.1. Infezioni delle alte vie respiratorie
Le infezioni delle alte vie respiratorie sono frequenti soprattutto nei primi anni di vita,
durante la cosiddetta “fase respiratoria”. Negli ultimi anni, l’evoluzione sociale,
caratterizzata da un maggiore utilizzo di strutture di accoglimento diurno da parte di
famiglie mono-nucleari e con madri lavoratrici, ha avuto effetti importanti sulla
epidemiologia delle malattie infettive nei bambini piccoli. Infatti, per la facilità di
trasmissione delle infezioni in queste strutture (nidi, scuole materne) (AA.VV., 1999;
Majeed, Moser, 1999; McCaig, Hughes, 1995; Nyquist et al., 1998), i bambini si
ammalano molto più frequentemente. All’aumentata prevalenza di infezioni si associa un
elevato utilizzo di antibiotici, che ha come conseguenza la diffusione di resistenze
batteriche (Holmes et al., 1996).
Riniti, sinusiti, faringiti, otiti, bronchiti sono infezioni delle vie respiratorie di prevalente
natura virale, nelle quali il ricorso alla terapia antibiotica è frequente ma non sempre
necessario, e - quando opportuno - è spesso associato a modalità di somministrazione
non ottimali (dose, intervalli, durata della terapia) (AA.VV., 1999; Bauchner, Philipp,
1998; Gonzales et al., 1997; Nyquist et al., 1998; Walther et al., 2002).
I batteri più comunemente in causa nelle eventuali infezioni e complicanze batteriche
sono Streptococcus pneumoniae e Streptococcus pyogenes, entrambi anche possibili
colonizzatori del cavo orofaringeo e, in quanto tali, facilmente trasmissibili; possono
essere implicati anche Haemophilus influenzae e Moraxella catarrhalis, in particolare nelle
otiti a lenta risoluzione e ricorrenti (Faden, 2001; Gehanno et al., 1998).
Dossier 115
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