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ProBA - Agenzia sanitaria e sociale regionale - Regione Emilia ...

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<strong>ProBA</strong> Progetto Bambini e antibiotici. I determinanti della prescrizione nelle infezioni delle alte vie respiratorie<br />

• per l’otite esistono due opzioni, che certamente porterebbero a minori rischi per<br />

il bambino e a una riduzione dei consumi di antibiotici:<br />

- migliorare l’accuratezza diagnostica (Finkelstein et al., 2003; Rothman et al.,<br />

2003), tenuto conto che la bombatura della membrana e la sua immobilità sono<br />

i segni clinici più importanti;<br />

- aderire alla strategia di attesa ogni qualvolta sia possibile, tenuto conto che l’otite<br />

è una patologia autolimitante nell’80% dei casi.<br />

I test rapidi e la strategia di attesa hanno rispettivamente anche una funzione educativa<br />

e di responsabilizzazione dei genitori:<br />

• il test rapido indica al genitore che potrebbero essere in gioco cause non batteriche<br />

e in episodi successivi non si aspetterà necessariamente un antibiotico;<br />

• la strategia di attesa, oltre a fornire le stesse indicazioni, gli richiede un ruolo attivo<br />

(Finkelstein et al., 2005). Per il pediatra la strategia di attesa implica necessariamente<br />

una pronta disponibilità che può essere fra le cause della sua scarsa applicazione,<br />

anche in paesi come la Svezia (Andre et al., 2002). L’Olanda, che sul territorio ha un<br />

sistema sanitario organizzato in rete con i farmacisti, è il paese che da più tempo<br />

e con adesione elevata applica questa strategia, con criteri fra l’altro molto rigidi<br />

(Damoiseaux et al., 2000).<br />

Le rinofaringiti non dovrebbero essere invece mai trattate con terapia antibiotica (Fahey<br />

et al., 1998). Le bronchiti non dovrebbero probabilmente avere dignità diagnostica.<br />

5.4.2. Formazione, aggiornamento scientifico ed educazione <strong>sanitaria</strong><br />

All’interno di una strategia articolata, è sicuramente da considerare un intervento di tipo<br />

formativo, per i pediatri, che riguardi sia gli strumenti tecnici per la gestione aggiornata<br />

delle infezioni, sia le basi teoriche nuove per una visione sistemica dell’infezione e della<br />

resistenza batterica.<br />

• Tra gli strumenti tecnici per la gestione aggiornata delle infezioni vanno potenziati<br />

la diagnostica rapida e ogni altro ausilio per l’accuratezza diagnostica che serva anche<br />

ad evitare antibiotici non necessari. Strumenti informatici dovrebbero essere resi<br />

disponibili, per consentire al medico di tenere conto di informazioni di farmacocinetica<br />

e farmacodinamica nel momento della prescrizione (Evans et al., 1998).<br />

• Rispetto alle conoscenze di base, gli elementi di novità di questa formazione devono<br />

incorporare il concetto evoluzionistico della resistenza (Amabile-Cuevas, 2003),<br />

ovvero la consapevolezza che la resistenza è un problema naturale e inevitabile,<br />

aggravato e accelerato a livello societario dall’uso indiscriminato del patrimonio<br />

antibiotico. L’implicazione, a livello del caso singolo, è che non sono sufficienti<br />

strategie di contrapposizione frontale (ovvero utilizzo aggressivo di antibiotici<br />

e disinfettanti), mentre bisogna sempre considerare il problema degli effetti negativi<br />

dell’antibiotico sul bambino, che non sono banalizzabili alla diarrea o alle allergie, ma<br />

che investono anche le resistenze (Dowell, Schwartz, 1997) e il danno ecologico sulla<br />

sua flora endogena.<br />

Dossier 115<br />

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