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ProBA Progetto Bambini e antibiotici. I determinanti della prescrizione nelle infezioni delle alte vie respiratorie
Conclusioni e commenti
I sintomi
Tosse e raffreddore (naso che cola) sono i sintomi associati più frequentemente alle URTI
(rispettivamente 70% e 63%). Otalgia e febbre elevata sono sintomi più frequenti nelle
sale di attesa degli ospedali che negli ambulatori dei pediatri di famiglia.
Le diagnosi
Le infezioni respiratorie più comuni negli ambulatori pediatrici sono in ordine
di frequenza: raffreddore (32%), faringotonsillite (18%), otite media (13%).
Incertezza diagnostica
L’incertezza relativa alla eziologia riguarda circa un terzo delle diagnosi ed è più frequente
tra i pediatri ospedalieri (41% vs 29%). Otite e faringotonsillite contribuiscono
maggiormente a questa quota di incertezza.
La bronchite viene considerata virale in una minima frazione di casi (19%), per oltre un
terzo dei casi viene considerata batterica e in un caso su due è causa di incertezza
eziologica. Esiste pertanto per la bronchite un problema di forte divergenza con quanto
indicato dalla letteratura, che spesso non la riconosce neppure come entità diagnostica
e, quando la riconosce, indica un’origine quasi esclusivamente virale. Gli antibiotici,
secondo una recente revisione Cochrane (Smucny et al., 2004) ed uno studio RCT
successivo (Little et al., 2005), hanno un effetto modesto sul decorso della malattia.
I risultati dell’indagine ProBA confermano che esiste una difficoltà reale per i medici
di distinguere le forme virali da quelle batteriche; questa area va ulteriormente indagata
possibilmente anche con metodi qualitativi, per individuare la quota di incertezza
evitabile.
Come atteso, l’otoscopia è l’indagine diagnostica più comune.
Esiste infine un problema di standardizzazione delle diagnosi (621 diagnosi non
classificabili rappresentano il 14%); lo stesso problema si propone per dosi e durate
della terapia, come già evidenziato nella vignetta clinica dell’otite.
4.5.4. Le aspettative dei genitori
La messa a fuoco di una categoria soggettiva, come l’impatto delle aspettative dei
genitori sulla prescrizione del medico, comporta l’incrocio a vari livelli delle dichiarazioni
rese con i questionari e con le interviste rispetto ai comportamenti effettivamente posti
in essere; ciò riguarda:
• la percezione del medico così come dichiarata/effettivamente riflessa dalla
prescrizione;
• la situazione di non malattia/malattia (centro vaccinale/ambulatorio medico).
Dossier 115
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