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Rapporto Ambientale - Parte 1

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a) le norme edilizie sono integrate da specificazioni per il mantenimento dei caratteri di tipicità<br />

dell'edilizia locale, quali componenti architettoniche, materiali di finitura, colori, pavimentazioni esterne;<br />

b) sono ammessi di regola gli interventi non distruttivi del bene e dei suoi elementi, nel rispetto dei<br />

caratteri formali e delle tecniche costruttive tradizionali allo scopo di non alterare l’equilibrio del<br />

complesso e la sua struttura;<br />

c) gli interventi di nuova edificazione, dove ammessi, dovranno ricercare l'inserimento nel tessuto<br />

edilizio esistente, sia per gli aspetti tipologico - funzionali, che per quelli architettonico - espressivi;<br />

d) la destinazione d’uso dovrà essere coerente con gli elementi tipologici, formali e strutturali del<br />

singolo organismo edilizio, valutato in relazione alla prevalenza dell’interesse storico;<br />

e) gli assi stradali che hanno determinato l'impianto originario devono essere evidenziati.<br />

4. La Provincia nell’ambito delle proprie manifestazioni culturali, individua i poli di maggiore interesse<br />

al fine di valorizzare l'identità e la storia locale. Sviluppa in coerenza con il PTPR attività di<br />

promozione e fruizione turistica.<br />

Il Comune, in fase di adeguamento dello strumento urbanistico comunale alle indicazioni del PTCP<br />

oltre a quanto prescritto dal primo comma dell'art. 17 della L.R. 51/1975 e successive modifiche,<br />

verifica i perimetri dei centri e nuclei storici, ai sensi dell’art. 19 del PTPR, “specificando e motivando<br />

eventuali scostamenti rispetto a quanto contenuto nella cartografia del PTCP. Gli ambiti rappresentati<br />

in tale cartografia rappresentano la base tecnica di riferimento per la definizione delle zone A, ai sensi<br />

del D.M. 2 aprile 1968, n. 1444”.<br />

Aree Archeologiche<br />

1. Il PTCP individua, in via preliminare alla Tavola 3, le aree sottoposte a vincolo archeologico e le<br />

aree a rischio archeologico. Detta individuazione assume efficacia di prescrizione diretta solo nei casi<br />

di cui al comma 5 dell'art. 4. I criteri e le modalità di intervento ammesse in tali aree rispondono al<br />

principio della valorizzazione.<br />

a) Aree a vincolo archeologico (Tavv. 3 e 5)<br />

Ambiti sottoposti a specifico vincolo di cui all'art. 146 del D.lgs. 490/1999.<br />

b) Aree a rischio archeologico (Tav. 3)<br />

Ambiti caratterizzati dall'accertato ritrovamento di beni di interesse archeologico. In particolare modo<br />

si segnalano quelle aree urbane e suburbane presso cui vi sono stati ritrovamenti ed aree in<br />

prossimità di località scomparse.

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