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S&C11_12 - alimentando.info

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34<br />

Novembre 20<strong>12</strong> XXXXX<br />

Riflettori sulla marca commerciale<br />

Si è svolto lo scorso 30 ottobre<br />

presso la sede di BolognaFiere, il<br />

tradizionale incontro che, ogni anno, precede<br />

Marca: la manifestazione dedicata alla<br />

private label. Che, nel 2013, si svolgerà il 16<br />

e il 17 gennaio. Intorno al tavolo dei relatori,<br />

quest’anno, si sono seduti: GianMaria<br />

Marzoli, vice presidente di SymphonyIri,<br />

Guido Cristini, professore di marketing<br />

all’Università di Parma, e Antonio Rizzi che,<br />

nello stesso ateneo, insegna industrial logistic<br />

& supply chain management. Sul fronte<br />

della distribuzione, sono state presentate le<br />

esperienze di Conad, Coop e Sigma, mentre,<br />

dal mondo dell’industria, hanno partecipato<br />

le aziende venete Esseoquattro e<br />

Pedon.<br />

La crisi dei consumi è il fil rouge degli<br />

interventi che hanno animato il seminario.<br />

Indubbiamente, la relazione di Marzoli ha<br />

catalizzato l’attenzione dei presenti. Il vice<br />

presidente di SymphonyIri, infatti, nel suo<br />

intervento ha evidenziato come il 20<strong>12</strong> è<br />

un anno che passerà alla storia: perché, per<br />

la prima volta, le vendite a quantità dell’alimentare<br />

sono in calo. “Il fatturato della<br />

grande distribuzione mostra una riduzione<br />

dell’1,5%. Il food, in questo quadro a tinte<br />

fosche, tiene. I trend positivi riguardano<br />

soprattutto i reparti del grocery e dei freschissimi.<br />

In crescita anche la marca commerciale.<br />

Che, nella Grande distribuzione,<br />

nei primi nove mesi del 20<strong>12</strong>, mostra un<br />

incremento del 7%. E la crescita tocca tutti<br />

i reparti di vendita, eccezion fatta per l’ortofrutta.<br />

Dove, comunque, la private label<br />

vanta un’incidenza del 30%”. In questa situazione,<br />

si evidenza una polarizzazione: le<br />

insegne più performanti – quelle, per intenderci,<br />

che vantano maggiore appeal agli<br />

occhi del consumatore - crescono del 4%;<br />

le altre, invece, registrano una perdita del<br />

6%. “Nel Sud Italia la contrazione è notevole:<br />

i dati mostrano una riduzione tra il<br />

3 e il 4%”, ha precisato Marzoli. Ma quali<br />

sono, in questo contesto, i canali di vendita<br />

che registrano risultati positivi? Ancora una<br />

volta, superstore e discount si confermano<br />

i due format che continuano a ottenere il<br />

consenso (e gli acquisti) dei consumatori:<br />

i primi segnano un +6%; mentre per i<br />

discount l’incremento è del 4,5%. A questi<br />

due canali, è poi necessario affiancare<br />

quello, più recente, del drugstore, che mostra<br />

un trend in crescita dell’8,5%. Segno<br />

più anche per la pressione promozionale<br />

che, ormai, si è attestata al 25%. Le insegne<br />

In scena a BolognaFiere il seminario dedicato<br />

alla private label. Aziende, distribuzione ed esperti<br />

del settore hanno evidenziato le<br />

opportunità e i rischi di questo business.<br />

distributive, in questi mesi, hanno migliorato<br />

anche l’efficienza della promozione, con<br />

uno sconto medio del 27%: “E’ chiaro che<br />

si è davanti a strategie messe a punto dai<br />

gruppi distributivi per far fronte alla concorrenza<br />

del canale discount. Ed è sempre<br />

in questa direzione che si spiega il successo<br />

registrato nella Gd dalle vendite del primo<br />

prezzo nell’offerta a marca commerciale”,<br />

ha evidenziato Marzoli. Gli ha fatto eco<br />

Giovanni Panzeri, marketing manager della<br />

marca commerciale in Conad. Che ha ribadito<br />

come, oggi, la private label rappresenti<br />

una leva importante all’interno della<br />

strategia complessiva di un’insegna. Tre, a<br />

suo avviso, sono gli obiettivi da perseguire:<br />

rafforzamento della fedeltà all’insegna;<br />

costruzione di valore e soddisfazione dei<br />

bisogni del cliente. “In questo contesto, la<br />

private label deve essere ben integrata<br />

con le politiche dell’insegna in materia di<br />

assortimento, promozioni, comunicazione<br />

e prezzo. In casa Conad, la marca commerciale,<br />

nel suo complesso, rappresenta<br />

il 54% del fatturato incrementale. Non<br />

a caso, nel 41% delle categorie la nostra<br />

marca insegna ha raggiunto la leadership.<br />

E’ a fronte di questi numeri che ci sentiamo<br />

di poter rivendicare il ruolo di vera e<br />

propria marca di mercato”, ha sottolineato<br />

con energia Panzeri. Che ha però espresso<br />

un certo scetticismo circa l’inserimento del<br />

primo prezzo nella proposta a marca commerciale<br />

Gd: “Questo posizionamento è un<br />

‘tatticismo’ per contrastare la crescita del<br />

discount. Resta inconsistente dal punto di<br />

vista strategico”. E, sempre in tema di private<br />

label, Panzeri ha evidenziato come, in<br />

un mercato molto polverizzato, come quello<br />

dell’alimentare, per un’azienda diventare<br />

copacker è un’occasione per difendere,<br />

tutelare e sviluppare le proprie produzioni.<br />

“L’importanza crescente del marchio privato<br />

avrà conseguenze forzate nei rapporti<br />

con i fornitori. Non dimentichiamo che in<br />

alcune categorie, la marca privata e il leader<br />

di mercato, insieme, rappresentano il 65%<br />

del fatturato. Inevitabilmente, quindi, si ridu-<br />

Nunzia Capriglione<br />

I NUMERI<br />

-1,5%<br />

Calo registrato dal fatturato della Gd<br />

nei primi nove mesi del 20<strong>12</strong><br />

+7%<br />

Incremento<br />

della marca commerciale nel 20<strong>12</strong><br />

+6%<br />

Incremento riportato<br />

dal canale supermercati<br />

+4,5%<br />

Incremento del canale discount<br />

+8.5%<br />

Incremento del canale drugstore<br />

25%<br />

Incidenza<br />

della pressione promozionale<br />

+18%<br />

Incremento della Pl<br />

negli utimi quattro anni<br />

cono gli spazi per altri player”. Si è spostato<br />

sul fronte del packaging e dell’importanza<br />

dello stesso, l’intervento di Fabio Bignardi,<br />

della società di design Doc, agenzia di<br />

Sigma. Che, recentemente, ha rinnovato<br />

la propria immagine, lavorando proprio su<br />

uno dei simboli che, da sempre, contraddistinguono<br />

il logo dell’insegna: la figura umana<br />

stilizzata. Elemento, che nel processo di<br />

rivisitazione, è diventato il cardine intorno<br />

al quale si è creata la nuova brand identity<br />

del marchio, al punto da eliminare dai pack<br />

dei prodotti il nome dell’insegna (caso unico<br />

nel settore), e la creazione di un tema<br />

grafico (il colpo d’ala), che torna declinato<br />

diversamente in ognuna delle tre linee di<br />

prezzo. Sempre intorno al ruolo strategico<br />

del packaging, si è sviluppato l’intervento<br />

di Silvia Ortolani, direttore commerciale<br />

dell’azienda cartotecnica Esseoquattro, il<br />

brand che lega la sua notorietà ai sacchetti<br />

Ideabrill e Scoprigusto. “Ideabrill è proprio<br />

il risultato di una sfida lanciata da Coop<br />

Lombardia”, ha esordito con entusiasmo.<br />

“Allora, l’insegna era alla ricerca di un prodotto<br />

che potesse sostituire il più tradizionale<br />

alluminio. Ideabrill si è subito rivelata<br />

la soluzione ottimale poiché risponde alle<br />

esigenze cui il pack oggi deve far fronte:<br />

migliorare la shelf-life del prodotto fresco<br />

e rispettare l’ambiente (sia con un un minor<br />

consumo di carta da parte dell’azienda,<br />

sia per la vocazione al riutilizzo, insita<br />

nel sacchetto Ideabrill). Obiettivi raggiunti,<br />

come attestano i premi Oscar dell’Imballaggio<br />

2011 e il Premio Carte 2010 per<br />

la salvaguardia dell’ambiente. Mentre la<br />

collaborazione con l’Università di Camerino<br />

ha permesso di garantire scientificamente<br />

il mantenimento della qualità del<br />

prodotto alimentare”. Analogo il percorso<br />

del sacchetto Scoprigusto, nato anch’esso<br />

per rispondere a una specifica esigenza di<br />

un’insegna che voleva sostituire il vassoio di<br />

polistirolo. La nuova edizione del rapporto<br />

annuale sulla marca commerciale, realizzato<br />

per MarcabyBolognafiere dell’università di<br />

Parma, in collaborazione con Symphony Iri,<br />

verrà proposta nella prossima edizione di<br />

Marca. Obiettivo: fornire l’analisi dell’evoluzione<br />

del mercato.<br />

Marca by BolognaFiere,<br />

rassegna dedicata alla private label,<br />

andrà in scena il 16 e 17 gennaio 2013.

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