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dell'imbocco della tangenziale verso Casalecchio, continuando nelle ingiurie. Non soddisfatto, l'uomo,<br />
parcheggiato lo scooter, si avvicinava al lato guidatore dell'auto e iniziava a colpire con pugni il viso di I. che,<br />
colto di sorpresa dalla reazione immotivata, non riusciva ad uscire dal veicolo, né a difendersi, in quanto<br />
l'uomo bloccava la portiera. L'aggressore poi riprendeva lo scooter e si metteva in fuga. I. intanto rusciva ad<br />
uscire dalla macchina e si annotava la targa del motoveicolo. Fatto altrettanto grave, le macchine che<br />
avevano assistito alla scena, suonavano i clacson per passare, poichè il semaforo era diventato verde, e<br />
sfilavano davanti a I. senza prestargli assistenza né chiedergli se aveva bisogno. I. si recava dunque al<br />
Pronto Soccorso del S.Orsola e successivamente a esporre denuncia.<br />
La scorsa estate, un'aggressione analoga, nelle dinamiche e nell'aggressività, vedeva coinvolto un altro<br />
fratello senegalese, in Via Irnerio, la cui denuncia pubblica è apparsa sui giornali locali, sull'emittente<br />
indipendente Arcoris Tv, e oggetto anche di un'Assemblea dell'Associazione.<br />
Questa è solo la punta di un iceberg dei tanti episodi di razzismo non denunciati, di ricatti e umiliazioni nei<br />
luoghi di lavoro, di frasi sprezzanti sussurate nei negozi o sugli autobus, che i fratelli e sorelle immigrati nel<br />
nostro paese vivono tutti i giorni.<br />
Non crediamo ai colpi di caldo. C'è qualcosa di più profondo che ha a che fare con le motivazioni che<br />
spingono a queste azioni vigliacche; e cioè l'idea che la prevaricazione verso chi si considera “debole” perchè<br />
diverso, sia in fondo legittimata socialmente; d'altronde, oltre agli stereotipi classici degli stranieri dipinti<br />
come criminali e delinquenti, assistiamo ad esempi vergognosi come il pro-sindaco di Treviso che alimenta<br />
pubblicamente stereotipi razzisti e omofobici verso immigrati e omosessuali.<br />
Crediamo che una spiegazione a tanta aggressività ostentata abbia a che fare con un senso diffuso di<br />
impunità, sostenuta anche dalla diffidenza-indifferenza di tanta gente comune che assiste passiva.<br />
Siamo per una scelta di schieramento contro questa in-cultura dilagante con tutte le associazioni e i singoli<br />
impegnati nella nostra città, a fianco di chi è sfruttato e di chiunque sia vittima di discriminazione di idee,<br />
genere, credo, nazionalità, e per le proprie scelte sessuali, sollecitando tutti a guardare e ascoltare nei nostri<br />
luoghi di vita e lavoro, solidarizzando con chi ha bisogno di aiuto, reagendo e affermando valori differenti e<br />
positivi, per la libera espressione e per la solidarietà.<br />
Associazione antirazzista e interetnica “3 febbraio” di Bologna<br />
p.s. STIAMO CERCANDO TESTIMONI CHE IL GIORNO SABATO 28 LUGLIO ALLE ORE 12.30 CIRCA SI TROVAVANO IN<br />
VIA DI CORTICELLA DIREZIONE BOLOG<strong>NA</strong>, PRIMA DEL PONTE E DELL'INGRESSO DELLA TANGENZIALE, VICINO AL<br />
LIDLE. CHI AVESSE ASSISTITO ALL'AGGRESSIONE PUO' CONTATATTARE L'ASSOCIAZIONE AL NUMERO 338-4188903<br />
Realizzato da Arcoiris Bologna<br />
Visita il sito www.a3f.org;<br />
www.mediconadir.it Brutto negro torna a<br />
casa tua :<br />
N.A.<strong>Di</strong>.R. informa: Il 28 ottobre 2006 un<br />
automobilista bolognese sessantenne aggredisce<br />
un noto musicista senegalese a colpi di stampella<br />
ortopedica supportando l?aggressione con insulti<br />
a sfondo razzista. La vittima che ci ha rilasciato la<br />
sua testimonianza si chiama PapMalik Kaire<br />
Gueye, percussionista e da tempo collaboratore<br />
del Sirena Project, centro culturale per bambini e<br />
disabili. Il suo sangue freddo e il suo elevato<br />
senso civico gli hanno permesso di non rispondere<br />
all’aggressione, limitandosi a bloccare il<br />
la testimonianza<br />
pusillanime sino all?arrivo delle forze dell’ordine.<br />
"Mi fa male al collo e al polpaccio, dove sono stato<br />
colpito, ma ciò che mi duole di più è la ferita che<br />
questa brutta avventura mi ha procurato nel<br />
profondo dell’anima. Voglio parlarne affinché tutti<br />
possano essere informati di ciò che purtroppo<br />
accade in città e vorrei, con questa mia<br />
testimonianza, fare capire anche ai miei fratelli<br />
immigrati che solo con la calma, la perseveranza e<br />
la lucidità, supportate da ferma determinazione e<br />
rispetto delle leggi ci si può affermare prima di<br />
tutto quali esseri umani cui è dovuto il rispetto".<br />
Realizzato da Arcoiris Bologna www.a3f.org<br />
www.mediconadir.it<br />
VIDEO_ Insieme per danzare<br />
N.A.<strong>Di</strong>.R. informa : N.A.<strong>Di</strong>.R. nell'ambito del programma clinico destinato alla reintegrazione di chi soffre di<br />
disagi derivanti da un vissuto del sociale oppresso ed opprimente sino a debordare nel francamente<br />
patogeno , propone, tra gli altri stimoli, due corsi di danza affiancati ed integrati l'uno all'altro come le