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provare, ma cosa bisogna togliere di mezzo per stare bene ? l’egoismo che credo essere alla base<br />
di tutta la negatività, l'imparare a pensare agli altri, l’empatia, il sapersi mettere al posto dell’altro, il<br />
pensare che cosa può avere l’altro. Cerco di mettermi nei suoi pensieri per cercare di capire come<br />
l'altro vede me.<br />
AUTOVALUTAZIONE DEL GRUPPO (1°ciclo)<br />
abbiamo affrontato alcune tematiche molto liberamente, siamo giunti alla conclusione di questo<br />
primo giro, vediamo di tirare un po' di conclusioni. Credo che ci abbia permesso di pensare alla<br />
diversità in maniera alternativa, se ci ha offerta la possibilità di prospettare il nuovo, il pensiero altro,<br />
4 incontri ricchi di autoaperture, qualcuno ha riflettuto più su temi generale, a mio avviso è stato un<br />
gruppo molto vivo, ha parlato di sé. Abbiamo affrontato alcune tematiche su quel qualcosa che sta<br />
intorno alla diversità. Immigrazione : immigrati e nativi, alcuni pregiudizi, abbiamo visto come, anche<br />
se con modalità diverse, abbiamo detto cose molto simili. Un gruppo che pensa, un gruppo un po’<br />
elitario rispetto alla generalizzazione che a volte c’è fuori, i pensieri nuovi possono nascere e<br />
crescere da questa piccola officina che si è messa in moto<br />
per me è stato molto stimolante, interessanti che hanno dato a tutti l’opportunità di pensare,<br />
farsi delle domande, vagliare nuove modalità di pensiero, sono emersi molti pensieri simili.<br />
Un bel confronto, ci ha fatto capire che più o meno tutti pensiamo di fondo le stesse cose, è<br />
stato bello potere condividere<br />
non so cosa dire… diciamo che in questi 5 incontri sicuramente abbiamo avuto la possibilità<br />
di esprimere-confrontare pensieri che abbiamo scoperto molto simili. Come ci possa essere<br />
la possibilità partendo da qui di migliorare ciò che c’è fuori. Noi ci potremmo paragonare ad<br />
un fiore di loto che esce dalle acque fangose …<br />
a me è piaciuto molto come incontri però sono rimasto deluso per il fatto di scambiarci le<br />
opinioni … quali sono i nostri usi, per conoscerci meglio … sapere quali sono gli usi dei<br />
migranti, quelli che sono i nostri, per scambiarci le informazioni, forse non l’ho capita, mi è<br />
piaciuto perché ci siamo aperti, però mi è mancato la notizia dell’altro, lo scambio di notizie<br />
è venuto un po’ a mancare questo aspetto, però… come hai visto anche tu il gruppo, essendo<br />
aperto, ci sono state delle carenze oggettive. Anche noi avevamo puntato molto sullo<br />
scambio di esperienze e come queste esperienze possano essere vissute. Ad un 1° incontro<br />
molto numeroso, per le motivazioni più svariate, sono venute a mancare …è mancato un<br />
confronto se non per alcuni sprazzi, forse siamo scivolati sul confronto limitato, buonista. È<br />
mancato il confronto tra culture diverse, anche i contrasti dovuti alla cultura in se, ci sono<br />
alcuni aspetti che fanno fatica ad integrarsi<br />
è anche molto difficile tirare fuori le cose, però questa società ci ha fatto individuare nel<br />
diverso il nemico, ma il nemico è dentro di noi, lo dobbiamo tirare fuori dal nostro interno, è<br />
quello più difficile da trovare, come se mi togliessi gli abiti dinanzi a sconosciuti. Ho<br />
ammirato B. quando ha candidamente confessato che non ti avrebbe aiutata L. là in mezzo<br />
alla strada. Tutti quanti cercavamo di mostrare il meglio di noi, come negli approcci di tipo<br />
amoroso. La mia difficoltà è portare quello che ci siamo detti qua, fuori, nel mio mondo.<br />
è un po’ come se fossimo venuti qui con i vestiti della festa, però fuori non è festa<br />
Secondo te, T. i migranti fanno così fatica a partecipare ?<br />
io penso che bisogna dire che io e altri immigrati abbiamo paura di essere criticati, a questo<br />
aggiungerei il fatto che il menefreghismo impera, peccato non provare ad entrare almeno per<br />
curiosare quando gli si apre una porta! Ci sono anche alcune cose che vorrei provare a farvi capire:<br />
tante persone provengono da Paesi ove il confronto non può esistere, sono sempre vissuti in un<br />
clima di scontri, di violenza, di paura. La grande maggioranza degli immigrati proviene da paesi<br />
poveri dove appena ci si sveglia si cerca qualcosa da mettere nella pancia, oppure da paesi in<br />
guerra, del resto molti immigrati quando arrivano pensano che qui sia peggio che a casa. Non c’è<br />
l’abitudine a condurre una vita normale, nuova. Qualcuno dice che sente troppo dolore a comunicare<br />
con la gente. Inoltre, parlando malamente l'italiano si ha paura di essere fraintesi, di non riuscire a<br />
farsi capire al meglio, di essere giudicati incapaci. Un altro aspetto da tenere in considerazione è<br />
l’atteggiamento di autoesclusione che affligge parecchi immigrati, siamo noi che dobbiamo andare<br />
verso di loro, il buonismo non aiuta, non puoi ricevere senza dare niente, questo per me è<br />
autoesclusione. Ho constatato che stiamo crescendo,