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• tanto da indurre sentimenti poco appropriati in un Paese civile e democratico. Non possiamo negare<br />
quanto la xenofobia stia in crescendo, non possiamo negare quanto l'essere umano stia perdendo di<br />
significato, la vita stessa dell'individuo pare avere assunto valore zero.<br />
• ciò di cui avete parlato e che, tra l'altro, mi trova in accordo, è più facile che avvengano tra le<br />
persone ricche, tra i poveri c’è più solidarietà e questo ci dovrebbe fare pensare. Nel nostro mondo,<br />
in questa fase storica l'unica cosa importante è il denaro. Nel medioevo, secolo oscurantista, c’era<br />
solo la religione, oggi tutto gira intorno al soldo. Questo processo devastante l’abbiamo visto prima<br />
nella società americana, non ci aspettavamo che succedesse anche in Italia, aggiungerei, inoltre, che<br />
da come si stanno comportando le persone, da come si sta comportando la nostra élite politica sia<br />
inevitabile che le cose peggiorino. Pensate che feroci assassini diventano delle stars della televisione,<br />
vi pare ammissibile ? La nostra società è talmente degradata che a mio avviso non può che<br />
peggiorare, nutro davvero poche speranze e questo mi rattrista tantissimo, non si può arrivare a<br />
perdere la speranza, in altro modo come e dove trovare la forza per reagire ?<br />
• facendo il paragone col medioevo … non mi pare tanto diverso … religione/economia<br />
• erano secoli animati da fermento religioso, l’uomo si chiedeva “noi chi siamo ?” oggi si<br />
domanda “quanto ho guadagnato ?”<br />
• già, forse è solo cambiata la domanda, ma la modalità è la medesima<br />
• ai tempi se non rispondevi con la religione eri un eretico, un emarginato, oggi, allo stesso<br />
modo, se non rispondi con il denaro sei fuori dal sistema ... un bel salto evolutivo!<br />
• il nuovo dio di questa società non è la religione, ma il denaro. Attraverso la religiosità almeno c'era<br />
una sorta di tentativo orientato a fare prevalere la parte buona, costruttiva dell'essere umano, i<br />
nostri avi si chiedevano come, chi, dove e perché ... si era evidenziata la valenza distruttiva<br />
dell'ignoranza, si diceva che superandola forse l'uomo avrebbe avuto una vita migliore<br />
• domanda a I ? prova a soffermarti: anche allora chi erano quelli che pensavano alla religione<br />
? erano l’élite … gli altri non contavano nulla ... cosa è cambiato ?<br />
• sai, non c’era la possibilità di istruirsi … ora questa possibilità c’è … se siamo qua stasera significherà<br />
almeno che abbiamo compreso il valore della conoscenza. Ribadisco che il grande male è la<br />
sublimazione divina sul denaro!<br />
• pensate che leghiamo il denaro alla speranza della vita eterna ... non è paradossale ?<br />
• certo è che chi possiede più risorse economiche ha realmente maggiori possibilità di vivere<br />
meglio e più a lungo, il problema serio è che forse dovremmo capire tutti che la salute è un<br />
diritto umano, non un bisogno cui può far fronte solo chi ha denaro! Vorrei sollecitarvi nel<br />
ragionamento relativo alle capacità delle multinazionali del farmaco: quanto frutta la<br />
malattia ? Quante sindromi sono, diciamo, azzardando un po', inventate in laboratorio ?<br />
Pensate ai disturbi di relazione ... non sono forse un prodotto strettamente legato al contesto<br />
sociale ? Non fruttano forse alle case farmaceutiche denaro a fiumi ?<br />
• ho ascoltato attentamente ciò che sinora è stato detto e mi sorge un quesito: tutto cambia, tutto<br />
rimane uguale a sé stesso, la religione sempre c'è stata, sempre ci sarà... il muro da abbattere è la<br />
politica così come la stiamo vivendo e non solo in questo Paese. <strong>Di</strong>ciamo di essere in democrazia,<br />
ma ... o io non ho capito bene cosa sia la democrazia, oppure non credo proprio che da qualche<br />
parte sia praticata, applicata. Forse sono presuntuoso, ma credo che il mondo abbia bisogno di noi,<br />
anche di noi, dei nostro pensieri, dei nostri ragionamenti, dei nostri sogni, dei nostri valori! Con<br />
molta tristezza devo ammettere che anche l 'Africa sta prendendo la direzione dell'Europa, non so<br />
cosa attragga gli esseri umani ? Forse l'illusione della felicità a tutti i costi ed immediatamente,<br />
compulsivamente. Io credo che questa strada sia sbagliata, che alla lunga distrugga e mi pare che<br />
già gli effetti siano evidenti. Siamo egoisti, individualisti, opportunisti ... sembra una “malattia”<br />
impossibile da debellare. La riflessione che vorrei proporvi: per conquistare un contesto sociale come<br />
vorremmo noi e per il quale ci sarà tantissimo da fare spogliandoci di ogni egoismo, tra le altre cose,<br />
ma ... da dove partire ?<br />
• l'hai detto ... si deve partire da noi stessi<br />
• da noi stessi, facile da dirsi, un po' meno facile da farsi! Bisognerebbe partire dai bambini,<br />
dalla loro educazione verso un mondo più equilibrato<br />
• chi insegna ai bambini ? noi …<br />
• non possiamo non assumerci la responsabilità, non possiamo continuare a delegare. A mio avviso,