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schiavi neri ... L’utilizzo di esseri umani come riproduttori di altri esseri umani utilizzati nel lavoro delle<br />
piantagioni, bambini gettati in mare o abbandonati in qualche mercato perché troppo piccoli per essere<br />
sfruttati, utilizzati ... Costi troppo elevati per permettere loro di raggiungere un’età ed una costituzione fisica<br />
adatta al duro lavoro cui erano sottoposti gli adulti.<br />
Nel frattempo si teorizzava e si disquisiva sulla questione se i neri avessero o no un’anima ... la tratta dei neri<br />
fu il punto di partenza di una decelerazione, di un arresto della storia africana, se la ignoriamo non possiamo<br />
certamente nemmeno provare a comprendere il continente.<br />
La tratta dei neri contribuiva a spingere gli stati colonizzatori verso l’industrializzazione, il “patto coloniale”<br />
voleva che i paesi africani producessero solo materie grezze da inviare al Nord ove venivano lavorati ... è da<br />
lì che all’Africa è stato imposto il ruolo di fornitore di materie prima ... patto coloniale che perdura anche ai<br />
nostri tempi.<br />
Ovviamente questo ruolo equivaleva ed equivale a spogliare un continente di ogni possibilità di crescita<br />
individuale.<br />
Il sistema genera miseria, la miseria annulla la possibilità di<br />
fare scelte. Io credo che non si possa perseverare nella<br />
cognizione che la povertà sia la causa del sottosviluppo, la<br />
povertà è il prodotto del sistema dominante. Ci si cura della<br />
povertà a posteriori senza chiamare in causa le forze strutturali<br />
di ciò che la generano ... non è la strada giusta ...<br />
In sintesi, ciò su cui dobbiamo meditare almeno in partenza è<br />
quanto e quale sia stato il torto che ha subito la razza<br />
umana attraverso i neri, solo in quel momento forse anche<br />
la popolazione nera verrà riconosciuta sotto tutti i punti di vista<br />
quale parte integrante della specie umana!<br />
È in<strong>dispensa</strong>bile che il Nord riconosca con buon senso<br />
ed umiltà quanto e cosa deve imparare dal Sud … È proprio sul concetto di missione che si deve fare<br />
chiarezza: interazione e non imposizione! Il Sud ha bisogno del Nord; il Nord ha bisogno del Sud ... a<br />
completamento delle necessità emergenti ragionando in termini di reciprocità.<br />
I volontari, pur animati da tanta buona volontà, non possono partire senza un minimo di formazione, ... e su<br />
questo insisto, in quanto il rischio è gravosissimo sia per loro che per coloro che teoricamente potrebbe<br />
usufruire del loro operato.<br />
Il trattamento rieducativo medico psicologico che il nostro staff propone si integra con un processo di<br />
formazione ed informazione atta sia a preparare i Pazienti alla loro vita, sia a preparare eventuali volontari<br />
che nell’ambito della missione socio sanitaria di interscambio Nord-Sud finiscono il lavoro terapeutico e di<br />
crescita.<br />
Occorre grande umiltà atta ad imparare abbandonando l’arroganza e la presunzione che spesso nasce dalla<br />
convinzione di appartenere, di essere i detentori di una cultura dominante. Questo, altro non può, che<br />
supportare una proposizione sostenuta da un maggior potere economico ... relativo ... ma evidente nella<br />
proposizione stessa, un potere tale da indurre nei locali un vissuto di appartenenza ad una razza inferiore.<br />
In realtà non è sicuramente il potere economico che determina la qualità di vita di un popolo e/o la sua<br />
ricchezza, ... mi pare che il contesto sociale nel quale tutti noi viviamo ne sia viva testimonianza ...<br />
relativamente ai concetti di qualità di vita e di ricchezza, se riuscissimo a distaccarci dall’imposta concezione<br />
della globalizzazione neo-liberista, esattamente come non è un dono materiale che può migliorare le<br />
condizioni di un individuo.<br />
A mio avviso solo la dimostrazione del rispetto rivolto verso coloro i quali si vuole provare a dare una<br />
mano, l’umiltà orientata a volere imparare dando la giusta valenza alla cultura ospite può avere un senso.<br />
Non si tiene in considerazione che c’è ed è ben rappresentata un’arte africana del vivere, della solidarietà,<br />
della relazione umana, dell’apertura verso gli altri ... c’è la ritualità dello stare insieme, del condividere ... ma<br />
il muro che il sistema ha costruito nei secoli ci impedisce di vedere, conseguentemente si salta carichi<br />
del proprio fardello di presunzione incapace di arricchirsi della diversità.<br />
È una lotta durissima quella che ci attende, ma in<strong>dispensa</strong>bile al fine di smantellare questa sorta di<br />
pseudo-sviluppo cannibalistico, in quanto il Nord che gode di redditi pro-capite da 40 a 50 volte<br />
superiori a quelli del Sud sembra non volere sentire ragioni rivolte ad un livellamento umano ed umanizzante<br />
adeguato allo sviluppo planetario superando gli schemi colonialistici ed abbattendo il grande muro che divide<br />
il mondo in due pianeti di cui uno rappresenta il cibo, il sostentamento per l’altro.<br />
Bisogna favorire l’insorgenza di gruppi che si prefiggano progetti che partono dall’uomo per<br />
arrivare all’uomo, un uomo nuovo, un uomo del 3° millennio, aperto alla relazione, allo<br />
scambio, all’etica universale nel rispetto reciproco delle culture che caratterizzano gli individui