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n. 3/2010 [ ATTUALITÀ ] TerraeVita 21 cate alle polizze agevolate. Il provvedimento però non è immediatamente operativo in quanto i fondi assegnati dalla finanziaria 2010 al fondo di solidarietà (Fsn) richiedono una lunga serie di procedure amministrative e su alcune di esse il parere della conferenza Stato Regioni. [ LARIPARTIZIONE In particolare per quest’anno la dotazione finanziaria nazionale sarà pari a quasi 292 milioni di euro suddivisi in: poco meno di 52 milioni di euro del Fsn; 20 milioni di euro che arrivano dalla Ue al settore vitivinicolo; 100 milioni di euro «recuperati» dallo scudo fiscale su debiti pregressi del fondo di solidarietà nazionale; 120 milioni di euro che vengono recuperati dai fondi che l’art. 68 del regolamento Ce n. 73/2009 concede agli Stati membri per riconoscere alle aziende agricole un sostegno specifico, anche a titolo di bonus per le calamità naturali. Per utilizzare i 120 milioni di euro riservati alle assicurazioni contro i rischi agricoli attingendole ai fondi dell’art. 68 del reg. Ce n. 73/2009 occorrerà un decreto ministeriale che andrà a rimodulare le risorse all’interno del plafond annuo previsto. Si tratta di un provvedimento che richiederà il parere delle Regioni e, viste le lungaggini della trattativa che l’anno scorso hanno portato quasi a perdere i fondi europei, il timore è che si rinvii tutto di un anno o forse anche due. Si tratta, infatti, di un aumento delle risorse originarie che ammontavano a 70 milioni di euro e che prenderanno la differenza di 50 milioni di euro da altre misure, destinate a sostenere la qualità di colture come: l’olio, il tabacco, il bieticolo, il saccarifero, l’avvicendamento. Un taglio che, considerando il cofinanziamento richiesto allo Stato membro pari al 25% del plafond, porterebbe il taglio per gli altri settori vicino ai 20 milioni di euro annui. Per i 100 milioni di euro derivanti dallo scudo fiscale, c’è da dire che si tratta di un tetto massimo, quindi la somma reale potrebbe essere anche minore. Inoltre, per renderla effettiva occorre un decreto interministeriale che dovrà arrivare presto, per evitare che per motivi tecnici l’iscrizione in bilancio e quindi le risorse vadano in economia. n Il comunicato dell’Agenzia precisa che i dati forniti dall’Agea e quindi pronti per la revisione d’ufficio del catasto stesso, sono quelli desunti dalle dichiarazioni presentate dai produttori agricoli il 15 maggio 2009 e verificati dall’Agea stessa, per cui si tratterà di un vero e proprio aggiornamento catastale effettuato in tempo reale. In occasione della prima entrata in funzione del nuovo sistema di aggiornamento catastale ci furono molte sorprese per i titolari delle particelle con attribuzioni di uso non ritenute conformi e quindi con applicazione di tariffe catastali elevate. Ora il sistema è entrato a regime e non dovrebbero esserci sorprese ma rimane sempre valida la norma di tutela per i titolari delle particelle. Gli elenchi delle particelle aggiornate e che indicano la variazione dei redditi dominicale e agrario, sono consultabili, per 60 giorni dalla data di pubblicazione del comunicato, presso ciascun Comune interessato, le sedi dei competenti uffici provinciali del Territorio e sul sito dell’Agenzia. Gli eventuali ricorsi vanno presentati alla Commissione tributaria provinciale entro 120 giorni dal 30 dicembre 2009. nA.C. [ PRODUZIONI ] 14mila € di spese/ha nel 2009 Tabacco, costi +8,5% Icosti per la coltivazione del tabacco continuano a lievitare e nel 2009 si è registrato un aumento dell’8,5% rispetto a quanto era stato registrato nel 2008. Il dato medio nazionale infatti, per il 2009, evidenzia che per coltivare un ettaro di tabacco sono stati necessari 14.240 € nell’ultimo anno confermando il progressivo aumento già registrato. Nel 2008 erano stati spesi mediamente 13.277 € e cioè il 13% in più rispetto al 2007. In altri termini la Commissione di dirigenti del Mipaaf e delle Regioni ha rilevato che il costo di produzione di un ettaro di tabacco è stato mediamente superiore rispetto al 2008 di circa 1.400 € con punte di oltre 1.600 € per la varietà Bright. Grazie al modello di calcolo adottato è ora possibile avere un confronto in termini di variazioni assolute e percentuali delle principali voci del costo produttivo rispetto alla campagna precedente. Il calcolo annuale della distribuzione del costo di produzione del tabacco viene effettuato allo scopo di consentire il confronto delle variazioni medie dei costi produttivi dell’anno in corso con le campagne precedenti e fornire delle valutazioni oggettive nell’ambito degli orientamenti di mercato. I dati evidenziano in dettaglio che i costi variabili sono cresciuti in media del 9% rispetto all’ultimo anno e hanno inciso per l’82% sui costi totali di produzione. Tale ultimo valore risulta in linea con quanto registrato nel 2007 e 2008 quando il peso relativo dei costi variabili era stato dell’80%. Le varietà con il maggior peso percentuale dei costi variabili sono state il [ AUMENTO COSTO DI PRODUZIONE (€/KG) Bright +0,34 Bright Veneto +0,46 Burley +0,13 Kentucky Benevento e Avellino +0,34 Kentucky da fascia +0,68 IBG +0,27 Burley e il Kentucky campano coltivato nelle province di Benevento e Avellino, rispettivamente con l’85% e l’88%. I costi fissi rappresentano quindi mediamente il restante 18% del totale dei costi (+8% rispetto al 2008). A livello varietale i maggiori incrementi nei costi di produzione si sono avuti per il Bright (+8,5%), mentre è stato il Burley a far registrare l’aumento minore (4%), mentre per il Kentucky da fascia coltivato in Toscana si è registrato un aumento dell’11% dei costi fissi. Tali costi sono aumentati meno dal 2008 al 2009 che dal 2007 al 2008. La relazione esamina poi in dettaglio le varie voci dei costi e tra queste i maggiori incrementi si sono registrati per le spese di assicurazione e gli oneri finanziari relativi agli interessi di anticipazione con valori più che raddoppiati per alcune varietà come Bright e Kentuchy. In media sono stati sostenuti costi per 4,53 €/kg rispetto ai 4,11 €/kg nel 2007 con un aumento in termini assoluti di 0,42 €/kg rispetto alla precedente campagna produttiva. L’aumento dei costi non trova però un bilanciamento in una situazione di mercato particolarmente favorevole per cui i bilanci aziendali rischiano gravi perdite. nA.C.
22 TerraeVita [ ATTUALITÀ ] n. 3/2010 [ AIUTI ] Un consuntivo per il 2008 che quantifica, in maniera teorica, il vantaggio concesso al settore Sostegno pubblico all’agricoltura In un anno oltre 16 miliardi di € [ DIANDREAFUGARO ] Èinteressante analizzare quello che viene definito il “sostegno pubblico” in agricoltura vale a dire l’insieme degli aiuti che le autorità pubbliche attivano in un dato tempo con lo scopo di incrementare i redditi dei produttori agricoli in modo diretto, attraverso pagamenti monetari (trasferimenti), ed indiretto attraverso regimi preferenziali in materia tributaria e previdenziale (agevolazioni). La sommatoria dei trasferimenti, flussi reali di spesa, e delle agevolazioni, stime basate sul calcolo dei minori esborsi dovuti ai regimi agevolativi, fornisce un indicatore valido del livello di sostegno al settore in quanto misura, in termini monetari, il vantaggio che gli operatori ricevono dal sistema degli aiuti; l’aggregato che ne deriva è peraltro un’entità solo teorica in quanto addiziona flussi finanziari reali (le erogazioni) e flussi solo virtuali (le [ TAB.1 SOSTEGNO PUBBLICO IN AGRICOLTURA (2008) PROVENIENZA MILIONI DI EURO Per il 64,5% si è trattato di erogazioni, il rimanente 35,5% è andato alle agevolazioni agevolazioni). I trasferimenti sono costituiti dalle erogazioni effettuate agli agricoltori italiani dall’Ue, dallo Stato e dalle Regioni nell’ambito della Pac, dello svilup % SU TOTALE TRASFERIMENTI % SU TOTALE COMPLESSIVO Agea 3.730 35,8 23 Opr 1.880 18 11,6 Ente nazionale risi 53 0,5 0,32 Mipaaf 688 6,6 4,2 Ministero attività produttive (Programmazione negoziata) 55 0,52 0,34 Isa (Sviluppo Italia) 22 0,2 0,16 Ismea 16 0,1 0,09 Regioni 3.973 38,1 24,6 TOTALE TRASFERIMENTI 10.416 100 64,5 MILIONI DI EURO % SU TOTALE AGEVOLAZIONI % SU TOTALE COMPLESSIVO Previdenziali/contributive 2.319 40,4 14,3 Iva 254 4,4 1,5 Irpef 1.758 30,6 10,8 Irap 196 3,4 1,2 Ici 401 6,9 2,4 Carburanti 805 14,4 5 TOTALE AGEVOLAZIONI 5.732 100 35,5 TOTALE COMPLESSIVO 16.149 100 Valore aggiunto 27.120 % Sostegno/Va 59,50 Produzione 49.577 % Sostegno/Produzione 32,60 po rurale e delle politiche nazionali; le agevolazioni tributarie, invece, si sostanziano nei minori esborsi conseguenti agli sgravi fiscali e vi rientrano le agevolazioni tributarie dirette su tributi come Irpef, Ici, Irap, e le agevolazioni tributarie indirette come il regime speciale Iva e gli sgravi sui carburanti. Infine le agevolazioni contributive si traducono nelle minori quote pagate dagli agricoltori agli enti previdenziali in virtù dei regimi più favorevoli vigenti per l’agricoltura. [ MODALITÀDIFRUIZIONE Le modalità di fruizione delle agevolazioni sono di norma molto semplici: il beneficiario paga una somma minore del dovuto in fase di liquidazione dell’imposta o di versamento del contributo; nel caso dei trasferimenti si verificano invece molteplici movimenti finanziari in quanto gli aiuti passano dalle fonti primarie di finanziamento (i bilanci comunitario, nazionale e regionali) ai gestori intermedi (Ministeri, Regioni) che li ridistribuiscono agli erogatori finali come l’Agea o gli enti strumentali regionali che finalmente trasferiscono i fondi ai beneficiari degli interventi. Nel 2008, ultimi dati disponibili, il sostegno al settore agricolo è ammontato a 16.149 milioni di euro pari al 32,6% della pro
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