attualità - Edagricole

More documents

Recommendations

Info

n. 3/2010 [ EDITORIALE ] TerraeVita 3 Rosarno e il nodo della competitività [ DIGIORGIOAMADEI ] Secondo le statistiche, in agricoltura c’è la più elevata percentuale di lavoratori irregolari, sia italiani che stranieri. Tra questi ultimi, sono numerosi i clandestini, spesso ospiti da molti anni del paese, ma ufficialmente sconosciuti alle amministrazioni pubbliche. Il fenomeno, che trova una forte accentuazione nell’Italia meridionale, è finito nelle prime pagine dei giornali a causa dei tumulti di Rosarno, in Calabria, dove una folla furente di extra comunitari, per lo più di origine africana, si è scontrata con le forze di polizia e, in parte, con la popolazione locale. Giornali e televisioni hanno riferito dei miseri salari a cui questi lavoratori vengono ingaggiati e hanno mostrato le gravi condizioni di degrado in cui vivono. C’è stato, d’altra parte, chi ha spiegato che l’agricoltura locale ha bisogno di mano d’opera straniera perché le produzioni agricole locali implicano picchi di lavoro in alcuni limitati periodi dell’anno, come per le operazioni di raccolta degli agrumi o per analoghe esigenze di talune colture orticole di pieno campo. Il fatto poi che gli extra comunitari siano quasi tutti clandestini, quindi sfuggano alle norme che regolano l’impiego di lavoro, è altrettanto necessario per mantenere competitive le stesse produzioni sul mercato interno e internazionale in questo momento di prezzi depressi. C’è anche chi si è avventurato a ricordare che anche in California succede qualcosa di simile con i lavoratori messicani e che comunque non fanno diversamente molti industriali nostrani quando delocalizzano le loro imprese nei paesi a bassi salari. All’agricoltura, naturalmente più legata al territo rio, non resta che trovare il modo di pagare bassi salari con i clandestini. In effetti, stare alle norme, come fanno molti altri produttori agricoli, implica salari molto più elevati. Ma come fanno costoro, che pure hanno gli stessi problemi di irregolarità dei fabbisogni di lavoro, a salvarsi dalla concorrenza dei loro colleghi che non osservandole possono ridurre il costo del lavoro? Forse, è una questione di maggiore o minore capacità di organizzazione e, ancora di più, della scelta di un orientamento più difficile, ma alla lunga più soddisfacente per tutti. Infatti, è facile ricorrere agli immigrati clandestini che arrivano in qualche modo in Italia, disposti a lavorare per un misero salario, ma pagato in euro, una delle monete più forti del mondo. È sufficiente che riescano a risparmiare, accettando di vivere in vecchi edifici degradati, per mantenere discretamente nei paesi d’origine le proprie famiglie. Ma la conseguenza è, da una parte, di creare una massa di lavoratori miserabili, per i quali ogni idea di integrazione sociale è impossibile, mentre dall’altra si mantiene un tessuto di imprese agricole con tecnologie di produzione non appropriate a una società economicamente avanzata. La via maestra è dunque accrescere il livello di capitalizzazione delle aziende agricole, facendo in modo che la produttività del lavoro salga, divenendo compatibile coi salari fissati nelle contrattazioni sindacali. Se poi talune imprese non avessero la forza di realizzare questa trasformazione, farebbero meglio a cambiare produzione o chiudere, perché comunque non esiste per loro un avvenire. Nelle società evolute e dinamiche, infatti, le imprese sono obbligate ad accrescere continuamente la produttivi tà del lavoro, perché altrimenti vengono messe fuori mercato dalle imprese dei paesi con bassi salari. Ciò, peraltro, induce a preoccupazione sull’arrivo di molti immigrati (anche se regolari) in Italia che, accrescendo l’offerta di lavoro, tendono a ridurre la dinamica salariale, frustrando le attese di benessere dei lavoratori già inseriti nel sistema, e allargando le sperequazioni tra classi sociali. Certo, chiudere le porte è impossibile, però il contenimento del fenomeno è ragionevole, così come è sensato condizionare l’arrivo di lavoratori alla possibilità di offrire ai nuovi arrivati condizioni di vita degne di uomini, non di schiavi. Le leggi ci sono, anche se non tutti le osservano, come è accaduto appunto a Rosarno. n
4 TerraeVita [ TENDENZEDELLASETTIMANA ] n. 3/2010 [ MERCATI [ RILEVAMENTIDUCCIOCACCIONI ] BIETOLE (Italia) FINOCCHI (Italia) ZUCCHINE (Italia, Ue) [ METEO CARCIOFI (Italia) LATTUGHE (Italia) ACTINIDIA (Italia, Ue) CAVOLIBROCCOLI (Italia) MELANZANEOVALI (Italia) ARANCETAROCCO (Italia, Ue) [ ACURADELCOLONNELLOALFIOGIUFFRIDA ] [ LUNEDÌ 25 E MARTEDÌ 26 Settimana di tempo variabile, con precipitazioni più intense al sud e parziali schiarite al nord. Temperatureinizialmentestazionarie,poiinsensibilediminuzione,speciesulversanteadriatico. Alnordealcentronuvolositàvariabile,conlocali precipitazioni,chesuirilieviesullezonecollinari saranno a carattere nevoso. Foschie dense e banchi di nebbia sulle zone di pianura. Al sud, molto nuvoloso con precipitazioni sparse. Temperaturesenzanotevolivariazioni. CAROTE (Italia, Ue) PEPERONI (Italia) CLEMENTINE (Italia, Ue) CAVOLFIORI (Italia, Ue) POMODORICILIEGINI (Italia, Ue) MELE (Italia, Ue) CIPOLLE (Italia, Ue) POMODORIAGRAPPOLO (Italia, Ue) PEREABATE,DECANA (Italia, Ue) INDIVIERICCEESCAROLE (Italia, Ue) POMODORIINSALATARI (Italia, Ue) UVADATAVOLA (Italia, Ue) [ MERCOLEDÌ 27 E GIOVEDÌ 28 [ VENERDÌ 29, SABATO 30 E DOMENICA 31 Al nord nuvolosità variabile, con locali addensamenti sui rilievi dove si avranno locali nevicate. FoschieebanchidinebbiasullaPianuraPadana, specienelleorenotturne.Sulleregionicentralie meridionali, molto nuvoloso, con precipitazioni sparse, localmente a carattere di rovescio. Qualchenevicatasuirilieviappenninici.Temperature stazionariealnord,inaumentoalcentroealsud, speciesulversantetirrenico. Su tutte le regioni, cielo irregolarmente nuvoloso, con precipitazioni sparse, più frequenti ed intensealsudesulledueisolemaggiori.Nevicate sui rilievi, specie quelli alpini. Foschie sulle pianuredelnord.Afinesettimana,parzialischiarite sullle regioni di nord ovest. Temperature in graduale diminuzione, più sensibile al nord e sulleregionidelversanteadriatico. SERENO VARIABILE NUVOLOSO PIOGGIA NEBBIA TEMPORALI NEVE
Page 1: SettimanalePosteItalianeS.p.A.S
Page 6 and 7: n. 3/2010 [ SOMMARIO ] Terra e Vita
Page 8 and 9: n. 3/2010 [ PRIMOPIANO ] TerraeVita
Page 10 and 11: n. 3/2010 [ PRIMOPIANO ] TerraeVita
Page 13 and 14: 14 TerraeVita [ ATTUALITÀ ] n. 3/2
Page 15 and 16: 16 TerraeVita [ ATTUALITÀ ] n. 3/2
Page 17: 18 TerraeVita [ ATTUALITÀ/FLASH ]
Page 20 and 21: n. 3/2010 [ ATTUALITÀ ] TerraeVita
Page 22: n. 3/2010 [ ATTUALITÀ ] TerraeVita
Page 26 and 27: n. 3/2010 [ ATTUALITÀ/REGIONI ] Te
Page 28 and 29: n. 3/2010 [ ATTUALITÀ/REGIONI ] Te
Page 30 and 31: n. 3/2010 [ LEGGI,LAVOROEFISCO ] Te
Page 36 and 37: [ SPECIALE ] Foraggere [ COORDINAME
Page 38 and 39: ((€/q) /q) n. 3/2010 [ SPECIALEFO
Page 40: n. 3/2010 [ SPECIALEFORAGGERE ] Ter
Page 44 and 45: n. 3/2010 [ SPECIALEFORAGGERE ] Ter
Page 47 and 48: 48 TerraeVita [ SPECIALEFORAGGERE ]
Page 49: 50 TerraeVita [ SPECIALEFORAGGERE ]
Page 53 and 54:
54 TerraeVita [ TECNICAETECNOLOGIA
Page 55:
56 TerraeVita [ TECNICAETECNOLOGIA
Page 58 and 59:
n. 3/2010 [ TECNICAETECNOLOGIA ] Te
Page 60 and 61:
n. 3/2010 [ TECNICAETECNOLOGIA ] Te
Page 63 and 64:
64 TerraeVita [ AZIENDEEPRODOTTI ]
Page 65 and 66:
66 TerraeVita [ INFORMAZIONIDALLEIM
Page 69 and 70:
TARIFFE: minima € 9,00. Oltre 15
Page 71 and 72:
72 TerraeVita [ TENDENZEEMERCATI ]
Page 73 and 74:
Page 75 and 76:
Page 77 and 78:
Page 79 and 80:
Page 81:
show all

attualità - Edagricole

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

Delete template?

Save as template?