attualità - Edagricole
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n. 3/2010 [ TENDENZEEMERCATI ] TerraeVita 71<br />
Periscopio<br />
[ MERCATO FONDIARIO ] Un andamento a due velocità anche nel 2008<br />
Affitto, al Sud per l’eolico<br />
al Nord per gli allevatori<br />
[ DIGIULIOMELA ]<br />
edizione dell’Indagine<br />
sulla strut<br />
L’ultima<br />
tura delle aziende agricole<br />
realizzata dall’Istat risale al<br />
2007 e stima la superficie affittata<br />
in Italia in circa 3,6 milioni di ettari<br />
(Tab. 1), di cui 384mila concessi<br />
in uso gratuito, molto diffuso<br />
tra i membri dello stesso nucleo<br />
familiare. Il ricorso all’affitto<br />
è aumentato in maniera rilevante<br />
negli ultimi anni. Nel 2007 le superfici<br />
interessate rappresentavano<br />
il 28% della Sau, in aumento<br />
del 17% rispetto al Censimento<br />
dell’agricoltura del 2000. La forte<br />
popolarità dell’affitto, soprattutto<br />
tra gli operatori settentrionali,<br />
è da attribuire alla necessità,<br />
sempre più pressante, di aumentare<br />
le dimensioni aziendali in<br />
modo da poter raggiungere economie<br />
di scala ed essere quindi in<br />
grado di fronteggiare in maniera<br />
più efficace il sempre maggiore<br />
potere contrattuale di trasforma<br />
E per i contoterzisti<br />
che vogliono<br />
razionalizzare<br />
il parco macchine<br />
tori e distributori. La differenza<br />
con gli altri paesi dell’Unione europea<br />
è, tuttavia, ancora sensibile.<br />
Nei paesi comunitari, infatti, il<br />
40% della Sau è in media interessato<br />
da contratti d’affitto con<br />
punte nei paesi caratterizzati da<br />
un’agricoltura particolarmente<br />
avanzata come Francia, Germania<br />
e Belgio, dove tale percentuale<br />
sale fino al 65%.<br />
L’affittanza è maggiormente<br />
diffusa nelle regioni settentrionali:<br />
poco meno della metà del totale<br />
delle superfici concesse in affitto<br />
in Italia è infatti localizzato in<br />
Piemonte, Lombardia, Veneto ed<br />
EmiliaRomagna. Nelle regioni di<br />
Nordovest, ad eccezione della<br />
Liguria, circa la metà della Sau è<br />
sottoposta a contratti d’affitto,<br />
una percentuale comparabile a<br />
quella delle agricolture più avanzate<br />
del Continente. Valori inferiori,<br />
ma comunque ampiamente<br />
superiori alla media nazionale, si<br />
registrano nel comparto Nordorientale,<br />
dove si toccano punte<br />
del 30%. L’incidenza dell’affitto<br />
diminuisce sensibilmente al decrescere<br />
della latitudine. Al Centro<br />
la Sau affittata è pari ad un<br />
quarto del totale, lievemente al di<br />
sotto della media nazionale, mentre<br />
nel Meridione supera di poco<br />
il 18% (Fig. 1).<br />
[ SPANDIMENTOREFLUI<br />
Rispetto al Censimento dell’agricoltura<br />
del 2000, le superfici affittate<br />
sono aumentate in maniera<br />
maggiore in Piemonte, Basilicata<br />
e Sicilia dove, comunque, i valori<br />
assoluti rimangono relativamente<br />
bassi. In controtendenza Molise,<br />
Puglia, Calabria e soprattutto Liguria,<br />
dove le superfici sono diminuite<br />
del 43%. Nelle regioni settentrionali<br />
gli incrementi sono dovuti<br />
non solo alla necessità di<br />
ampliamento aziendale finalizza<br />
ta alla riduzione dei costi fissi unitari,<br />
ma anche alle nuove e sempre<br />
più stringenti norme riguardanti<br />
lo smaltimento dei reflui<br />
zootecnici. La normativa comunitaria<br />
che ne regolamenta l’utilizzazione<br />
agronomica stabilisce, infatti,<br />
le modalità e le superfici minime<br />
su cui è possibile effettuare<br />
lo spandimento dei liquami.<br />
Dall’osservazione della tabella<br />
2, riguardante la distribuzione<br />
delle superfici affittate per classi<br />
di dimensione economica (Ude), è<br />
possibile notare come l’affittanza<br />
sia molto più comune tra le aziende<br />
di maggiori dimensioni, quelle<br />
cioè che necessitano di ampie superfici<br />
per impiegare nella maniera<br />
economicamente più efficiente<br />
i fattori produttivi e ammortizzare<br />
gli investimenti. Circa la metà<br />
delle aziende più grandi di 40<br />
Ude, ha in essere contratti d’affitto,<br />
i quali interessano il 57% del<br />
totale della superficie affittata.<br />
Queste percentuali scendono drasticamente<br />
al diminuire delle dimensioni<br />
aziendali, in maniera<br />
analoga a quanto accade anche