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attualità - Edagricole

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44 TerraeVita [ SPECIALEFORAGGERE ] n. 3/2010<br />

1 2<br />

Medica senza stress?<br />

Dipende dal cantiere<br />

[ DIROBERTOBARTOLINI ]<br />

Coltura miglioratrice per eccellenza, la<br />

medica, con una longevità media di 3­4<br />

anni, grazie all’assenza di lavorazioni<br />

permette un aumento della percentuale di sostanza<br />

organica del suolo, rilasciando rilevanti<br />

quantità di azoto organico in favore delle colture<br />

che seguono. Ora, una buona conduzione del<br />

medicaio è una premessa perché l’allevatore<br />

possa aumentare la competitività della propria<br />

stalla: l’applicazionde di un corretto itinerario<br />

di coltivazione che eviti qualsiasi stress alle<br />

piante le conduce all’epoca di raccolta nelle condizioni<br />

ideali. Molto importante in particolare<br />

la scelta del cantiere e quella del sistema di conservazione del<br />

foraggio.<br />

Il progetto Rinnova ProVe, condotto con il coordinamento di<br />

Crpa (come supporto tecnico­scientifico al piano nazionale varato<br />

dal Mipaaf per l’incremento nella produzione delle proteine<br />

vegetali che ha avuto la regione Emilia­Romagna come capofila<br />

ed è stato condiviso da 16 regioni), oltre alle indicazioni varietali<br />

fornisce una serie di indicazioni pratiche anche sul percorso<br />

agronomico da applicare alla conduzione del medicaio che cerchiamo<br />

di riassumere nei punti essenziali.<br />

[ SEMINAECONCIMAZIONE<br />

La medica di norma va inserita dopo il cereale vernino e viene<br />

seguita da una sarchiata o da un cereale, che sono colture in<br />

Un corretto<br />

itinerario<br />

di coltivazione evita<br />

problemi alle piante<br />

e le conduce<br />

all’epoca di raccolta<br />

nelle condizioni<br />

ideali<br />

grado di trarre il massimo vantaggio dall’azoto<br />

che la leguminosa lascia nel suolo. Al centronord<br />

la semina va effettuata durante il mese di<br />

marzo, mentre nella fascia dell’alta collina è<br />

possibile posticipare fino a metà aprile.<br />

La preparazione del terreno, come per tutte<br />

le specie a seme piccolo, deve essere molto accurata,<br />

rullando il terreno prima e dopo la semina,<br />

che va effettuata a file distanti 12­15 cm utilizzando<br />

25 o 40 kg di seme; la dose più abbondante<br />

sui terreni pesanti e grossolani e la profondità<br />

non deve superare 1­1,5 cm. La medica è autosufficiente<br />

per quanto riguarda l’azoto, il cui<br />

apporto ne compromette la durata; per avere un medicaio longevo<br />

e pulito da infestanti sono evitare distribuzioni di liquame nei<br />

primi anni, in copertura, perché favoriscono lo sviluppo delle<br />

infestanti. Per quanto riguarda il piano di concimazione, lo schema<br />

consigliato è il seguente:<br />

­ all’aratura: 40 t/ha di letame integrate da 50­80 kg/ha di<br />

P2O5 nei terreni carenti di fosforo<br />

­ alla semina: solo in condizioni di scarsa fertilità apportare<br />

20­30 kg/ha di azoto<br />

­ negli anni intermedi: solo se il terreno è povero di potassio<br />

apportare a fine inverno 80­100 kg/ha di K2O.<br />

[ DISERBOEDIFESA<br />

Il diserbo del medicaio è indispensabile nel caso di produzione

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