Rivista IDEA
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Addio al disagio<br />
OGGI UN IMPIANTO<br />
CHE DÀ PROBLEMI<br />
SI PUÒ RIADATTARE,<br />
DIMENTICANDONE<br />
TUTTI I DISAGI<br />
E LE SOFFERENZE<br />
n LA SCIENZA DELL’EQUILIBRIO<br />
ISTITUTO MAGNUS<br />
corso Statuto 31<br />
12084 Mondovì (Cn)<br />
tel. 0174-554276<br />
www.istitutomagnus.it<br />
info@istitutomagnus.it<br />
60 á 15 dicembre 2011 á informazione promozionale<br />
DELLA PROTESI<br />
INCONGRUA E BALLERINA<br />
Le protesi dentali sono spesso un problema per ingombro e mobilità du -<br />
rante la masticazione o per l’instabilità nel parlare. Una soluzione<br />
prov visoria può essere l’uso delle paste adesive, così sgradevoli, però,<br />
da scoraggiarne l’impiego. La rassegnazione è un atteggiamento piuttosto<br />
diffuso, co me se l’uso della dentiera comportasse inevitabilmente l’accettazione<br />
del disagio e della sofferenza che sovente la caratterizzano.<br />
Non è infrequente incontrare persone che hanno rifatto più volte la protesi e<br />
non hanno mai risolto in modo soddisfacente il problema dei denti, vivendo con<br />
es si un rapporto frustrante e una pesante limitazione dei rapporti sociali, non<br />
vo lendo o potendo condividere momenti di vita con amici e parenti.<br />
Tutto ciò per causa di una dentiera che non funziona, che si muove, che fa male.<br />
Quante di queste storie vengono riferite allo staff dell’Istituto Magnus, e quante<br />
domande vengono poste su cosa si possa fare per risolvere in modo efficace<br />
questo problema. Molti di coloro che si rivolgono all’Istituto Magnus hanno<br />
una storia di disagi e di spese pregresse non indifferenti, senza aver mai raggiunto<br />
un risultato che possa definirsi almeno sufficiente.<br />
La risposta degli esperti dell’Istituto Magnus è quasi sempre positiva, perché<br />
nella maggior parte dei casi vi sono ampie possibilità di ritrovare una buona condizione<br />
masticatoria ed estetica.<br />
Una protesi di per sé non ha grandi limiti o difetti, né tanto meno li ha la persona<br />
che deve portarla. La vera questione è trovare un giusto adattamento e l’equilibrio<br />
tra le due parti. Vale a dire: preparare il paziente affinché possa ricevere la<br />
protesi ben costruita, in un assemblaggio armonico di massima simbiosi.<br />
Ciò è molto spesso ottenibile anche attraverso l’adattamento della protesi esistente,<br />
seppure fino a quel momento abbia comportato problemi, attraverso li -<br />
mi tati interventi finalizzati a rendere la protesi più adatta alla persona che la<br />
deve portare. Per quanto riguarda la mobilità e l’ingombro, la soluzione è abbastanza<br />
semplice e agevole. Con il po sizionamento<br />
di pochi impianti innestati nell’osso, si crea un<br />
supporto semplice e robusto su cui la protesi si<br />
può fissare rimanendo ben ferma, mi gliorando in<br />
modo sensibile la funzione masticatoria. Grazie a<br />
questi ancoraggi il confort complessivo è maggiore,<br />
con una percezione di maggiore naturalezza.<br />
Gli innesti degli impianti e di adattamento della<br />
vecchia protesi si realizzano di norma in un’unica<br />
seduta e, se le condizioni dell’osso lo permettono,<br />
senza incidere la gengiva e senza l’ap plicazione di<br />
punti di sutura. Poca anestesia è sufficiente per af -<br />
frontare un piccolo intervento che, in pochissimo<br />
tempo, ribalta la situazione. Dal la sofferenza e<br />
dal la schiavitù di una protesi mal funzionante,<br />
alla serenità e alla sicurezza di una dentatura fer -<br />
ma, confortevole ed esteticamente adeguata.