Rivista IDEA

LA PROIEZIONE
AL FESTIVAL DEL FILM
DI ROMA DELLA
COPIA RESTAURATA
DI “COLAZIONE
DA TIFFANY”
HA RIACCESO
I RIFLETTORI
SULLO CHARME
INTRAMONTABILE
(ANCHE IN MERITO
ALL’ABBIGLIAMENTO)
DELLA HEPBURN
n I CONSIGLI DI “CHETTIMETTI”
Per completare un look da soirée
saranno perfette le T-shoes di
Giuseppe Zanotti design oppure le
intramontabili Laboutin. Ma, mi
raccomando, sobrietà! Bandite
le zeppe e assolutamente inadeguati
i plateau. E no a tronchetti o stivali!
Per avere la mise giusta dobbiamo
fare molta attenzione ai dettagli.
L’outfit va costruito attorno agli
accessori (pochi) che abbiamo scelto
e non viceversa, come siamo
abituate a pensare. E sulle note
di “Moon river” vi lascio riflettere
davanti al vostro armadio...
82 á 15 dicembre 2011
Chettimetti
L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI AUDREY
a cura di Sara Saglietti
e non sentirli... Ebbene sì,
“Colazione da Tiffany”, il film che ha
reso Audrey Hepburn un’icona di
50anni
stile ed eleganza, ha raggiunto il traguardo
del mezzo secolo. Il Festival del film di Roma lo ha
celebrato proiettandone in anteprima la versione restaurata.
La svampita Holly, protagonista della pellicola, continua
ad ammaliarci per il suo gusto e la sua raffinatezza nel -
lo scegliere abiti e accessori. Il tubino nero disegnato per
l’occasione da Givenchy ha ispirato centinaia di declinazioni
sulla sua falsariga e, ora più che mai, questo capo è irrinunciabile
per tutte le donne che vogliono essere eleganti.
Per usare un termine di noi fashioniste degli anni Duemi la,
è un “must have”. La moda, infatti, per la stagione fred da lo
ripropone e lo rivisita in chiave contemporanea.
Moschino, per esempio, lo rende eccentrico colorandolo di
beige e lo completa con una macrospilla scintillante che do -
na luce e charme alla donna che lo veste.
Negli showroom di Blugirl potremo acquistare tubini al gi -
nocchio smanicati, in perfetto Audrey style, in fantasia animalier.
Indossati insieme a un paio di ballerine e a una bag
nei toni pastello, ci renderanno sensuali, ma discrete, sen -
za eccessi, come vuole il gusto bon ton. La camicia bianca è
un altro capo passepartout per essere delle “signorine” sofisticate
e “up town” (letteralmente quartiere alto, viene usato per definire una
don na socialmente importante, in pratica una che “se la tira”!).
Possiamo portarla di giorno per un look casual chic oppure anche di sera con longuette
fascianti e scarpe a “t” ( per capirci quelle con il listino sul collo del piede
che chiude con una cinturina attorno alla caviglia... tutto chiaro, no?).
Un paio di occhialoni e i capelli raccolti in uno chignon semplice vi doneranno
su bito un’allure sofisticata e ultra femminile. Audrey amava vestirsi, nel tem po
libero, con dolcevita, pantaloni a sigaretta e ballerine. Ovviamente in nero.
Trovo questo look semplicemente perfetto! Potete imitarla subito. Chi non ha
nel suo armadio questi capi basici? Ma tornando agli accessori, un cerchietto in
raso per tenere raccolti i capelli, un paio di guanti lunghi o un foulard attorno al
collo non potranno mancare a noi mesdemoiselles bon ton. È sottinteso che questi
dettagli non dovranno essere mescolati. Perciò una cosa o l’altra.
Rischieremmo di sembrare copie goffe e improvvisate della nostra icona preferita!
Un colore molto amato dall’attrice era inoltre il rosa. Attualmente declinato nel la
nuance del cipria. Perfetto per uno stile romantico e sognante. Proprio co me era la
Holly del film, sognatrice e con la testa tra le nuvole. Un ultimo appunto: se avete la
fortuna di possedere un gioiello Tiffany, indossatelo. Trasformerà una donna elegante
in una donna straordinariamente elegante! E se, come me, ancora non ne possedete
uno, recatevi a New York e fatevelo regalare. Del resto come recitava la no -
stra miss Golightly: «Da Tiffany non ti può capitare mai nulla di brutto!».