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Annalisa Favetti - Immediately

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“Partii da giovane e sprovveduto cronista per Taurianova. Ricordo che mi<br />

aggiravo da solo con il registratore. Me la cavai. Fu una bella scuola di vita...”<br />

detto fra noi, avrei voluto fare lo scrittore...<br />

però mi sembrava un'ambizione<br />

troppo alta e quindi quando mi<br />

chiedevano “che mestiere vorresti fare?”<br />

rispondevo “il giornalista”, perché<br />

credevo fosse più realistico. A forza<br />

di dirlo me ne sono convinto, anche<br />

perchè m’interessavo fin da bambino<br />

alle notizie, ai giornali. Ricordo che ritagliavo<br />

pagine della politica e le mettevo<br />

su di un quaderno. Ho avuto sempre<br />

questo gusto del dire per primo la<br />

notizia agli altri, che forse è l'essenza<br />

del giornalismo. Quindi mi sono messo<br />

in testa questo sogno e ho cominciato<br />

a frequentare Lettere, cercando<br />

di metterlo in pratica.<br />

Che ricordi conserva del concorso Rai<br />

per essere assunto come praticante<br />

giornalista?<br />

Fu un po' un terno al lotto. Allora faticavo<br />

facendo lavoretti di qui e di là,<br />

quel precariato che purtroppo adesso<br />

accomuna tanti giovani colleghi.<br />

Poi tutto a un tratto capitò quest’occasione<br />

che sembrava quasi impossibile.<br />

Però ci provai; eravamo in tantissimi<br />

presso l'Hotel Ergife a Roma.<br />

Ma non ci speravo granché. Attesi.<br />

Passarono tanti mesi che mi dimenticai<br />

completamente la vicenda.<br />

Un giorno trovai nella mia segreteria<br />

telefonica un messaggio che mi avvisava<br />

che avevo superato lo scritto: e-<br />

ravamo passati, mi sembra, in 150, ed<br />

i posti disponibili dopo la prova orale<br />

erano 25. Pensai ad uno scherzo di<br />

qualche amico, perché mi sembrava<br />

impossibile. Invece era vero! Arrivò il<br />

giorno della prova orale. La commissione<br />

incuteva timore; il presidente<br />

era Sergio Zavoli. C'erano tanti bravi<br />

giornalisti e la commissione era di altissimo<br />

profilo. La mia parlantina e una<br />

certa mia bravura nel ricordare le<br />

cose mi permisero di fare una bella<br />

figura e così passai. Diventai un praticante<br />

Rai, fui assunto nel dicembre<br />

del 1990. Ci mandarono a fare un corso<br />

come gli studenti, otto ore al giorno.<br />

Eravamo un gruppo composto da<br />

25 giovanotti di varie provenienze.<br />

Parlavamo tutti lingue strane, la Rai<br />

infatti in quel momento volle privilegiare<br />

chi portava delle lingue inusuali:<br />

io parlavo portoghese, mi ero<br />

laureato in letteratura brasiliana. In<br />

quel gruppo c'era una collega che<br />

vorrei ricordare: Ilaria Alpi. Iniziammo<br />

quest'avventura in questo strano<br />

mondo che è la Rai, poi finimmo al<br />

Giornale Radio. Un direttore lungimirante<br />

e di grandissimo talento che<br />

era Livio Zanetti ne prese tanti di<br />

quella nidiata, tra cui me …<br />

L'esperienza radiofonica è stata decisiva<br />

per la Sua formazione professionale?<br />

pontemilvio 11

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