Annalisa Favetti - Immediately
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gusto<br />
L’abbinamento<br />
del pesce<br />
con il vino da tradizione<br />
e rifoluzione<br />
di Ursula Prügger, Sommelier AIS<br />
www.ulimengo.it<br />
i<br />
18 pontemilvio<br />
pescatori protestano contro<br />
il regolamento europeo che<br />
impone nuovi limiti ai metodi<br />
e ai tempi della pesca.<br />
Gli scienziati chiedono il controllo<br />
sull’overfishing; controllo oggi<br />
non sufficiente, come dimostra il caso<br />
del tonno rosso, la cui tutela è sconfitta<br />
dai forti interessi economici legati alla<br />
sua vendita. Considerando il recente<br />
immane disastro petrolifero del Golfo<br />
del Messico, la proliferazione di alghe<br />
killer, che si riproducono a velocità impressionante,<br />
la presenza anomala di<br />
meduse, le nuove e più restrittive regole<br />
europee per la pesca - i patti internazionali<br />
di pesca sostenibile proposti<br />
dalla FAO sebbene non siano stati<br />
firmati da parecchi paesi - tra poco<br />
forse non potremo chiederci più quale<br />
vino abbinare al pesce, ma saremo costretti<br />
a chiederci se vi è del pesce da<br />
mangiare e quale.<br />
Ad esempio le nuove regole restrittive<br />
sulla pesca di calamaretti e seppie allarmano<br />
non solo i pescatori, ma anche<br />
ristoratori, chef e consumatori.<br />
In questo contesto va ricordato che il<br />
pescato mondiale in tutti i mari del<br />
mondo ammonta attualmente a circa<br />
150.000 tonnellate anno. Da cinque anni<br />
è obbligatorio indicare la provenienza<br />
del pescato e dal 2002 l’allevato<br />
ha sorpassato il pescato. Il pesce da<br />
allevamento non è necessariamente di<br />
qualità scadente, ma va distinto tra<br />
quello “estensivo” e quello “intensivo”.<br />
In Italia ci sono più di 8000 km di coste<br />
cui si aggiungono le “acque dolci” dove<br />
si pescano trote, anguille e altro. L’Adriatico<br />
è, a causa dei fiumi di grandi<br />
dimensioni che vi confluiscono e che diluiscono<br />
la sapidità del mare, meno salato<br />
del Mar Tirreno. Infatti, la profondità<br />
del Tirreno con una fossa marina<br />
che raggiunge i 3.000 metri e che interessa<br />
il sud del Lazio, la Campania, le Isole<br />
Pontine arrivando fino alle Isole<br />
Eolie ed Egadi, genera ricchezza di ossigeno<br />
e maggiore sapidità. Con questo<br />
termine non ci si riferisce solo al livello<br />
di concentrazione salina, ma anche<br />
ad una maggiore concentrazione<br />
di plancton e fitoplancton, nutrimenti<br />
naturali del pesce.<br />
La tradizione della cucina italiana in effetti<br />
si basa molto sul pesce e il “ristorante<br />
da pesce” ha in se un carattere di<br />
eccezionalità. Fatta eccezione per il Natale,<br />
è soprattutto nei mesi estivi che si<br />
ha maggiore richiesta e consumo di pesce,<br />
anche se l’estate coincide con la riproduzione<br />
di determinate specie di pescato.<br />
Proprio per tutelare tale fase riproduttiva,<br />
in Italia la pesca viene fermata<br />
per circa un mese nel periodo<br />
compreso tra il due agosto e la fine di<br />
settembre, alternando i giorni di chiusura<br />
da zona a zona.<br />
Di che cosa sa il pesce? Quali sono le<br />
sue caratteristiche?<br />
La prima prerogativa del pescato è la<br />
persistenza gusto-olfattiva, il gusto<br />
rimane a lungo sul palato. Il 90% del<br />
pesce ha sapidità, ma cambia in base<br />
all’habitat del pesce. Maggiore è la<br />
sapidità, di maggior pregio risulta il<br />
pesce.<br />
La succulenza nel pesce si manifesta meno<br />
perché non deve essere masticato<br />
tanto come la carne, però viene esal-<br />
tata grazie a certi metodi di preparazione:<br />
al cartoccio, al forno o in brodetti<br />
e zuppe.<br />
L’aromaticità e il salmastro, tipici nel pesce<br />
di mare dipendono dall’ habitat marino,<br />
dalla grandezza della pezzatura<br />
del pesce e da ciò di cui si è nutrito. Particolarmente<br />
aromatico è il pesce affumicato;<br />
infatti, il massimo della persistenza<br />
gusto-olfattiva ed aromaticità si<br />
trovano nella bottarga e nel caviale.<br />
La grassezza, impercettibile nei molluschi<br />
e crostacei, varia dallo 0,5 al 27%<br />
in funzione del tipo di pesce e della stagione,<br />
dall’habitat e dall’alimentazione.<br />
La tendenza amarognola e la tendenza<br />
dolce sono altre peculiarità che possiamo<br />
trovare nel pesce, in modo più o<br />
meno evidente e sono elementi da considerare<br />
nell’abbinamento.<br />
Non solo il tipo di pesce, ma anche il<br />
modo nel quale viene cucinato incidono<br />
sull’abbinamento: le spezie, gli aromi<br />
e l’olio usati nella preparazione, i<br />
contorni e la combinazione con salse