Annalisa Favetti - Immediately
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nato dalla scienza e da tutto ciò che<br />
è irrazionale. Pochissime furono le<br />
sue apparizioni pubbliche e le mostre<br />
a lui dedicate. Famoso per alcune<br />
sue performance come quella tenutasi<br />
alla Biennale di Venezia nel<br />
'72. L'artista presentò l'opera Seconda<br />
soluzione d'immortalità (l'universo<br />
è immortale) nella quale un ragazzo<br />
affetto dalla sindrome di<br />
Down sedeva in carne e ossa in un<br />
angolo di fronte ad altre tre opere<br />
dell'artista: Palla di gomma (caduta<br />
da due metri) nell'attimo immedia-<br />
tamente precedente il rimbalzo, Cubo<br />
invisibile e Attesa di un casuale<br />
movimento molecolare. La performance<br />
destò uno scandalo enorme e<br />
De Dominicis immortalò l'opera in una<br />
delle poche foto da lui scattate ora<br />
esposte al MAXXI. Gino De Dominicis<br />
fu sempre circondato da un alone<br />
di mistero e irreperibilità per il<br />
desiderio di non omologare il frutto<br />
del suo lavoro rispetto al mondo dell'arte.<br />
Per sua precisa volontà non furono<br />
mai pubblicati cataloghi o libri<br />
sulla sua produzione artistica. Il ca-<br />
Al MAXXI, il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo,<br />
le diverse tecniche espressive dell'artista marchigiano.<br />
“Non può esserci progresso senza affrontare l'ignoto”. È la frase cardine del<br />
pensiero di Zaha Hadid che si trova trascritta sulle vetrate della sua ultima<br />
creazione: il MAXXI di Roma, primo museo pubblico nazionale dedicato alle<br />
arti creative contemporanee. Il museo è gestito dall'omonima Fondazione<br />
costituita dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, presieduta da Pio<br />
Baldi, e con Alessandro Bianchi Segretario Generale. Due sono le istituzioni<br />
museali: il MAXXI Arte (Direttore Anna Mattirolo) e il MAXXI Architettura<br />
(Direttore Margherita Guccione), con le loro collezioni permanenti. Il museo<br />
ospita inoltre un auditorium, una biblioteca, una mediateca, una libreria, una<br />
caffetteria e un bar/ristorante, gallerie per esposizioni temporanee. La grande<br />
struttura che si trova nel quartiere Flaminio, occupa gli antichi spazi della<br />
caserma Montello e con la sua parte più alta e visibile assomiglia a un grande<br />
periscopio di un sottomarino che osserva la città,. Dopo dodici anni di cantiere<br />
finalmente il MAXXI ha aperto ai visitatori il 30 maggio scorso diventando<br />
subito parte integrante della città, dopo tre giorni di inaugurazioni (il 27<br />
quella ufficiale riservata alle istituzioni, il 28 per gli addetti ai lavori e il 29<br />
ingresso gratuito per tutti). L'architetta irachena naturalizzata britannica ha<br />
concepito il grande spazio “un campus quasi urbano, un mondo nel quale<br />
tuffarsi, piuttosto che un edificio come oggetto”. Per questo la grande piazza<br />
del museo è accessibile sia da via Guido Reni sia da via Masaccio grazie a un<br />
percorso pedonale. Abbiamo ora un luogo urbano di incontro, uno spazio<br />
aperto per i residenti del quartiere, per i visitatori e per i turisti, non solo un<br />
luogo riservato all'arte. Lo stupore è percepibile in chi osserva per la prima<br />
volta questa struttura ultra moderna, ma il massimo dell'innovazione lo si può<br />
notare appena varcato l'ingresso. Pareti che curvano e che si ripiegano,<br />
immense vetrate panoramiche, improvvisi affacci su ambienti interni, arditi<br />
percorsi che sembrano sospesi nello spazio che colpiscono e affascinano il<br />
pubblico in un'estensione che coinvolge corpo e mente.<br />
talogo Electa che accompagna la<br />
mostra è la prima monografia in assoluto<br />
su questo artista dalla personalità<br />
carismatica, punto di riferimento<br />
di molti giovani artisti che si<br />
ispirano alla sua arte innovativa, eccentrica<br />
ed eclettica. Possiamo considerare<br />
De Dominicis una figura di<br />
primo piano dell’arte italiana tra il<br />
1960 e il 1990 ancora da scoprire dal<br />
pubblico internazionale.<br />
Al MAXXI, che con il suo skyline ridisegna<br />
il quartiere Flaminio affacciato<br />
sul Tevere, non poteva esserci<br />
mostra più idonea per un museo che<br />
ha come scopo principale quello di<br />
essere un luogo pluridisciplinare destinato<br />
alla sperimentazione e all'innovazione<br />
nel campo artistico e<br />
architettonico.<br />
MAXXI, il Polo Museale di arte contemporanea,<br />
nuovo simbolo di cultura<br />
e creatività per Roma e per<br />
l'Italia. ”Leggerezza, rapidità, esattezza,<br />
molteplicità, visibilità”.<br />
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