Annalisa Favetti - Immediately
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per cifrare i codici. Su questa storia era<br />
stato tratto un bellissimo libro di<br />
Robert Harris. Due anni di conduzione,<br />
grandi risultati. Una bella esperienza,<br />
portata poi avanti negli anni<br />
da Corrado Augias. Adesso mi dispiace<br />
che Enigma non ci sia più, penso<br />
che sia una perdita. Mi auguro che<br />
magari questo marchio del quale mi<br />
sento un po' il papà possa rinascere.<br />
Sei anni al timone di Mi manda Rai<br />
Tre, storico programma di servizio. Bilancio<br />
di questa esperienza?<br />
Bilancio molto positivo, detto senza<br />
retorica! È stata una fase cruciale<br />
della mia vita anche questa. Un programma<br />
di grande responsabilità:<br />
prendevo il posto di conduttori storici<br />
come Antonio Lubrano e Piero<br />
Marrazzo.<br />
Mi manda Rai Tre è davvero un programma<br />
al servizio dei cittadini, un<br />
programma di servizio pubblico. Io<br />
credo molto nel servizio pubblico.<br />
Per me è stata un'esperienza fenomenale,<br />
in grado di vedere e raccontare<br />
il Paese reale, non quello che<br />
noi giornalisti spesso raccontiamo<br />
nelle prime pagine dei giornali ma<br />
quello più profondo, rappresentato<br />
dai problemi quotidiani dei cittadini<br />
e dalle ingiustizie che subiscono.<br />
È un giornalismo civico, e l'esperienza<br />
che ne deriva è formativa, emozionante,<br />
perché poi molta gente<br />
si rivolge a te quando sta all'ultima<br />
spiaggia; a volte porti con te i<br />
loro dolori e le loro rabbie. Devi cercare<br />
di fare due volte il tuo mestiere,<br />
non solo quello del giornalista indipendente<br />
ma anche quello di chi<br />
ha la responsabilità di dare una mano<br />
a qualcuno se quel qualcuno aveva<br />
ragione. Penso di averlo fatto.<br />
Credo che sia un programma che meriti<br />
una medaglia per quello che ha<br />
dato. Ringrazio tutte le persone che<br />
hanno lavorato con me. Ritengo che<br />
sia un programma che in vent'anni<br />
ha fatto del bene al nostro Paese.<br />
Il Premio Televisivo Giornalistico Ilaria<br />
Alpi è giunto alla XVI edizione.<br />
Quale Direttore Scientifico del Premio<br />
ha lanciato un appello ai colleghi<br />
giornalisti affinché continuino a<br />
tenere accesi i riflettori sulla vicenda.<br />
Faccio parte della giuria da molti anni.<br />
Quest'anno la Fondazione del<br />
premio ha ritenuto di darmi anche<br />
ANDREA VIANELLO<br />
È nato a Roma il 25 aprile del 1961. Nel 1986 si è laureato in Lettere<br />
all'Università La Sapienza di Roma con una tesi sulla Letteratura<br />
Brasiliana. Dopo alcune collaborazioni a quotidiani locali e a riviste<br />
specialistiche, nel 1989/1990 ha partecipato e vinto il primo concorso<br />
pubblico Rai per praticanti giornalisti, il primo dai tempi di quello di<br />
Bruno Vesta e Paolo Frajese. Nel '91 è entrato a far parte della<br />
redazione del Gr 1 prima e del Giornale Rai unificato poi sotto la<br />
direzione di Livio Zanetti come inviato di cronaca italiana ha seguito i<br />
principali casi dei primi anni Novanta come la strage di Capaci e di via<br />
D'Amelio, l'eruzione del vulcano Etna, il rapimento del piccolo Faruk<br />
Kassam e molti altri. Fino al 1998 è stato vice caporedattore in<br />
cronaca e conduttore dei fili diretti in occasioni di eventi speciali o<br />
breaking news. Nel giugno 1998 per quattro anni, sotto la direzione<br />
di Paolo Ruffini, ha curato e condotto la trasmissione di Radio Uno<br />
Radio anch'io. Da gennaio a maggio 2000 ha firmato e condotto su<br />
Rai Due la trasmissione televisiva in diretta Tele anch'io. Ha vinto nel<br />
'94 l'Oscar della radio per un'inchiesta realizzata con Luca Mazzà, nel<br />
'98 il Premio Saint Vincent come miglior giornalista radiofonico<br />
dell'anno. Nel 2000 il Premio Flaiano, il Premio penne pulite e il<br />
Premiolino come miglior giornalista del mese (novembre). Nel 2002 a<br />
Trieste il Premio Festival Internazionale della TV. Dal 2001 al 2003 ha<br />
condotto la trasmissione televisiva Enigma su Rai Tre. Nel 2004 ha<br />
iniziato la conduzione di Mi manda Rai Tre. È autore di Assurdo Italia<br />
(Baldini Castoldi Dalai Editore 2008).<br />
l'incarico di aiutarli un po' nell'organizzazione<br />
di questi quattro giorni<br />
a Riccione pieni di eventi, che diventano<br />
un punto di riferimento per<br />
il giornalismo d'inchiesta televisivo<br />
del nostro Paese. Il premio ha soprattutto<br />
la funzione di non dimenticare<br />
che su Miran Hrovatin e su Ilaria<br />
Alpi ancora non c'è una verità.<br />
Non sono stati individuati i colpevoli;<br />
c'è un signore, un somalo che si<br />
trova in carcere, che probabilmente<br />
è un capro espiatorio. La verità giornalistica<br />
è stata compiuta nel senso<br />
che molti giornalisti bravi e coraggiosi<br />
hanno capito cosa è successo<br />
laggiù in Somalia, che Ilaria era incappata<br />
in una brutta storia. Aveva<br />
scoperchiato un intrigo legato alla<br />
cooperazione internazionale, al traffico<br />
dei rifiuti tossici e al traffico di<br />
armi. Qualcuno ha chiuso la bocca<br />
sia a lei sia al suo operatore Miran.<br />
La giustizia ancora non ha fatto nul-<br />
pontemilvio 13